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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
28-05-2005, 09.14.54 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 171
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Una cosa importante - il pensiero bene e male (e non è solo pensiero, ma un complesso del pensiero, sentimento e intuito) …
… simile come la immaginazione di un angelo alla sinistra ed un diavolo alla destra spalla – discutono i problemi … è un modo risolvere i conflitti fuori e dentro di noi. Anche il pensiero alla morte, a cosa viene dopo ... è importante per confrontarsi con la morte come una cosa che fa parte della vita, per capire la vita e per „imparare“ vivere. Che esiste il sentimento della “autodistruzione“ è normale (se non è estremo), perché quando si vuole risolvere conflitti e svilupparsi, si deve distruggere gli strutturi che esistono. Si deve lasciare un posto stabile con una basa sicura, distruggere la base per ricostruire una basa nuova – frattempo si è soprattutto instabile, ecco perché incominciare un nuovo sviluppo fa spesso paura. |
28-05-2005, 11.08.32 | #5 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 14-04-2005
Messaggi: 195
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Per Shiva.
Credo che prima di parlare di pensiero bello & brutto, dovremmo dare una definizione di cosa sia il pensiero. Questa mia precisazione potrebbe non essere degna di una persona intelligente, ma esendo un tecnico sono abituato a comprendere e voler sciorinare i dubbi che vi sono nelle affermazioni, altrimenti, la mia conformazione mentale non mi permetterebbe di andare più in là di qualche sciocca battuta. Naturalmente, nella nostra società, vi sono delle convenzioni; e questo riguarda anche cosa sia il pensiero - oppure la natura, ecc. ma se poi vogliamo approfondire il discorso bisogna che queste convenzioni vengano sezionate, puntualizzate ecc., e se non esatte messe da parte. Il pensiero quindi, secondo il mio modo d'intendere, non è altro che un "metodo veicolativo" della memoria. Ovvero: è la "memoria" che contiene il bello ed il brutto che poi viene veicolato all' esterno dal pensiero. Infatti, la memoria si riempie delle nostre esperienze, che potrebbero essere belle & brutte; da qui l'esternazione, tramite il pensiero, di questi due impostori. Ciao Shiva; spero di essermi fatto comprendere e digerire, altrimenti prova con un pò di citrosidina -scherzo-, fammi sapere. PS: Tempo fà ho letto su un forum, non ricordo se su questo motore di ricerca, qualcuno che contestava la famosa frase: "Io penso quindi sono". Ebbene questo signore/ra affermava che questa frase andava cambiata in: "Io amo quindi sono". perché secondo lui/lei, se uno pensa solo stupidagini non può "essere", mentre se ama....si. Ciao. Ultima modifica di Vapensiero : 28-05-2005 alle ore 11.22.14. |
01-06-2005, 22.31.06 | #7 | |||||
Ospite
Data registrazione: 02-05-2005
Messaggi: 14
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Citazione:
Rakuga hai pienamente ragione, certe volte mi mando proprio in fumo il cervello a forza di riempirmi la testa di domande La vita è così bella ma così difficle da capire . . . sarà forse questo il motivo per cui è tanto amata? Trovo la citazione che hai riportato, davvero molto interessante Hai ragione a dire che dovremmo riuscire a distrarci da questi pensieri che ci pervadono, ma come hai detto tu non è facile perchè la curiosità di sapere e di trovare risposte c'è sempre. Il problema è che non mi accorgo di averle già le risposte, spesso si trovano proprio davanti a noi, ma nonostante questo non riusciamo a vederle; detto così suona proprio strano, quasi assurdo . . .eppure è la pura verità. Citazione:
Hai pienamente ragione . . . Io sono straconvinta che la morte faccia patre della vita . . il problema è riuscire ad accettarlo. Chi non ha paura della morte? Chi non ha paura di cosa ci sarà dopo la morte? Beh io non sono Epicuro e la morte un po' mi spaventa. Io sono una ragazza che ha come "principio di vita" il fatto di vivere la vita giorno per giorno senza crearsi troppe illusioni sul futuro; devo dire che spesso ci riesco . . . . ma ci sono le volte in cui capita l esatto contrario; magari in momenti di tristezza, la mia mente è presa da un coacervo di pensieri e di domande sui grandi perchè della vita: sono questi i momenti in cui l'idea della morte mi spaventa fortemente; dico "idea della morte" perchè penso che sia di questo che l'uomo abbia paura, non tanto della morte in se dal momento che non l'ha mai provata, quanto dell'idea (non so se mi spiego mi rendo conto che è un po contorta la cosa ) e qui mi ricollego al fatto che il pensiero può essere autodistruttivo psicologicamente, perchè è proprio lui che mi spinge incontro a timori e paure così grandi. Amo la vita in tutto e per tutto, la amo nel bene e nel male . . . e il pensiero che mi possa essere tolta da un momento all'altro, impedendomi dunque di realizzare i mei i sogni, mi rabbrividisce . . . Citazione:
Ti sei fatto comprendere benissimo, cono rimasta colpita da ciò che hai scritto, complimenti!!! (La citrosodina in questo momento non ce l'ho comunque puoi ritenerti fortunato perchè non mi servirebbe ugualmente, dal momento che ho digetrtio quello che hai scritto ) Ho apprezzato molto la citazione che hai riportato . . . è una frase molto importante e soprattutto molto vera . . . tutto quello che c'è da dire è già espresso benissimo in quelle poche ma veritiere parole. Citazione:
Anche quello che dici tu è vero . . .esiste davvero un pensiero negativo o siamo noi ad attribuirne un uso negativo? Bella domanda Citazione:
Mi fa piacere sentirtelo dire dal momento che Shiva è una figura che affascina anche me E' davvero molto interessante!!! Ragazzi mi avete dato tutti delle risposte molto esaudienti, ne sono rimastsa molto colpita, vi faccio i miei complimenti perchè ve li meritate davvero!!! Un bacio a tutti voi . . e un grazie di cuore!!! |
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02-06-2005, 08.11.18 | #8 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 14-04-2005
Messaggi: 195
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Per Shiva
riferimento: ----------------------------------------------------- Sono questi i momenti in cui l'idea della morte mi spaventa fortemente. "Dico l'idea della morte" perché è questa, più della morte stessa, che spaventa. ----------------------------------------------------- Grazie dei complimenti Shiva. Complimenti esagerati come è esagerato (nel senso buono del concetto) tutto quello che vivi. Un pò come quella canzone del nostro amico che afferma: "Voglio una vita esagerata" ecc. Non vi è dubbio che quello che affermi è la base di tutte le paure dell'umanità, non solo tue, e in tal senso sono state affermate un'infinità di cose, ma sempre a livello congetturale: teorie; mai che sia stata trovata una legge per comprendere "l'ansia della vita" che ci avvolge dall'infanzia alla morte. Poiché tutti hanno voluto affermare la loro "Teoria", permettimi di descriverti anche la mia, per quello che possa valere. In quello che stò per raccontarti, l'unico indizio che posso darti a garantizia di una qualche serietà della mia teoria, è quello del mio amico ricercatore, dell'istituto di ricerca comportamentale della Sanità, il quale dopo avermi ascoltato e aver digerito la mia idea, l'ha proposta come impegno di ricerca al ministro stesso. Ho parlato di garanzia perché con il suo comportamento si è esposto in modo diretto, mettendo in gioco la sua credibilità di scienziato ricercatore. Posso parlarne così liberamente, per il solo fatto che questa teoria è compresa in un libro di prossima uscita, per cui non vi soano misteri. Le idee sono come la terra....Dovrebbero essere di tutti. La mia idea è la seguente: Innanzi tutto devi sapere che la scienza Termica è una delle poche discipline in cui non si potranno effettuare mai dei calcoli precisi, infatti, dietro tutti i calcoli bisogna sempre aggiungere, "Circa" Fatta questa precisazione devi sapere che anche l'uomo fa parte di un processo termico; infatti: noi "bruciamo calorie, ci misuriamo la febbre, mangiamo dei cibi che producono calorie ecc. Essendo parte di un processo termico, anche sul nostro conto non si possono effettuare dei calcoli precisi ma sempre approssimati. Questa insicurezza ci procura paura e ci porta in continuazione a porci della domande e, quindi una spia di paura. Proprio così: l'insicurezza del processo termico genera paura e la paura genera egoismo. Ecco il perché di tanti atteggiamenti che non riusciamo a comprendere, perché tali carenze sono in noi....Nella memoria fisica della materia. Infatti l'universo ha le nostre stesse problematiche di "paletti termici"; ovvero: noi non possiamo sopportare temperature troppo alte o troppo basse, e così pure il nostro universo, se troppo caldo brucerebbe se troppo freddo collasserebbe. Cara shiva...Altro che citrositina qui ci vuole una lavanda gastrica, ma se da millenni l'uomo si stà ponendo le stesse domande vorrà dire qualcosa...No??? Un saluto e fammi sapere. |
02-06-2005, 14.22.41 | #9 | ||||
Moderatore
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Citazione:
Ciao shiva, il fatto è che attribuzioni di stati psicologici come "è gioioso","è depresso" possono venir applicati ad individui con pensieri, anzi, con pensieri complessi linguistici. (Qui non voglio negare in pieno la possibilità di applicare questi attributi mentali agli animali, però il fatto è che almeno i nostri tipi di attributi non sono applicalibili a loro.) Comunque il fatto è che la capacità di pensare e di avere atteggiamenti proposizionali (timere, desiderare, etc.) è la condizione necessaria ad essere esseri umani a tutti gli effetti. Non nego che via sia la possibilità di eliminare la sofferenza data dalla riflessione su certi argomenti particolari (morte, prima fra tutti, come ti ricordi), ma la capacità di pensare è come avere delle braccia: queste non sono male o bene in sè. Citazione:
Non è che noi abbiamo dei pensieri e poi "decidiamo" di attribuire loro un certo valore emotivo. Quindi la domanda non è "esiste davvero un pensiero brutto?", per la quale tutti sappiamo che la risposta è affermativa. La direzione sarebbe "perchè lo reputo brutto? se questo mi rende molto triste, perchè accade così? posso evitarlo?", o cose simili. Citazione:
Se definisci pensiero come "un metodo veicolato dalla memoria", allora non si capisce che cosa sia quel qualcosa che è veicolato dalla memoria. Cioè non definisci nulla, affermi solo che quel qualcosa che è chiamabile 'pensiero' dipende anche dalla memoria. Questo, ovviamente è palese. Invece, se il tuo intervendo vuole ridurre il 'pensiero' a una semplice memoria presentata alla mente, allora non sono d'accordo. Citazione:
Quando dici "ci è dato", sembra che tu parli in senso teleologico della natura, magari umanizzandola in una divinità. Non penso che tu ritenga questo, quindi devo concludere che tu ti riferivi all'evoluzione. Se ti riferisci all'evoluzione, però, non si capisce bene come il tuo argomento possa acquisire molta forza. 1) Cosa sono i "problemi pratici", quelli legati alla sopravvivenza? Ma come siamo arrivati a conoscere l'interno di stelle e di buchi neri, l'informazione codificata nel DNA, il nucleo dell'atomo e l'antimateria. Non sembra che questi siano "problemi pratici", infatti la soluzione o meno di questi non ha svolto nessun ruolo nell'evoluzione. (Non è che le persone interessate a questi problemi, o che li risolvono, abbiano prodotto più figli, o che i figli prodotti abbiano vissito più a lungo e così prodotto più figli a loro volta. Anzi, magari i supergeni, concentrati solo sullo studio, non "sprecano" tanto tempo in rapporti sessuali ) 2) Da "questa cosa è fatta per x", NON si deduce "questa cosa non funziona per y". Esempio banale a sostegno di questa mia affermazione: le racchette da tennis sono stata create, appunto, per giocare a tennis, ma questo non vieta a queste di essere perfette per scolare la pasta. Quindi i pensieri possono essere stati "creati" per problemi "pratici", ma questo non ci dice nulla sulla loro applicabilità o meno a concetti meno terra-a-terra. ciao a tutti epicurus Ultima modifica di epicurus : 02-06-2005 alle ore 14.27.17. |
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04-06-2005, 16.44.28 | #10 |
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Riferimento:
Perché e quando il pensiero è male o brutto? ----------------------------------------- Vapensiero Se diamo per scontato il fatto che il pensiero non possa essere altro che un "metodo veicolativo," il male, il brutto o il cattivo non dipende dal pensiero in quanto neutrale, caso mai avremo una memoria che ha immagazinato delle esperienze belle, brutte o cattive; e lui facendo il proprio dovere le porta all'esterno, con l'ausilio di tutti gli altri organi predestinati a tale compito. Qui ci dobbiame mettere d'accordo sulla terminologia, sulle capacità e sulle funzioni degli organi; allora: il pensiero è un'organo?.....No!! Il pensiero è una delle tante funzioni di un'organo chiamato cervello, che non è quella di memorizzare. Allora come possiamo pretendere che: un qualcosa che non sia predisposto a tale scopo, possa immagazzinare esperienze belle, brutte o cattive? Mentre quella parte del cervello che è destinata alla memoria (non so come o quando) riesce a registrare quanto sopra. Ma se noi continuiamo a dire: il pensiero bello, brutto ecc. senza affermare che dietro il pensiero vi è la memoria bella o brutta, ci giriamo in un calderone senza senso e non otterremo nulla.... Posso sbagliarmi, ma fino ad ora non mi sembra che le risposte che sono state date a questa ipotesi abbiano un costrutto. Puo darsi che sia io a non comprendere...Chissà? Ultima modifica di Vapensiero : 04-06-2005 alle ore 16.49.43. |