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Vecchio 05-06-2005, 12.48.09   #11
epicurus
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vapensiero, come ti ho già scritto non capisco il significato dato a pensiero. non capisco come dovrei intendere realmente la figura metafotica che "il pensiero è un metodo veicolativo della memoria". vuoi dire che il pensiero è quella cosa che permette di metterci di fronte le nostre memorie? se è così che la pensi, non credo che sia corretta. quest'analisi lascia fuori la parte creativa e generativa del pensiero, e non permette di trattare gli atteggiamenti proposizionali (credere, dubitare, temere, aspettarsi che, etc.).
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Vecchio 05-06-2005, 13.59.44   #12
Vapensiero
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Per Epicurus.
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Vapensiero, come ti ho già scritto non capisco il significato dato al pensiero. Non capisco come dovrei intendere realmente la figura metaforica che" il pensiero è un metodo veicolativo" della memoria. Vuoi intendere che il pensiero è quella cosa che ci mette davanti alle nostre memoriè? Se è così che la pensi non credo che sia corretta, poiché questa analisi lascia fuori la parte creativa e generativa del pensiero, e non permette di trattare gli atteggiamenti proposizionali (credere, dubitare, temere, aspettarsi ché ecc. ecc.
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Vapensiero.

Caro epicurus, non vi è dubbio che la materia è ostica, ma la tua onestà intellettuale nel voler comprendere la mia ipotesi, mi rincuora e mi stimola, perché sento che stò parlando con una persona giovane e curiosa.

Io ogni modo provo a spiegare il mio modo di vedere con più calma. Ovvero: io mi sono basato su cose già sperimentate dalla scienza e conosciute dalla massa, quale io appartengo.

La cosa sicura è che noi abbiamo un cervello con tante caratteristiche che, se è vero che sono compartimentate in tanti settori, è anche vero che alla fine formano un tutt'uno.

Allora, mi ripeto, in questi settori ve n'è uno destinato alla memoria, uno alla aggressività, alle funzioni vitali, alla cratività e così via.

Tutte queste peculiarità del cervello, per un fattore tecnico, debbono essere veicolate all'esterno, che poi noi esterniamo tramite il linguaggio, l'espressione, le sensazioni ecc.

Ecco: a me è venuto d'affermare che questo compito è svolto da quello che noi chiamiamo pensiero; anche perché, data la suddivione dei vari scomparti del cervello, che hanno bisogno tutti di un sistema veicolativo, non si entra in contraddizione con le affermazioni da te fatte, come quella di: "credere, dubitare ecc." poiché anche queste non sono altro che il frutto di una sommatoria d'esperienze che sono nella memoria.

Se vogliamo, anche la ricerca empirica iniziale è condotta dall'esperienze interne della memoria, abbinate alle esperienze che si fanno durante il cammino quotidiano.

Io, forse, per la conformazione mentale instaurata da decine d'anni, non riesco a dare significati differenti al problema posto nel topic, per questo ho affermato che non esiste un pensiero cattivo, uno buono o uno così e così, ma semmai esiste una memoria che possiete tutte queste problematiche, e che il pensiero si limità a veicolare in superfice.

Nella pratica e in conclusione, tutto quello che noi facciamo viene pilotato dalla memoria, perché è lì che è depositato il patrimonio delle nostre esperienze......Pensiero permettendo.

Cordiali saluti.

Ultima modifica di Vapensiero : 05-06-2005 alle ore 14.03.14.
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Vecchio 06-06-2005, 12.25.27   #13
epicurus
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Messaggio originale inviato da Vapensiero
La cosa sicura è che noi abbiamo un cervello con tante caratteristiche che, se è vero che sono compartimentate in tanti settori, è anche vero che alla fine formano un tutt'uno. Allora, mi ripeto, in questi settori ve n'è uno destinato alla memoria, uno alla aggressività, alle funzioni vitali, alla cratività e così via.

Tutte queste peculiarità del cervello, per un fattore tecnico, debbono essere veicolate all'esterno, che poi noi esterniamo tramite il linguaggio, l'espressione, le sensazioni ecc. Ecco: a me è venuto d'affermare che questo compito è svolto da quello che noi chiamiamo pensiero; anche perché, data la suddivione dei vari scomparti del cervello, che hanno bisogno tutti di un sistema veicolativo, non si entra in contraddizione con le affermazioni da te fatte, come quella di: "credere, dubitare ecc." poiché anche queste non sono altro che il frutto di una sommatoria d'esperienze che sono nella memoria.

Io, forse, per la conformazione mentale instaurata da decine d'anni, non riesco a dare significati differenti al problema posto nel topic, per questo ho affermato che non esiste un pensiero cattivo, uno buono o uno così e così, ma semmai esiste una memoria che possiete tutte queste problematiche, e che il pensiero si limità a veicolare in superfice.
Nella pratica e in conclusione, tutto quello che noi facciamo viene pilotato dalla memoria, perché è lì che è depositato il patrimonio delle nostre esperienze......Pensiero permettendo.

vapensiero, grazie mille per i complimenti e per avermi esplicitato ulteriormente il tuo pensiero riguardo al pensiero

credo di pensarla in modo simile al tuo su certe cose, ma penso anche che tu sostenga delle idee scorrette: qui mi concentrerò sulle nostre differenze, e quindi su quelli che io credo siano i tuoi errori.

non v'è dubbio che il cervello riesca a produrre quello che noi chiamiamo 'mente' e che questa sia composta da varie funzionalità: memorizzare, ricordare, credere, stupirsi, fantasticare, calcolare, dubitare, amare, spaventarsi, etc. ma io metto in discussione la tua idea anti-olistica del mentale: tu parli in termini di 'settori' e di 'sommatoria d'esperienze'.

il mentale è un sistema intrinsecamente olisitico. il sistema di credenze è un sistema olisitico dove ogni credenza presuppone un gran numero di altre credenze; inoltre tra credenze e significati vi è una fortissima interconnessione: le credenze tendono a fissare i significati, mentre i significati tendono a dare un contenuto alle credenze. poi le credenze e i significati interagiscono fortemente con ogni altro atteggiamente proposizionale (temere, essere intenzionari a fare qualcosa, desiderare, amare, stupirsi, etc.).

è per questa ragione che non si può parlare di 'settori', ma neppure di 'sommatoria dell'esperienza', perchè le credenze non si basano su sommatorie ma su sistemi interconnessi, cioè sistemi olistici.

ed è proprio questa tua idea settoriale, io penso, che ti spinge ad avere la necessità di postulare i ‘veicolatori’: entità bizzarre, di non ben identificabile natura, che portano fuori dai settori le cose da presentare alla mente. se abbandonerai questa idea di mente a scompartimenti, ti accorgerai che non avrai più bisogno dei veicolatori, e neppure di una immagine della mente così metaforica e poco realistica.

ritornando al problema del topic, io non capisco quale sia la difficoltà di parlare di pensieri tristi (o allegri). inoltre non è vero, come tu affermi, che il pensiero triste è solo “una [parte della] memoria che possiede tutte queste problematiche, e che il pensiero si limita a veicolarle in superficie”. Quello che dici (cioè che il discorso sui pensieri tristi è riducibile al discorso sui ricordi tristi) non può essere vero per due motivi ben distinti.
1) Io posso avere un bellissimo ricordo di una situazione X avvenuta al tempo t0, ma al tempo t1 posso pensare alla situazione X con tristezza.
2) Se io non posso avere pensieri tristi, ma solo ricordi tristi, cosa sono questi ricordi tristi? I ricordi non sono tristi per se, ma lo sono solo perché vi è associato un sentimento di tristezza, magari perché nel momento che vivevi quella esperienza avevi pensieri brutti. Quindi i pensieri tristi non sono riducibili a memorie tristi.

concludo facendo una breve osservazione sulla tua conclusione. tu dici che "tutto quello che noi facciamo viene pilotato dalla memoria". io sono d'accordissimo con te se qui intendi che la memoria, cioè l'esperienza passata, sia importantissima nel discorso sul mentale; ma non è mia intenzione di certo (e non so se sia la tua) ridurre il mentale ad un 'muovere pensieri di quà e di là'.

grazie ancora
epicurus
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Vecchio 08-06-2005, 09.14.10   #14
Angel
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Messaggio originale inviato da epicurus


Non è che noi abbiamo dei pensieri e poi "decidiamo" di attribuire loro un certo valore emotivo. Quindi la domanda non è "esiste davvero un pensiero brutto?", per la quale tutti sappiamo che la risposta è affermativa. La direzione sarebbe "perchè lo reputo brutto? se questo mi rende molto triste, perchè accade così? posso evitarlo?", o cose simili.

epicurus

certo questo intendevo anch'io - i pensieri sono collegati con i sentimenti - e spesso l'attribuzione nasce perché non si vuole essere triste, aggressivo … però questi sentimenti sono anche importanti e quindi non brutto …
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Vecchio 12-06-2005, 10.00.49   #15
Vapensiero
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Per Epicurus.
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......ridure il mentale "ad un muoversi di qua e di la"
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Caro epicurus, mi sono fatto la convinzione che noi stiamo affermando le stesse cose ma spiegate con una terminologia diversa.

Per tornare al riferimento, bisogna darsi delle regole di linguaggio e di contenuti se vogliamo comprendere quello che stiamo affermando. Ora provo a sintetizzare il mio pensiero, Olistico, o non Olistico, che sia.

1- Tu sei d'accordo sul fatto che alla base di tutta l'evoluzione dell'uomo vi sia solo la memoria?

2- Sei d'accordo che da essa dipendano tutte le altre funzioni del cervello? Noo!
Allora prova ad immaginare quando, per un qualsiasi motivo, si perde la memoria cosa accade?

3- Se sei d'accordo su questi due punti importanti allora possiamo individuare tutte le altre funzioni del cervello.

Infatti, quando io parlo di sovrapposizioni "architetturali" della memoria, non sbaglio, poiché credo che tutte le nostre sensazini provengano da lì e da nessuna altra parte.

Il pensiero bello, brutto, cattivo, artistico, fantasioso ecc. proviene tutto da quel magazzino d'esperienze fatte da noi e da altri (nostri antenati), quando la scienza si deciderà ad ammettere che vi sono in noi anche quelle.

Una volta stabilita ed accettata questa sintesi, possiamo parlare di tutte le altre funzioni con minori difficoltà, altrimenti io alzo bandiera bianca, per mancanza di specializzazione su quello affermato.
Ciao e auguri per oggi. Che il Si......gnore SI....a con te.
Vapensiero is offline  
Vecchio 18-06-2005, 00.49.32   #16
T-Dragon
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Il pensiero dà oggettivamente delle possibilità in più senza causare necessariamente dolori. Pertanto è senza dubbio una cosa positiva.
I problemi non sono portati dal pensiero in sè. Son portati dall'utilizzo che se ne fa.
Il pensiero è per sua natura qualcosa di puramente formale, non di contenutistico.
Son convinto che gran parte dei mali "spirituali" dell'uomo derivino proprio dal non riconoscere questo fatto.
Basti pensare ai grandi dubbi esistenziali del tutto superflui e insignificanti che affliggono buona parte degli uomini, quali il senso della vita o l'esistenza di Dio.
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Vecchio 18-06-2005, 14.06.19   #17
Shiva!
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Citazione:
Basti pensare ai grandi dubbi esistenziali del tutto superflui e insignificanti che affliggono buona parte degli uomini, quali il senso della vita o l'esistenza di Dio


Io non credo che siano dubbi insignificanti . . certe volte è anche giusto riflettere su questo e porsi delle domande . . l'importante sta nel non far difendare i nostri dubbi delle ossessioni
Shiva! is offline  
Vecchio 21-06-2005, 14.26.14   #18
epicurus
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Messaggio originale inviato da Vapensiero
Caro epicurus, mi sono fatto la convinzione che noi stiamo affermando le stesse cose ma spiegate con una terminologia diversa.

[...]

Tu sei d'accordo sul fatto che alla base di tutta l'evoluzione dell'uomo vi sia solo la memoria? Sei d'accordo che da essa dipendano tutte le altre funzioni del cervello?

[...]

Infatti, quando io parlo di sovrapposizioni "architetturali" della memoria, non sbaglio, poiché credo che tutte le nostre sensazini provengano da lì e da nessuna altra parte.

dal momento che io credo in una forte interconnessione con tutte le nostre capacità, è ovvio che credo che essa svolga un ruolo importante per tutte le altre funzioni. Ma non v'è un ruolo previlegiato di essa per formare il nostro concetto di 'sè', o di mente. E' qui che forse ci discostiamo l'uno dall'altro, forse in modo lieve. Per me non c'è gerarchia.

Comunque la cosa che forse ci distanzia di molto è il tuo stano modo di concepire il pensiero, e credo che questo sia una conseguenza del tuo tendere a dividere nettamente le varie funzioni della mente. la mente è vero che ha vari funzioni, ma esse non sono separabili, esse formano un tutt'uno.

ciao e auguri anche a te. Che le SI.....gnore SI.....ano SI.....nuose e SI.....mpatiche con te
epicurus is offline  
Vecchio 21-06-2005, 19.17.23   #19
kantaishi
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Rispondo al primo messaggio.

Oh Shiva dalle chiome arruffate,
la risposta al tuo primo messaggio è:

"Così ragiona anche Buddha."

Cui segue una domanda:"Hai letto qualcosa dei discorsi di Buddha?"

OM !MANI PADME HUM !

Kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 21-06-2005, 19.23.30   #20
kantaishi
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Una meditazione per Shiva.

OM,

Io non sono la mente,nè l'intelligenza,nè l'Ego.
Nè orecchie,nè lingua,nè i sensi dell'odorato e della vista.
Nè etere,nè aria,nè fuoco,nè acqua,nè terra.
Io sono la Beatitudine e la Consapevolezza eterne.
Io sono Shiva!
Io sono Shiva !

Da:"Atmabodha,la conoscenza di sè." di Adi Samkara.

Shivo'ham!

Kantai.
kantaishi is offline  

 



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