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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
26-05-2005, 14.40.30 | #12 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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concordo con la rappresentazione della piramide rovesciata di vanlag, che concilia perfettamente relativismo e democratico assolutismo: esclusivamente i valori della categoria più ampia, comprendente tutte le altre che gerarchicamente seguono, sono condivisibili dalla piramide rovesciata nella sua globalità, senza necessità di imposizione violenta alcuna, in quanto si tratta del "minimo comun denominatore valoriale", nucleo essenziale attorno a cui si articolano le variabili relative.
ma non è per niente aproblematica questa rappresentazione, perchè ci mette nella necessità di definire quali siano i valori della categoria più ampia che andiamo a considerare, e prima ancora, la definizione di questa categoria più ampia: è l'"umanità", gli "esseri viventi", il "cosmo" nel suo complesso? qual'è? |
27-05-2005, 09.18.49 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-08-2002
Messaggi: 128
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semplificando e sintetizzando molto...
Il problema dei "valori" e delle regole è strettamente connesso (tra l'altro) alle necessità e alla natura sociale e relazionale degli umani.
Il "principio-valore" base (primario) elementare per il buon funzionamento di una comunità è semplicemente uno: il rispetto degli altri (la non intrusività ne è una primaria importantissima implicazione) E' chiaro che le complicazioni nascono nel rendere operativo tale principio, ma ancor più nascono perché l'istinto egoistico, egemonico e prevaricorio, che è intrinseco in ciascuno di noi in misure variabili tra gli individui e nel tempo, tende alla continua violazione, sia adottando forme esplicite e violente, sia subdolamente manipolatorie. Saluti |
27-05-2005, 09.59.16 | #14 | ||
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Re: semplificando e sintetizzando molto...
Citazione:
a me è sembrato di capire, falcoantonio, che per quanto riguarda il referendum sulla fecondazione assistita, tu sia dalla parte dei liberali, di quelli che affermano il non-diritto dello stato di interferire nelle scelte private degli individui, la non intrusività nelle scelte private che comprenderebbero quelle sulla genitorialità. beh, se è così, vedo una bella contraddizione. tua e di tutti i fautori della deregolamentazione del "privato", in nome del -rispetto per gli altri-, che comprenderebbe la libertà di uccidere: embrioni, e strettamente collegato a questi, feti. Citazione:
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27-05-2005, 11.20.23 | #15 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 128
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la concezione del valore graduale...
Citazione:
Ovviamente, la tua affermazione (uccidere embrioni) ha radici dogmatiche e, o assolutistiche. Se si attribuisce un significato divino-religioso all'embrione non ci sono margini di discussione. E personalmente rispetto (non condividendolo) tale concezione. Ma qui nessuno vuole costringere chi ha quella convinzione a violarla. E' vero l'inverso. C'è, infatti, chi ha un punto di vista diverso che ha pari dignità. Innanzitutto ricordiamoci i confini (numericamente ristretti e di necessità) entro cui si pone la questione: la procreazione terapeutica! Il problema (la "necessità") di cui si tratta riguarda solo quelle coppie, cioè, che hanno un prolema a procreare! Non riguarda coloro che tale problema non l'hanno, che sono la stragrande maggioranza! Evocare lo spettro dell'eugenetica mi pare quantomeno eccessivo e, spesso, è anche strumentale: ogni oggetto, ogni nuova meta del progresso umano possono essere usati per fini propri o impropri. (Non è vietando di produrre coltelli che si impedisce di uccidere...) L'embrione è lo stadio iniziale di un processo vitale continuo che approda ad un individuo; anche i due "elementi di partenza" (ovocita e sperma) sono elementi vitali di base. Il "valore intrinseco" di tali entità (secondo una visione non dogmatica) non è nullo, ma non è paragonabile a quello dell'individuo formato. Immaginando di poterlo misurare, questo valore parte da un "minimo" e cresce proporzionalmente all'avanzare del processo. Anche quando è "al minimo" merita "rispetto". Il culmine lo raggiunge, quando l'individuo è consapevole. Infatti a certe persone traumatizzate in coma irreversibile (morte cerebrale) vengono espiantati gli organi... Questa, piaccia o no, è una concezione NON religiosa e dogmatica che ha pari dignità e con essa devono fare i conti coloro che credono nel valore divino dell'embrione: a loro non viene vietato di comportarsi coerentemente, pur se uno stragrande numero di "cattolici" NON è coerente con le norme dottrinali. E' a costoro che il clero deve sollecitare comportamenti conseguenti e coerenti, non certamente imponendolo per legge a chi credente non è. Nello specifico nessuno intende lasciare a chiunque la libertà di fare ciò che gli piace e gli conviene: tutt'altro! Si vuole una regolamentazione, che non sia dettata però da principi ideologico-dogmatici, si è d'accordo ad attribuire un valore umano potenziale all'embrione, quindi non nullo, ma non certamente un valore paragonabile a quello di un individuo formato o già nato. Saluti Citazione:
Ultima modifica di FalcoAntonio : 27-05-2005 alle ore 11.34.06. |
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27-05-2005, 21.02.36 | #16 |
Utente bannato
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Messaggi: 639
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M'è piaciuta molto l'esposizione di VanLag sull'imposizione dei valori. Purtroppo, ci troviamo in una società all'interno della quale convivono moltissimi culti che hanno l'idea di diffondere il proprio credo a tutti (Geova e Hare Krishna porta a porta e Cristiani per televisioni e in tutte le propagande politiche, Musulmani puntando spade alla gola e mitra alla testa etc.).. come facciamo? Imponiamo per legge il culto privato? Sarebbe da fare un atto di imposizione tanto forte per riuscire a mantenere pace? Cavoli, è veramente difficile! Sarebbe l'ora di cominciare a diffondere idee e suggerire alle persone una nuova mentalità fondata sull'informazione autonoma anche se in un paese come l'Italia dove il quotidiano non ha grande successo..
In merito agli embrioni dico solo una cosa: il rispetto per la donna che subisce trapianti, aborti, inseminazioni etc. dov'é? L'embrione non ha capacità di pensiero fino a quando il sistema nervoso non è formato: è inutile, il cervello serve per tramite all'a"anima", per collegarla alla realtà terrena (secondo me). Se non è formato il corpo non è portatore di "anima" ed è meglio usare le cellule staminali per aiutare chi proprio non può guarire altrimenti. L'importante rimane esercitare la sovranità tramite il voto e regolamentare lle cose. |
14-06-2005, 15.29.48 | #17 | |
Moderatore
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Re: E’ l’assolutismo il male assoluto!
Citazione:
molto tempo fa scrissi un breve dialogo bizzarro tra Dio e Belzebù che - principalmente - voleva presentarsi come forte critica all'assolutismo morale religioso. chi fosse interessato l'indirizzo è: www.bizzarro.tk --> Racconti --> Processo ad un'Illusione ciao ciao epicurus |
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