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Vecchio 11-04-2005, 09.39.24   #1
Angel
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Trapianto del cuore – vai anche l’anima col cuore?

Si ha notato un fenomeno inquietante: Molti destinatari riprendono predilezioni ed abitudini dei donatori di organi dopo il trapianto. O hanno ricordi della vita dell’uomo che non conoscono. Per esempio un bambino ha sognato l’assassinio della bambina che ha donato il suo cuore. Era così preciso che si poteva dimostrare la colpevolezza dell’assassino.

Com’è possibile? Vive il donatore dell’ organo dopo la morte nel corpo del destinatario ancora? Significa che la morte non è la fine della nostra vita?
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Vecchio 11-04-2005, 10.53.31   #2
bluemax
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Re: Trapianto del cuore – vai anche l’anima col cuore?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Angel
Si ha notato un fenomeno inquietante: Molti destinatari riprendono predilezioni ed abitudini dei donatori di organi dopo il trapianto. O hanno ricordi della vita dell’uomo che non conoscono. Per esempio un bambino ha sognato l’assassinio della bambina che ha donato il suo cuore. Era così preciso che si poteva dimostrare la colpevolezza dell’assassino.

Com’è possibile? Vive il donatore dell’ organo dopo la morte nel corpo del destinatario ancora? Significa che la morte non è la fine della nostra vita?

significa che hai letto una barzelletta ?

da dove proviene la notizia ?
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Vecchio 11-04-2005, 21.10.51   #3
VanLag
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Re: Trapianto del cuore – vai anche l’anima col cuore?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Angel
Si ha notato un fenomeno inquietante: Molti destinatari riprendono predilezioni ed abitudini dei donatori di organi dopo il trapianto. O hanno ricordi della vita dell’uomo che non conoscono. Per esempio un bambino ha sognato l’assassinio della bambina che ha donato il suo cuore. Era così preciso che si poteva dimostrare la colpevolezza dell’assassino.

Com’è possibile? Vive il donatore dell’ organo dopo la morte nel corpo del destinatario ancora? Significa che la morte non è la fine della nostra vita?
Anche a me sembra abbastanza inverosimile. Avevo letto qualche studio, probabilmente già rivoluzionario, che spiegava che la nostra memoria è disposta in tutte le cellule del nostro corpo e non solo nel cervello, (non so la posizione della scienza ufficiale su questo che ho scritto), ma pensare che la memoria sia nel cuore e collegarla all'anima mi sembra tanto un'equazione forzata di certi barzellettieri.

VanLag is offline  
Vecchio 11-04-2005, 22.06.50   #4
Angel
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Certo si può spiegare tutto in modi diversi - anche razionale: "che la nostra memoria è disposta in tutte le cellule del nostro corpo e non solo nel cervello" - era anche una mia idea. Però perché non si può anche sviluppare e fantasticare altre idee? Penso se si è fissato troppo razionale non si può essere davvero creativo e raggiungere nuove conoscenze. Molte conoscenze e invenzioni erano solo possibile, con una mente libera e non solo razionale, che non si ha pensato subito: Questo è troppo fantastico, deve esistere una spiegazione razionale. “Vai anche l’anima col cuore?” è solo una domanda, forse una provocazione per pensare sulle cose anche in un modo diverso.

Su questo tema esiste un articolo in un giornale tedesco (che si può comprare anche in Italia) - si chiama "P.M." e si dedica con temi scientifici.

(http://www.pm-magazin.de/de/ per chi capisce tedesco)
Angel is offline  
Vecchio 12-04-2005, 00.28.26   #5
salice
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Sono sole delle leggende metropolitane.
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Vecchio 12-04-2005, 00.56.46   #6
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
la morte è un limite inaccettabile, se è razionalmente evitabile che lo sia, e la scienza medica va in questa direzione.
Ma anche i frutti della creatività umana, la ricerca di un'immortalità nella creazione di nuove realtà, innovazione, scoperta, legare il proprio nome ad una realtà che attraverserà i secoli che non ti vedranno. Un trapianto eterno, del proprio spirito, anima, nel mondo.

la morte è inaccettabile, col trapianto qualcosa sopravvive nella vita di altri.
altri che vivono, come tutti sono vissuti, attraversando il presente subito inghiottito dalla morte, il passato muore nell'istante in cui lo vivi non c'è più. Ma nemmeno questo istante presente può morire del tutto, esseri viventi che siamo, non lo lasciamo morire, lo tratteniamo nella memoria, ed è ancora presente.

Ma una cosa sembrerebbe impossibile ricordare, impossibile trattenere nel ricordo, impossibile lasciare in eredità ai posteri: il ricordo della nostra morte. L'istante che segna la fine, nessun istante successivo permette di trattenerlo nella nostra memoria, di comunicarlo.
Il nostro potere sulla vita, trattenere la vita salvandola dal morire, incontra nella morte il suo limite totale. La morte non si può trattenere. Lo spirito memorizzatore, nell'istante della morte, può vivere solo quell'istante presente finale. Non ha tempo per trattenerlo. Nessuno ce l'ha.

sembrerebbe..
invece la medicina, scienza della vita, mano chirurgica che cura e rimargina ogni ferita (narcisismo del potere trovi nella morte il tuo più grande affronto, e ti consumi nella tua impotenza) forse, coadiuvata da una visione più "spirituale" che su di lei si avvolge, ha trovato il modo di superare anche questo ultimo, umano limite: la memoria è nelle cellule, la mia vita, se nessuna opera avrò dato alla luce di importanza tale da trapiantarsi nei secoli vitali avvenire, rivivrà ancora a lungo in un'altra vita, che tratterrà anche il mio ultimo istante, quello della mia morte, anche quello salvato. E lui con me, che ancora vivo nel corpo di un altro.

la morte è sempre un assassinio inaccettabile.
va presa e trattenuta, arrestata.

Ultima modifica di r.rubin : 12-04-2005 alle ore 00.59.30.
r.rubin is offline  
Vecchio 12-04-2005, 18.07.05   #7
nonimportachi
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Salve,

Di notizie simili se ne trovano tante. Non esiste nessun caso accertato in cui col trapianto di un organo si sia anche trapiantata la memoria. Inoltre, il fatto che la memoria risieda in ogni cellula, è una falsità. La teoria venne formulata svariati decenni orsono da uno studioso che osservò come l'asportazione di alcune parti del cervello non causava alcuna perdita della memoria, da lì si è poi molto speculato in odo ascientifico e d è smpre da questa ipotesi che deriva la concezione di "universo olografico"...

Oggi, alla luce di studi ed esperimenti più precisi ed approfonditi, si ritiene che la memoria di breve termine sia fisicamente colocata nella corteccia frontale, mentre quella di lungo termine sia colocata nel cingolato anteriore. Quando si riuscirà a trapiantare queste aree cerebrali allora ci si potrà aspettare di vedere trasferiti anche i ricordi.
nonimportachi is offline  
Vecchio 13-04-2005, 10.34.04   #8
Angel
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 171
L’umano ha bisogno della sicurezza – certo fa la morte paura come tutte le cose che sono strano per noi – ecco perché l’umano cerca sempre ricevere risposte per sapere di più per essere sicuro …

Certo nessuno sa oggi la causa per questi fenomeni, sono tutte solo ipotesi però i rapporti di ricerca sono fatti – non credo che si può dire che le ricerche scientifiche sono idee balzane.

Ci sono per esempio risolti di una tale ricerca in Austria di una psicologa (Professore Brigitte Bunzel) sul cambiamento della personalità che avevano 6% dei pazienti dopo un trapianto del cuore. In altre ricerche erano 21-31% che raccontavano tale cambiamenti. Però il tedesco ricercatore di trapianto Kurt Stapenhorst pensa che ci sono molti di più, ma tanti non vogliono parlare su questi problemi.

Il americano cardiologo Paul Pearsall intervistava più di 100 destinatari che hanno raccontato su questi fenomeni e verificava gli informazioni con interrogazioni delle famiglie dei donatori. (17 casi sono reso pubblico nel “Journale of Near-Death-Studies”) Il risolto: più di 10% dei destinatari avevano 2-5 paralleli impressionanti con i donatori.

Il professore della università di Arizona Gary Schwartz rimanda alle conoscenze della giovane scienza della psico-neuro-cardio immunologia, che si trova ormoni e cellule del cervello in tutto il corpo. Lui presume che le cellule del corpo hanno una memoria che si trasmette con un trapianto.
Angel is offline  
Vecchio 13-04-2005, 14.28.30   #9
nonimportachi
Utente bannato
 
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Ciao Angel,

Francamente sono scettico sulla serietà di questi studi....

sarei curiso di vedere la metodologia utilizzata.
nonimportachi is offline  
Vecchio 13-04-2005, 21.33.57   #10
Angel
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si certo hai ragione chiederlo, lo penso anch'io perché ho lavorato qualche tempo nella ricerca nel campo della psicologia - però sono sicuro che è una cosa seria se scienziati fanno le ricerche nella università - almeno posso dirlo per Germania ed Austria, perché so che la ricerca esamina tutto a fondo ed è molto preciso come sono i tedeschi
Angel is offline  

 



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