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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
28-02-2005, 17.31.50 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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E il nostro mondo interiore, l'inconscio, i condizionamenti che ci vengono dal profondo, le nostre paure e i nostri desideri inespressi perché a noi ignoti? Non penso che si possa ridurre la persona a puro fenomeno..una discussione simile era stata portata avanti in altro topic, proposto, se non ricordo male, da Ettore, partendo da una citazione della Arendt...
Herzog |
28-02-2005, 17.36.34 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-06-2004
Messaggi: 105
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E' proprio quelle che volevo dire. Il fenomeno, se vuoi, è l'interezza della persona, la quale, anche nelle sue espressioni più "ingannevoli" esprime se stesso. Che poi questo implichi la completa conoscenza di se non è detto. Ma di certo ogni desiderio arriva ma dentro di me, indipendentemente dal fatto che io sappia leggere o meno tutto quelle che c'è in me. Se a noi fosse noto tutto di noi stessi, poveri analisti, di che vivrebbero?? :-)) eh eh eh eh .....
Citazione:
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28-02-2005, 17.51.02 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-06-2004
Messaggi: 105
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io penso che il motore reale siano i desideri, i quali, se disattesi, se non considerati, creano, inevitabilmente, una frustrazione. In ogni caso pensieri o desideri, essi sono "contenuti" nel nostro cervello. Il fatto che sia possibile per gli uomini operare delle censure su se stessi a volte incredibilmente potenti, al punto di crare vere e proprie rimozioni o riscritture del dato sensoriale, ci dice solo che noi siamo capaci di questo, e che questo ha un perchè. Questa è una visione abbastanza psicanalitica penso...
Citazione:
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15-03-2005, 23.47.04 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-01-2005
Messaggi: 100
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Ciao a tutti.
Ogni oppinione è da rispettare perchè fondata sulle varie esperienze di vita. Io ho osservato che se mi propongo ad una persona con semplicità ed apertura d'animo, questa si apre e mi dimostra la sua interiorità più intima. Alcune persone, a me molto care, mi hanno confermato che il mio modo di fare permette loro di essere se stessi, cosa che con altre persone non riescono. Devo dire però che anche le vostre affermazioni, come sono state esposte,sono logiche e valide. Inoltre aggiungo che dopo tanti anni di ricerche sulla conoscenza dell'uomo una cosa sola ho capito: "Non capisco Nulla" Buona notte a tutti! Elisa |
16-03-2005, 15.26.16 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 19-05-2004
Messaggi: 25
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Credo che l'argomento possa essere trattato anche dal punto di vista di ciò che in psicologia sociale è definita gestione sociale del sé. Noi tutti, infatti, diamo informazioni che permettono agli altri di identificarci e determinare il comportamento nei nostri confronti. La vita e la comunicazione interpersonale non sono altro che una negoziazione sociale in cui gli individui si muovono strategicamente in rapporto al “palcoscenico” e agli altri “attori” che hanno di fronte (per dirla con Goffman).
Detto questo, trovo anch'io la discussione circa la contrapposizione “autenticità o maschera”, “essere se stessi o recitare”, abbastanza ingenua. E' evidente che i rituali della comunicazione e dell'interazione sociale cambiano a seconda del contesto, e il mio datore di lavoro, per esempio, mi avrebbe licenziato in tronco se solo per caso, pochi minuti fa, mi avesse pizzicato mentre ballavo disinibito un noto pezzo dei Pink Floyd beccato per caso alla radio. Assumiamo un'identità – e chiamiamola pure "maschera" – a seconda dei soggetti e dei contesti in cui interagiamo, è vero. Ma è altrettanto vero che ognuno di noi sceglie di indossare la maschera che più lo rappresenta, e lo fa in modo sempre e del tutto personale, direi 'unico' e 'originale', per cui quella “maschera” è frutto di ciò che siamo, e nell'assunzione di quella maschera – come diceva prima Bert – non c'è affatto menzogna, ma autentica espressione del nostro sé. Ultima modifica di Solger : 16-03-2005 alle ore 15.42.45. |
17-03-2005, 00.43.04 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 9
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io penso che la maschera sia di estrema importanza non solo per mostrare ciò che vogliamo essere o come vogliamo che gli altri ci considerino...ma anche come strumento per ottenere qualcosa dalle altre persone...uno strumento che è insito nella nostra natura e che ci limitiamo a modellare nella realtà,allo scopo di ottenere il meglio attraverso ciò che è finzione per chi la osserva ma non per chi la indossa.
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