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30-09-2004, 06.02.43 | #14 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
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X r. rubin
riferimento ---------------------------------------------------------------------- "Gli uomini delle caverne erano davvero più stupidi di noi? ---------------------------------------------------------------------- Io credo di no e l'esempio delle difficoltà che vi sarebbero nel vivere nella foresta, è un qualcosa che potremmo speriimentare anche oggi guardando gli Aborigeni. Diciamo che l'intelligenza dell'uomo è rimasta invariata, quello che è cambiato sono le applicazioni che ne facciamo. Una volta serviva per abbattere i Mammut, per proteggerci dal freddo, per difenderci dai pericoli; oggi l'adoperiamo per altre cose, essendo cambiati gli stili di vita e le informazioni che ci provengono dall'esterno. Gli uomini della caverna, di Platone, a mio modo di vedere, volevano simboleggiare propio questo: l'uomo si adatta alle condizioni di vita in cui si trova, e adopera la sua intelligenza in base alle condizioni ambientali. Quando quest'ultime sono ottimali, l'intelligenza viene adoperata ed esternata nel modo che sappiamo e viceversa. Per concludere, a mio modo di vedere, affermo che l'intelligenza dell'uomo non è cambiata in questi milioni di anni: si è solo adeguata al contesto che lo circondava; quelle che sono cambiate, come ripeto, sono le informazioni provenienti dall'esterno e, di conseguenza, dall'interno. Inoltre, pensare che il cranio dei nostri antenati fosse più grande perché usavano la testa per fare a clavate, mi ha permesso di farmi una risata di gran cuore che mi ha aperto la giornata in allegria (ti ringrazio per questo), ma credo che un'uso del genere avrebbe portato a delle callosità e non ad un aumento del volume cerebrale....O no? Ciao rubin, insistiamo. Giancarlo. Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 30-09-2004 alle ore 06.06.32. |
30-09-2004, 07.30.35 | #15 |
Ospite abituale
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Ciao a tutti
Se vi puo interessare. Da tale ipotesi che l'attivita' celebrale maggiore era relativa al volume cranico e' nata la frenologia....purtroppo tale convinzione porto anche molti razzismi in passato, specialmente verso i pelle nera.
http://www.cicap.org/enciclop/at101113.htm Ciao |
04-10-2004, 22.07.21 | #16 |
Utente bannato
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X neman 1
riferimento ------------------------------------------------------------------------------ Infatti, dallo studio della grandezza e conformazione del cervello è nata la Frenologia. ------------------------------------------------------------------------------- La frenologia era una disciplina psudo medico- scientifica fondata tra il 18° e il 19° secolo dal medico tedesco Franz joseph Gall (1758- 1828). Il quale asseriva che era possibile definire le qualità psicologiche di una persona esaminando la conformazione del suo cranio. Nella pratica erano tutte asserzioni che non avevano un fondamento scientifico e, con il tempo, si rivelarono tutte fandonie. L'unica cosa che è rimasta, nella scienza ufficiale, e scoperta dalla Frenologia, è l'aria indicata come aerea della parola. Ma sembra che questa individuazione sia stata una semplice e fortunata casualità. In ogni modo, il mistero che ha portato alla riduzione della massa cerebrale, iniziando dagli uomini delle caverne fino a noi rimane tutto intatto, anche se debbo affermare che l'idea di avere una massa più piccola della loro non mi è molto simpatica. Un saluto da Giancarlo. |
05-10-2004, 00.26.59 | #17 |
Ospite abituale
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Due piccole precisazioni
Vorrei porre all'attenzione di tutti le seguenti due precisazioni, in assenza delle quali la discussione rischia di scivolare un po' a lato della realtà.
1) La massa cerebrale degli elefanti è effettivamente notevole, anche in rapporto alla massa corporea, ma inferiore di più di un ordine di grandezza rispetto a quella umana (sempre relativamente alle dimensioni degli animali). In particolare, il cervello dell'elefante pesa circa lo 0,1% dell'intera massa corporea, quello dell'uomo circa il 2%, ossia venti volte di più, in proporzione. Proporzioni simili a quelle degli elefanti (tra tessuto nervoso e peso corporeo) si riscontrano esclusivamente in alcuni altri mammiferi: scimmie antropomorfe, delfini e balene. Si tratta, in effetti, di animali notoriamente ritenuti più intelligenti degli altri. 2) Non è vero che la massa cerebrale umana sia diminuita nel corso dell'evoluzione, dagli ominidi ai giorni nostri: del tutto al contrario, essa ha mostrato uno sviluppo assolutamente esplosivo nel breve (si fa per dire) lasso di tempo di alcune centinaia di migliaia di anni. Una parziale eccezione è costituita dai neanderthaliani, razza (o, più probabilmente, specie) estintasi circa trentamila anni fa. Effettivamente il cranio neanderthaliano è grande a sufficienza da includere una massa cerebrale dell'8-10% superiore rispetto a quella dell'uomo contemporaneo. Occorre precisare, però, che anche la massa corporea di quella specie è leggermente superiore all'attuale specie umana, riducendo, quindi, la differenza e, forse, annullandola. Purtroppo non sappiamo quasi nulla della eventuale cultura espressa dai neanderthaliani, nè si comprendono le ragioni della loro estinzione. Le poche analisi disponibili su tratti salvati di DNA mostrano cospicue differenze rispetto a quello umano, per cui tutto fa credere che essi, benchè vissuti in Europa, non potessero incrociarsi con i Sapiens immigranti, sicchè noi non possiamo ritenere di annoverarli tra i nostri antenati. Vorrei, comunque, sottolineare, che si tratta di un ramo estremamente recente dentro la gemmazione umana: trentamila anni sono un frammento piuttosto recente rispetto ad un percorso evolutivo che, probabilmente, si avvicina al milione di anni. Tutto fa pensare, comunque, che l'evoluzione avesse trovato, con quella specie, un'alternativa umana sufficientemente attrezzata, dal punto di vista intellettivo, a compiere il passo estremo del percorso della vita sulla terra: il "salto" da natura a cultura, per dirla con Levi Strauss. Qualcosa deve essere, tuttavia, mancato a N. per compierlo effettivamente, al contrario del Sapiens sapiens. Un'ipotesi semplice, ma suggestiva, prende in considerazione la conformazione dello splancnocranio e delle spalle, nonchè le dimensioni (probabili) del collo: la fisionomia faciale, la struttura dentale e laringea dell'uomo di Neanderthal, forse, non gli consentivano di articolare un linguaggio sufficientemente ricco, sofisticato e complesso. Ciò che era consentito a specie intellettivamente banali, come il corvo indiano e molte altre di pappagalli, insomma, per una drammatica burla evolutiva, non fu possibile a questi nostri possibili cugini, i quali finirono per soccombere alla nostra stessa penetrazione nei loro territori. |
05-10-2004, 01.27.06 | #18 |
Ospite abituale
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x gianfranco
vedo che non puoi fare a meno di parlare di cervello...
chiude il post sul intelligenza e suuubito a creare questo!!! scherzo, cmq io sapevo che la parte intelligente del cervello è la corteccia, mentre la parte interna è memoria+funzioni vitali, quindi un cervello molto grande, quindi con una superficie di corteccia elevata, indipendentemente dal peso totale dovrebbe essere più intelligente di uno più piccolo. ma secondo me ce da considerare anche la concentrazione di cellule nervose, potrebbe essere che tra due cervelli di ugali di mensioni uno sia intelligente e l'altro meno a seconda di quanti neuroni x cmq contiene... (il mio pochi!! ehe) |
05-10-2004, 15.22.56 | #19 |
Utente bannato
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X leibnicht & Fool
riferimento pag 2. ---------------------------- Due piccole precisazioni ----------------------------- Caro liebnicht, ho provato a fare un piccolo calcolo tra il cervello di un'uomo, del peso corporeo di 80 kg. e di un'elefante di 2000 kg. applicando le percentuali da te indicate, e mi sembra che ci sia qualcosa che non và, perchè se facciamo: kg 80x2 % avremo kg. 1,6 che è il peso del cervello umano, e si avvicina a quello reale; mentre se moltiplichiamo kg 2000 x 0,1% = 2,00 kg. allora avremo che il cervello dell'elefante peserebbe soltanto 400 g. in più di quello dell'uomo. Non vorrei sbagliare ma non mi sembra che il rapporto: peso corporeo-cervello dell'elefante, corrisponda alla percentuale da te indicata, mi faresti una cortesia se tu potessi controllare meglio, poiché la mia fonte era una rivista scientifica di cui non ricordo il nome, di circa 5 anni fà. Per quanto riguarda il peso maggiore del cervello dell'uomo di Neanderthal, come anche da te affermato, effettivamente era superiore al nostro, anche se quella razza è stata ed è tutt'ora um mistero da svelare, soprattutto per quanto concerne la sua diversità genetica, che non gli avrebbe permesso d'incrociarsi con l'uomo sapiens; anche se su quest'ultima ipotesi nutro dei fortissimi dubbi. A meno che non fossero Marziani. Pertanto, allo stato delle conoscenze, è vero che io ho inserito arbitrariamente l'uomo di Neanderthal tra i nostri antenati, al fine di ragionare anche su questo aspetto, ma mi sembra che, altrettanto arbitrariamente tù lo stia escludendo. In ogni modo se possiedi altre informazioni te ne sarei grato. X Fool. riferimento ----------------------------------------------------------------- Vedo che non puoi fare ameno di parlare del cervello, chiude il post sull'intelligenza e subito a creare questo. ------------------------------------------------------------------- Caro Fool, il post sull'intelligenza è stato chiuso, non perché erano esauriti gli argomenti, anzi, ma per colpa dei soliti intrusi e tuttologhi, che si inseriscono al solo scopo di rompere i cogl..... senza apportare nessun contributo d'idee. Potrei fare anche i nomi, ma sarebbe inutile continuare a sprecare del tempo per questi cazz...ri. Dovendo continuare il dialogo con Agora, di cui aspetto notizie, ho pensato bene di continuare con quest'altro post. Tutto quà. Per quanto concerne il fatto, che due cervelli di pari dimensioni e peso, uno possa essere più intelligente dell'altro, come abbiamo gia affermato questo può dipendere dal patrimonio di acquisizione esterna (l'ambiente). Ma il fatto che un cervello molto più piccolo possa essere più intelligente di uno grande, anche a parita di stimoli esterni (come sembra sia successo a quello studente Inglese che ne aveva meno della metà), questo deve essere discusso senza ombra di dubbio. Quindi, invito tutti coloro che sanno qualcosa in proposito a inserirsi nel post, ringraziandoli anticipatamente. Saluti da Giancarlo. Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 05-10-2004 alle ore 15.26.45. |
05-10-2004, 18.36.10 | #20 | |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Citazione:
Invito tutti al rispetto reciproco e ad una utile fruizione dei forum, grazie |
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