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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
22-05-2004, 14.41.20 | #5 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Non per essere banale, ma si tratta solo di definizioni, l'importante è che tu stai bene con te stesso e con la tua visione del mondo...
Poi a prescindere da questo anch'io la penso come te. Non credo ngli dei convenzionali e stereotipati delle religioni, potre credere ad una concezione di Dio più evoluta, un Dio immanente che è tutte le cose, ma fondamentalmente capisci che dire tutto è come dire niente... Rimango dell'opinione che il concetto di Dio è superfluo, si può vivere anche senza avere risposte ai propri quesiti esistenziali e senza darsi per forza risposte alle proprie domande interiori... mi sembra tanto un concetto, quello di divinità, primitivo, di autosostentamento psicologico nei confronti dell'ignoto... Dio esiste solo nella mente di chi ci crede... diciamo che dio è uno stato d'animo di elevata (ed allo stesso tempo estraniata) consapevolezza...come il paradiso è uno stato d'animo di benessere e l'inferno uno stato d'animo di malessere... sono solo metafore... il mondo senza questi concetti andrebbe avanti lo stesso( e forse con meno problemi...)... |
22-05-2004, 17.16.14 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Citazione:
Non ho detto che nego che possa esserci un Dio, ho detto che è ovvio che questo Dio non è come quello antropolizzato/umanizzato dall'uomo. Il Dio cristiano. Perchè mi pare ovvio che quel Dio è una fantasia fatta su misura dall'uomo. Infatti Kant e Umberto Eco non parlano nello specifico del Dio religioso cristiano, parlano del Divino in generale, dell'Assoluto. E' per questo che ho precisato che non me la sento di Negare con certezza l'esistenza di un DIO, sono con KANT. ciao Ultima modifica di Dunadan : 22-05-2004 alle ore 17.19.27. |
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22-05-2004, 17.25.21 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Secondo me non sei nè ateo nè agnostico, sei una persona che cerca, che si pone domande, che riflette, che è alla ricerca di risposte soddisfacenti.
E' segno di grande maturità e intelligenza porsi domande e non accontentarsi di risposte già pronte, di risposte limitate. Questa frase che ti copio forse spiega meglio cosa intendo: "La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, in non saper che farsene di queste domande. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo." Norberto Bobbio ti auguro di continuare a cercare......... ciao |