..........
Mary: "La solitudine si vince solo imparando a stare soli con se stessi."
La solutidine non è una paura, non è qualcosa da dover combattere, affrontare faccia a faccia. La solitudine è uno stato, un luogo, ci si stà dentro come dentro un involucro, ciò che la solitudine contribuisce è a che avvenga un confronto con se stessi. C'è chi lo accetta e allora affronta faccia a faccia se stesso (ma non la solitudine) per migliorare, per conoscersi sempre + a fondo; chi invece no sprofonda in un vuoto, nella depressione.
Prendete come esempio l'eremita, non vive forse in solitudine? Ma solitudine non vuol dire silenzio, nè annullamento. La Solutine è neutra. La si può rempire con l'amore, a cominciare dall'amore verso se stessi (amor proprio che non è egoismo), per continuare dall'amore verso la vita e per finire con l'amore verso gli altri con tutto ciò che esso comprende; oppure svuotarla laddove una ferita ci porta a costruire un muro a difendere il nostro cuore e il nostro animo lesi: fuori tutti, fuori il mondo, fuori anche io.E giù nel tunnel dell'indifferenza e della repressione dei sentimenti.
......
|