Carissimo Catharsis
sono davvero felice di leggere quel che hai scritto.
L'errore, qualunque sia, trova una sua ragione nel momento in cui ci accorgiamo di aver sbagliato. Allora diventa una grande scuola.
Io ho imparato attraverso gli errori, le cadute, i fallimenti della mia vita. Il prezzo è alto ma quello che si ottiene ne vale.
Sono felice anche per tuo padre. Fermarsi lungo la strada e accorgersi che c'è qualcosa d'altro è uno splendido dono del cielo.
Io sono sempre stata convinta che l'AVERE è un mezzo quasi necessario per poter edificare l'ESSERE.
Chi non riesce a mettere insieme pranzo e cena non credo sia in grado di pensare al proprio spirito, al proprio essere. La fame batte tutto, la necessità di soddisfare i bisogni primari distoglie da ogni trascendenza. Lo spirito dimora in un corpo materiale con tutte le esigenze che gli competono.
E' come mettersi al volante di un'auto senza tener conto che ci vuole la benzina, l'olio, l'acqua, l'antigelo e tutto il resto. Non si va da nessuna parte se l'auto non è in grado di mettersi in moto e muoversi.
Nell'avere ciascuno deve trovare il proprio limite e le proprie necessità. Realizzarsi nel lavoro, farlo bene, con amore e impegno è importante per noi stessi ma anche per la collettività.
Un tempo, in verità volevo sfuggire ai miei problemi, invidiavo gli asceti, gli eremiti. Volevo fuggire dal mio mondo andare in Tibet, oppure fare la missionaria.
Oggi il mio lavoro mi permette di essere utile agli altri. Sono contenta di non essere andata missionaria per il mondo. Anche perché, oggi, non mi sento più cattolica.
La tanto esaltata povertà proposta dalla chiesa è solo un modo per "tenere buoni" i poveri. Per rendere loro accettabile la miseria che i ricchi (compresa la chiesa opulenta dei cardinali, vescovi, metterei anche preti) impongono necessariamente a quelli meno fortunati, meno dotati, meno ladri, meno motivati.
Io sono per una vera libertà di scelta: a me va bene una bicicletta a te una macchina. Io voglio fermarmi alla scuola media tu vuoi andare all'università. Libertà di seguire le proprie inclinazioni.
Io conosco giovani che hanno dovuto abbandonare gli studi perché in casa non c'erano soldi sufficienti, costretti a lavorare in nero per portare qualche soldo a casa. Questa è libertà?! Questa è civiltà?
Io non ritengo di appartenere ad una società civile e neppure democratica.
Penso diventerai un vero essere umano ne hai le doti e le capacità.
Ciao
Mary
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