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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
25-04-2015, 16.05.05 | #5 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 27-08-2014
Messaggi: 162
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Riferimento: Totalitarismo
Acquario69 scrive: "...noi già viviamo nel peggiore dei totalitarismi mai esistiti finora,perché a differenza di quelli passati,come potevano essere il nazismo o il comunismo in russia,quelli erano basati sulla forza "esterna"..ora non ce ne neanche più bisogno,siamo noi stessi che diamo il consenso dal nostro "interno"…cioè peggio di così,non può esistere!"
Peggio di così,non può esistere? Vallo a raccontare a quelli morti nei lager e e nei gulag, e vedrai cosa ti risponderebbero...se potessero! Condivido il tuo assunto che anche il nostro è una sorta di totalitarismo; ho letto anche io "L'uomo a una dimensione" di Marcuse. Ma non condivido affatto, anzi, mi fa un po' orrore, il tuo concetto di che cosa sia veramente il "peggio". Un po' più di buon senso, e più senso della misura, per favore. |
25-04-2015, 21.10.08 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Totalitarismo
Citazione:
Il totalitarismo non coincide tuttavia pienamente con l'essere totalitario, ma esprime la totalitarietà come un volere la completa omologazione totalizzante che tutto assorbe in sé, non lasciando nulla fuori. E in questo senso il totalitarismo è a mio avviso forma del nichilismo della volontà. Ovviamente ogni totalitarismo, anche se vuole essere unico, è diverso e proprio in questo mostra la sua contraddizione, la falsità della sua pretesa. Giustamente a mio avviso acquario69 ha qui posto in luce una forma di totalitarismo molto insidiosa in virtù della sua potenza totalizzante, presente nell'attuale concezione del mondo che non ammette di fatto alternative, apparentemente non per volontà, ma per razionale inevitabilità. In essa lo schiavo attuale non vede nemmeno più le catene imposte al modo di pensare e di vivere che ormai fanno parte delle esigenze della sua normale confortevole esistenza e sono presentate e sentite come ciò che sole gli garantiscono, promettendoglieli costantemente, libertà e piacere, salvo poi tradursi in un disagio psichico sempre più evidente. Ogni orizzonte di ulteriore di senso tramonta, perde di significato, seppellito da una promessa di godimento continuamente ribadita, ma già consumato nello stesso istante in cui si presenta, affinché la promessa si ripeta ancora. Nietzsche aveva previsto giusto siamo ormai entrati nel tempo dell'ultimo uomo sempre tenuto all'amo, del gregge senza alcuna necessità di un pastore, poiché ognuno vuole la medesima cosa (che si ripete identica in infinite cose diverse), ognuno è uguale (nel modo di non vivere per non sentire) e chi sente altrimenti, va (da solo) diritto al manicomio, senza più bisogno che ce lo spingano come una volta. Un totalitarismo dal funzionamento perfetto, apparentemente senza attriti. |
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25-04-2015, 21.39.20 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Totalitarismo
Citazione:
Concordo con Acquario69. Buon senso e misura imporrebbero di non occultare o comunque ignorare che anche le stragi quotidiane dei profughi di guerra e dei migranti per fame (imposte, sia le guerre che la fame, dall' imperialismo occidentale ultratotalitariamente dominante) nel canale di Sicilia (ipocritamente compiante da tantissimi degni nipotini di Goebbels che celebrano continuamente il potere ultratotalitario che ci domina e le provoca), anche le stragi perpetrate dai droni amerikani per eliminare coloro che l' autocrate Obama condanna arbitrariamente a morte senza processo con tutti quelli (tantissimi, di tutte le età) che gli stanno più o meno casualmente nei paraggi sono parte integrante di questo "peggio", che senza di queste deliberate orrende stragi di innocenti non si reggerebbe in piedi. |
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26-04-2015, 03.41.21 | #8 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Totalitarismo
Citazione:
non ho nessun problema ad accettare le critiche quando mi vengono rivolte,anzi ben vengano se necessario..ti posso dire che sono da sempre state quelle che mi hanno aiutato a crescere,quindi sono d'accordo non ho avuto il senso della misura..spesso tendo ad "estremizzare",anche se a mio avviso a ragion veduta. quando io ho scritto nella mia estrema sintesi; "quelli erano basati sulla forza "esterna"..ora non ce ne neanche più bisogno,siamo noi stessi che diamo il consenso dal nostro "interno"…la descrizione più dettagliata poi te la riportata maral nel suo pieno significato,ma non ce dubbio che sia la stessa cosa che avrai capito senz'altro da te… dici; "vallo a dire a quelli che sono morti nei lager (se potessero)" ok mi sta bene. ora fare dei confronti del genere e' sempre affare delicato,(molto poco politically correct,altro modo modernamente totalizzante di concentrare l'attenzione solo su parametri ben definitivi e circoscritti, utili per l'appunto a neutralizzare in partenza critiche all'interno del sistema stesso) anche "ingiusto" per quelle vittime di quei lager..ma se vogliamo provare a capire meglio non possiamo esimerci da un analisi che andrebbe fatta necessariamente oltre. percio mi chiedo pure se non sia peggio o se non faccia più orrore essere morti di fatto,se pure in quelle atroci condizioni oppure rimanere fisicamente "vivi" ma essere praticamente morti dentro,(così come vuole l'attuale sistema veramente totalizzante) ..abbiamo idea tra l'altro di quali altre conseguenze può comportare un umanità che non ha più nulla di umano in questo fondamentale senso? non significa tra l'altro che vi sarebbe una cecità totale che ci porta inesorabilmente alla nostra definitiva estinzione?… qui mi rifaccio pure all'esempio di jolly quando dice a mio avviso giustamente "prima eravamo topi in gabbia, ora siamo topi in gabbia che non sanno di essere in gabbia" poi se vogliamo provare a vedere le cose nei fatti più concreti,siamo sicuri che oggi non vengano commesse stragi meno efferate di quei totalitarismi vecchia maniera? e inoltre…di queste attuali efferatezze,ce ne rendiamo effettivamente conto oppure le assorbiamo passivamente (da morti viventi) da non farci in fondo manco più caso nella quasi "totalizzante" indifferenza? |
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26-04-2015, 21.13.32 | #9 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 09-08-2014
Messaggi: 86
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Riferimento: Totalitarismo
Salute a tutti. Le vostre riflessioni mi hanno condotto a riprendere in mano "Dialettica dell'Illuminismo" di Adorno. Nelle prime pagine si dice che l'illuminismo è totalitario, ovvero che la sua ricerca razionale e metodica dell'agire materiale lo è. Il numero e la classificazione, l'esperimento e la trasformazione del mondo non ammettono visioni alternative e questo inevitabilmente conduce alle visioni "pessimistiche" che avete elencato, a quel mondo subdolamente totalitario che viviamo.
Anders in "L'uomo è antiquato?" si chiedeva appunto se la macchina non abbia definitivamente sostituito l'uomo, ormai ridotto ad appendice della macchina piuttosto che il contrario, in un mondo dominato da una razionalità strumentale, il cui unico fine appare l'accumulazione e il consumo in una giostra insensata. Traverso in "La violenza Nazista", in modo magistrale, scova le origini del pensiero nazista nella ghigliottina e nel carcere, che troveranno la loro apoteosi nel lager. Questo per considerare come il pensiero liberale, nato dalla rivoluzione francese, sia in qualche modo imparentato proprio con il sistema totalitario più aberrante, e non sia contrapposto ad esso come vuole talvolta farci credere una storiografia compiacente. Hanna Arendt, riferendosi al totalitarismo, diceva "The subterranean stream of western history has finally come to the surface and usurped the dignity of our tradition". E' una bellissima frase che, nella sua ambivalenza, sintetizza quello che penso in proposito. Nella storia occidentale il totalitarismo è sempre presente (Adorno lo fa iniziare con Ulisse) ed è un seme velenoso che riposa dentro il frutto del processo storico della "Zivilitation". Eppure quel frutto non è tutto da buttare. Tutt'altro...Il percorso storico della razionalità occidentale ci permette di vivere al caldo, di pensare criticamente il mondo, di parlare liberamente, almeno lo permette ad una parte di umanità molto vasta. Ciò che non dobbiamo dimenticare è la presenza di quello ed altri semi velenosi, affinché non si sviluppino nuovamente piante del terrore. Guardare il mondo come faceva l'Adriano della Yourcenair, allorchè si definisce "Unus et multi in me", può essere un valido aiuto per combattere i sempre rinascenti totalitarismi. buona serata e grazie per la lettura. |
27-04-2015, 07.25.13 | #10 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 27-08-2014
Messaggi: 162
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Riferimento: Totalitarismo
Sgiombo scrive: "Buon senso e misura imporrebbero di non occultare o comunque ignorare che anche le stragi quotidiane dei profughi di guerra e dei migranti per fame (imposte, sia le guerre che la fame, dall' imperialismo occidentale ultratotalitariamente dominante) nel canale di Sicilia (ipocritamente compiante da tantissimi degni nipotini di Goebbels che celebrano continuamente il potere ultratotalitario che ci domina e le provoca), anche le stragi perpetrate dai droni amerikani per eliminare coloro che l' autocrate Obama condanna arbitrariamente a morte senza processo con tutti quelli (tantissimi, di tutte le età) che gli stanno più o meno casualmente nei paraggi sono parte integrante di questo "peggio", che senza di queste deliberate orrende stragi di innocenti non si reggerebbe in piedi."
Mi dispiace, non concordo affatto con il tuo concetto di "buon senso e misura ". Sono d'accordo che non si può misurare l'orrore, ma se proprio dobbiamo farlo, almeno contiamo bene. E poi facciamo pure qualche considerazione di merito. I) QUANTITATIVAMENTE: Quanti sono, numericamente, i morti dei barconi, o le vittime dei droni? Centinaia. Quanti sono, numericamente, i morti dei lager e dei gulag? Milioni. Controllate sui libri di storia. II) QUALITATIVAMENTE: a) Di solito, in senso tecnico, il totalitarismo ha struttura tirannica e dittatoriale...mentre chi è oggi al potere (almeno in occidente), è stato eletto dal popolo. In modo imperfetto, sicuramente, ma nessuno ha di certo preso il potere con la forza bruta (manganelli, olio di ricino...e molto peggio). E non mi pare che in occidente, si siano mai viste maggioranze "bulgare", come nelle dittature travestite. Come si fa a non vedere la differenza? b) Che l'attuale contesto non sia totalitario, peraltro, lo dimostra il nostro stesso dibattito. Scommettiamo che, se all'epoca fosse esistita INTERNET, sotto il Nazismo, il Comunismo e i Fascismo, un dibattito del genere non sarebbe mai potuto apparire su nessun Forum? Secondo voi è poco? No...secondo me è TANTO! c) Senza scendere troppo in dettaglio, noi, sulla barche dei migranti, non spariamo affatto...ma li soccorriamo. Hitler e Stalin cosa avrebbero fatto? La domanda non è retorica...rispondete. Quanto a Mussolini, i "più buono" dei tre porcellini totalitari, nel 1930, in Libia, deportò centomila civili autoctoni in campi di sterminio nel deserto. le loro proprietà vennero confiscate e date ai coloni italiani. E il generale badoglio scrisse "La via ci è stata tracciata e noi dobbiamo perseguirla fino alla fine anche se dovesse perire tutta la popolazione libica". Leggete un po' di storia, ragazzi, e poi fate confronti più sensati. d) Quanto alle vittime dei droni, pur deprecando la cosa come decisamente ORRIBILE, secondo me la maggior parte dei morti civili, sono più vittime dei terroristi, che degli americani. Ed infatti, i terroristi pongono le loro basi "appositamente" in mezzo i civili (non "casualmente nei paraggi", come ingenuamente scrive Sgiombo!), e da lì lanciano i loro scud diretti a colpire civili della parte avversa. Se, poi, gli occidentali, per reagire, li colpiscono con i droni (che, comunque, sono studiati apposta per essere "selettivi", anche se inevitabilmente possono sbagliare), i terroristi sono entusiasti delle stragi della loro stessa popolazione, perchè sono ottima propaganda antioccidentale. Era proprio quello che cercavano di ottenere. Quella sì che è propaganda criminale...per chi è così ingenuo da cascarci. |