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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-12-2014, 14.08.41 | #12 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
Grazie paul11, ora mi è più chiaro. Citazione:
Qui il mio scetticismo fa ritorno in tutta la sua forza... Com' è possibile, vivendo in una rappresentazione, riuscire a portare alla luce i meccanismi che la reggono e che la plasmano? Ogni tentativo in questo senso non produrrebbe forse l' ennesima rappresentazione? |
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05-12-2014, 21.23.26 | #13 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 23-11-2014
Messaggi: 168
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
L'essenza di tutto siamo noi nel suo insieme..le parti possono essere scomposte singolarmente ma tutto funziona insieme, quindi l'essenza è la totalità, non la singolarità, l'errore sta nel ricercare il totale nel singolo, perché il singolo funziona nel suo totale..se dio esiste esisti tu, se esisti tu dio esiste, si può scomporre ma funziona solo col suo totale..
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05-12-2014, 23.00.26 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
..che cosa possiamo dire di assolutamente vero? Ecco che allora la posizione dello scettico come agente epistemico diventa di tutto rispetto. Le rappresentazioni modellano la realtà, cioè all'interno funziona la nostra conoscenza che ci ridà una realtà che non può dirsi finita in quanto non è assolutamente vera, ma è più probabilmente vera o falsa. Ecco che allora diventa poco plausibile dire di un'ontologia vera,di una realtà "che è". Ciò che noi conosciamo come esperienza si inserisce nella teoria logica e daccapo la teoria rimodella la realtà che l'esperienza riverifica......Noi come agenti epistemici, conoscitivi siamo fallibili e a tentoni cerchiamo di capire noi e il mondo. I modelli metafisici tolgono l'agente epistemico per inserirci la logica, così estromettono l'esperienza, accade che l'ontologia di quella logica collide con l'esperienza dell'agente epistemico. Cosa facciamo in fondo noi? Abbiamo delle convinzioni che la nostra vita fatta di educazione,esperienze, conoscenza, rimette in discussione. Ci saranno cose,eventi ,comportamenti che fortificheranno alcune nostre convinzioni e altre che le indeboliranno....e intanto viviamo.....sperando di superare sempre un limite conoscitivo e migliorare. Quando noi possiamo sentirci migliori? Forse quando ci sentiamo più consoni ,in grado di affrontare problemi, eventi, comportamenti che prima non riuscivamo a padroneggiare,gestire; il che significa averli capiti, appresi ,conosciuti e applicati in nuove convinzioni. Cioè ci è più utile a padroneggiare la nostra vita e gli eventi. Ora sposta tutto ciò nel modello culturale delle epoche umane, e hai un percorso di conoscenza, con tempi di crisi culturali e riflessione e tempi di "lumi" e splendore culturale. |
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07-12-2014, 14.24.21 | #15 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
Condivido in toto questo tuo pensiero. ############################## Tornando al tema approccio induttivo-intuitivo/"generalizzante" ricordo che quest' ultimo mi aveva portato ad apprezzare Plotino, il filosofo dell' Uno, e quindi le filosofie orientali. Se infatti questo approccio vuole come sua logica conclusione la scoperta di un qualcosa che riconduca a sè l' intera totalità dell' esistente questo qualcosa sarà proprio l' Uno di Plotino e delle filosofie orientali. |
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07-12-2014, 22.31.10 | #16 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
Penso che il giovane Obj abbia qualche conoscenza di informatica tale da ispirarlo a costruire un Dio informatico identificandolo nell'unità informativa elementare, il bit, segno dei tempi che corrono http://it.wikipedia.org/wiki/Bit Il presupposto evidente è che tutto sia informazione e la cosa si accorda bene con le teorie del linguaggio, dunque il giovane Obj, dopo aver ridotto tutto a informazione si ricorda che l'informazione ha una sua elementare unità originaria quantificata irriducibile e indivisibile (definita come "la minima quantità di informazione che discrimina 2 eventi equiprobabili") che nella logica del linguaggio binario può avere valore solo 0 o 1, come sì o no, vero o falso, essere o non essere, tutto o nulla, ma senza esprimere alcun significato oltre alla perfetta dicotomia. Per il significato ci vuole una stringa di bit che incontri un'altra stringa di bit e allora che succede? Vattelapesca, tra un turbinio di impiegati, lavoratori, persone fino al giovane Obj che alla fine è proprio solo informazione, null'altro, ma informazione di che? Vattelapesca appunto. Il bit al posto dell'atomo che dopo tutto si è mostrato tutt'altro che divisibile. il bit mattoncino elementare, minima unità di linguaggio, ma perché Dio? Non sarà che sotto sotto c'è l'idea che dopotutto è solo il mattoncino elementare che ripetuto in sequenza forma il mondo? Un'idea così riduttiva da sfiorare la completa follia. Dio non è mai stato elemento semplice, non lo era né il dio animale della preistoria, né quello per metà animale e per metà uomo, né tutta la serie di dei barbuti e imponenti, né il triangolo della divina sapienza. Un Dio assurdo nella sua completa astrattezza informativa che di per sé non informa di nulla, ma ripetendosi forma tutto. Messaggio elementare che vale solo per quante volte è ripetuto. Non lo so, non so spiegarmi questa mostruosità, assai più mostruosa e insulsa di un Moloch fenicio a cui si davano in pasto sacrifici umani fatti ancora di sangue, carne e ossa per tenerselo tranquillo. Non so spiegarmi i passaggi che da quello hanno portato a questo dio neutro quanto il nulla, prodotto certo dall'uso smodato dei linguaggi informatici e dai deliri di onnipotenza che sollevano in taluni che si si applicano. Preferisco di gran lunga i vecchi dei che senza tante pretese dopotutto davano con i loro miti molta più informazione interessante, senza pretendere il sacrificio di tutto l'umano da ridurre a sequenza di bit elementari. I vecchi dei sono morti, ma questo ora chi lo ammazza? Ultimo gradino verso il concepirsi nulla e sul quale può librarsi solo la celebrazione di una volontà di potenza smisurata di cui l'uomo non è degno e volontariamente non può che immolarsi andando doverosamente da solo al manicomio o al macello? Sorry Bit, non sum dignus |
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08-12-2014, 10.22.11 | #17 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
Immaginavo non condividessi questo approccio maral , nemmeno io lo ritengo assolutamente valido, per questo ho intitolato questa discussione "Critica all' approccio generalizzante". "ma questo ora chi lo ammazza?": ben detto, chi lo ammazza? Cosa c'é di sbagliato in questa idea riduttiva? |
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08-12-2014, 17.40.22 | #18 | |
Moderatore
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Riferimento: Critica all' approccio generalizzante
Citazione:
Aggiungo che anche accettando l'idea che tutto sia informazione nel suo estremo riduzionismo, perché identificare la divinità stessa con la sua più semplice unità primaria? L' atomo ad esempio (per quanto si sia rivelato poi ulteriormente divisibile) è stato considerato (a partire da Democrito) come il costituente di base di tutta la materia (oggi sappiamo che non è così), ma a nessuno è mai passato per la testa di identificare l'atomo con Dio, anzi in genere gli atomisti erano sempre onestamente atei. E la stessa cosa vale per le proposizioni elementari relativamente al linguaggio di cui parla Wittgenstein senza peraltro riuscire a elencare quali siano. Qual è il corto circuito nella testa del giovane Obj che lo porta a identificare l'unità informativa di base con Dio? Quali sono le sue esigenze? Sarebbe come se definissi il metro il Dio dello spazio, visto che tutto lo spazio in fin dei conti è solo combinazione di lunghezze di cui il metro è unità di misura. E' questo che mi sfugge, il senso di questa identificazione divina con un'unità di misura (o forse la intuisco, ma per come la intuisco non mi piace per niente). |
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