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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
26-09-2014, 13.33.27 | #4 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 23-11-2013
Messaggi: 4
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Citazione:
Trovo il tuo intervento bellissimo e mi rendo conto con un certo sollievo che c'è chi ha passato la mia stessa situazione. Comunque si, sono giovane, ho 21 anni e come sapete questi anni della mia vita sono ricchi di scelte determinanti da compiere, ed è nel tentativo di compiere la scelta giusta che cerco di conoscermi e analizzarmi alla ricerca dei miei valori più significativi e scegliere di conseguenza, ma quest'analisi mi ha portato appunto a fare questi ragionamenti. E' da quando avevo 16 anni che il mio pensiero si è "reso conto" di esistere, ero in terza superiore quando a scuola ho iniziato a studiare filosofia che ora proseguirò negli studi universitari. Per me ora credere in valori è un po' come credere in Dio, ovvero una certa "convenienza" utili nella vita di tutti i giorni perchè ti aiutano a sapere cosa fare nelle varie occasioni che la vita ti offre, ti aiutano appunto a prendere le scelte giuste senza dover mettere in discussione ogni volta tutto te stesso prima di compierle. Sto leggendo ora i dialoghi di Socrate che ha scritto Platone, e spesso mi immedesimo in Socrate, non mi paragono a lui perchè ovviamente paragoni non si possono fare, posso solo invidiare la sua abilità retorica, però accidenti delle volte mentre leggo ho la classica sensazione di "mi ha rubato le parole di bocca". E' bellissimo vedere come cerchi di demolire le convinzioni dei suoi interlocutori mettendo in discussione appunto molte certezze di quel tempo. Tuttavia caro Sgiombo ti ringrazio immensamente per la tua risposta e per il tuo confortante augurio. |
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26-09-2014, 15.38.41 | #5 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 16-09-2014
Messaggi: 13
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Citazione:
Allora, il fatto che tu pianga o ti arrabbi per qualcosa dimostra che comunque hai un sistema di valori che ti è stato insegnato eche ti rende in grado di gestire emozioni e sentimenti in un certo modo. Tutti lo abbiamo e non possiamo negarne l'evidenza; molti non se ne rendono conto, ma tu ce l'hai fatta. La parte negativa è che sebbene tu sia più consapevole di come funzionino le cose, ti sei bloccato e sei diventato scettico nei confronti di te stesso. Credo anche che qualsiasi risposta io possa darti adesso, sia confutabile. Stai rifiutando i concetti di giusto e sbagliato e sei entrato in uno stato di ''nulla''. Faccio un esempio numerico: tra l'1 (diciamo giusto) e il -1 (sbagliato), c'è uno 0. Se l'1 e il -1 possono invertirsi a seconda del contesto, lo zero rimane uguale, conosce gli altri due, ma di fatto non esiste. Lo zero è lo scettico, un nulla di fatto senza posizione. Dai il tuo ''valore'' a tutto ciò che pensi, ma non annullarlo. |
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26-09-2014, 22.15.12 | #6 |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
filosoficamente parlando il disagio che provi è il risultato di una contraddizione: da un lato l'inevitabilità del dubitare (e anche il piacere di dubitare demolendo ogni certezza che prima o poi finisce con il soffocare con tutte le sue pretese autoreferenziali la libertà volitiva che l'io esige per se stesso), dall'altro l'esigenza di un fondamento saldo e stabile a cui ancorare questo io prima che esso stesso svapori a forza di un dubitare che demolendo ogni certezza demolisca anche la certezza di essere io stesso qualcosa anziché nulla. Ma il nulla non è e le contraddizioni che danno risultato nullo non sono, sono già tolte in partenza insieme a tutta l'accattivante e terribile angoscia che genera il contraddirsi, essenza profonda del nichilismo.
Cartesio si trovò di fronte a un problema assai simile dopotutto: se io dubitassi di tutto e tutto mettessi in discussione (cosa sempre possibile) di cosa non potrei mai dubitare? Ovvio, del fatto che ci sono io qui a dubitare. Dunque ci sono io qui, proprio per quello che sono, che dubito, ma non solo, perché in genere non passo ogni istante della mia vita a dubitare, faccio, sento e penso tante altre cose di cui posso dubitare oppure no, semplicemente vivo a volte anche dubitando. E qui siamo andati oltre Cartesio, ci siamo avvicinati a quella forma di esistenzialismo che inaugura Heidegger, giustamente accennato prima da jeangene: l'essere è nell'incontro con l'esserci, con l'essere uomo, essere l'uomo che sono nel mondo che è insieme a me a ogni istante, il mondo in cui mi posso sempre ritrovare e da cui non posso separarmi. Se questo esserci è il fondamento indubitabile il valore (il solo che ci resta dopo che ogni certezza è messa in discussione) non è altro che questo ritrovarsi ogni volta che ci si perde, magari tra mille dubbi, ogni volta in cui si perde di vista questo mondo in cui siamo e grazie al quale solo possiamo essere proprio quello che siamo perché comunque ne siamo espressione, a volte dubitando e altre no, ma sempre vivendo. Dopotutto ogni viaggio, per quanto lontano ci porti, è sempre un ritornare, un tornare a quello che si è sempre stati e di cui non si può proprio dubitare nella consapevolezza di esistere. |
27-09-2014, 09.48.49 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Citazione:
Queste tue parole richiamano la nietzscheana opposizione apollineo-dionisiaco. Dionisiaco é "il piacere di dubitare demolendo ogni certezza", appollinea é "l'esigenza di un fondamento saldo e stabile". Parli di contraddizioni ed effettivamente questi impulsi in contrasto fra loro rendono l' uomo stesso una contraddizione. |
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27-09-2014, 17.35.45 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-08-2010
Messaggi: 107
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Mi pare che fosse Rousseau a parlare del pessimismo della ragione e dell'ottimismo della volontà.
Il dubbio e la fede, sono due facce della stessa medaglia. Col dubbio non puoi costruire niente, ma solo analizzare, smontare, distruggere. Potrebbe trattarsi di distruzione creativa, ma la creazione richiede sempre uno stato nascente, frutto di un innamoramento, individuale o collettivo che sia. L'unico consiglio che mi viene in mente è quello di autoanalizzare i tuoi "credi", e soprattutto confrontarli con la realtà, rivedere quelli che sono troppo lontani da questa. Un po' di opportunismo non guasta in tutto ciò. Considera che anche solo per fare sopravvivere la tua propensione al dubbio, devi prima di tutto far sopravvivere te stesso, e per farlo devi credere in qualcosa ... L'assoluto non è di questo mondo, l'adattamento sì. Sopravvive chi si adatta meglio ai cambiamenti, non chi dubita o chi crede di più. |
28-09-2014, 01.35.00 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Citazione:
L'esercizio del dubbio lo faccio mio. Non è necessariamente un demolire ,ma prendere criticamente e seriamente un concetto che entra nella mia conoscenza acquisita, pesarlo, verificarlo e chiedersi quanto è coerente rispetto al già imparato. O forse il già imparato a sua volta deve essere messo in discussione da quel nuovo concetto. E' un sistema aperto che in quanto tale vive di esperienze conoscitive e si modifica,sperando in meglio. Rimane ovviamente in ognuno di noi il nucleo non direi di certezze, ma di conoscenze acquisite che l'esperienza della nostra vita hanno reso forti,quasi inespugnabili . |
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28-09-2014, 12.55.07 | #10 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Scetticismo e insoddisfazione.
Citazione:
Non necessariamente, ma lo può diventare. C'é il rischio di farsi prendere la mano come é successo a Lampione, a Sgiombo, a me e penso un po' a tutti. Il mio scetticismo l' ho descritto nella discussione "Rappresentazione e verità ontologica" la quale mi ha portato alla seguente conclusione: Certezze e Verità non sono di questo mondo ma, nonostante averlo realizzato, l' uomo non può fare a meno di cercare risposte. Si tratta di realizzare l' impossibilità di una risposta definitiva e continuare, in qualche modo "sollevati" da questa nuova consapevolezza, nella nostra ricerca... |
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