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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
08-06-2014, 03.48.02 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2013
Messaggi: 331
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
Esatto! la filosofia non muore e aggiungiamo anche che rischia di diventare monumentalità e non monumento. (carmelo bene sulla scorte di nietzsche). Mi trovi assai d'accordo che filosofia e vita non siano necessariamente antitetiche, ma la necessità di distinguerle è per esempio anche in me così urgente, che effettivamente io le percepisco proprio così e cioè antitetiche. Propongo però alcuni distinguo, la civiltò antica era una civiltà dei morti, ossia una civiltà che negava la morte, e le sue ombre, anche nell'accezione della paura dei fantasmi perdura sino a noi, magari anche come favola della buona notte della vita oltre la morte o la vita è sogno. Heidegger al contrario ha inteso nel modo più illuminato la morte non come morte fine a se stessa, ossai corpo disanimanto, bensì come soglia della morte. La morte come soglia della morte, ossia come affacciamente sull'abisso produrrà quell'incredibile invenzione che è la sua ultra-metafisica. Sono d'accordo con Davide (evidenza anche psichiatrica, insomma dati alla mano) la paura della morte non si può superare, e gli effetti di cui parla ossia la morte dei cari è uno delle terrificanti appropriazioni che la nostra propriocezione introietta. (e su cui permane un mistero infinito, a cui freud ha provato a rispondere ideando l'idea di thanatos). Il lutto e il suo superamento...altro tema sinceramente incomunicabile. Certo ormai oggi ne conosciamo l'evoluzione e la normale prognosi, ossia negazione-ribellione-depressione-accettamento. Ma l'individuo non ne esce forse radicalmente cambiato? come se fosse stato toccato da qualcosa di innominabile? A che può la filosofia di tutto questo? Per Severino la salvezza, la speranza, la festa sono tutte radici della desinenza "s", ossia sono radici di un sapere antico che promuove la dimenticanza come continuazione della comunità. Altro tema filosofico il ciclo, le stagioni, le stagioni della vita...sono tutte parti sempre di un pensiero comunitario. Chi ha spezzato il cerchio è stata la grecia classica, con quel loro attingere alla trasformazione del mondo, al rapporto io-oggetto. E' ancora Heidegger a dircelo, si son dimenticati di presso che cosa era quel io. Insomma dipende anche se per filosofia intendiamo (e penso dovremmi proprio farlo) ciò che era prima del quinto secolo ac. Solo piccoli accenni, ripeto la vita e la filosofia sono cose separate nonostante tutte le relazioni che l'una ha verso l'altra. |
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08-06-2014, 18.28.37 | #13 | ||||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
Mah.. pur comprendendo forse il cuore di ciò che dici sento differentemente la questione.. La filosofia è la nostra stessa anima. La nostra vita è manifestazione del nostro sentire, noi sentiamo attraverso la nostra visione interiore l’esperienza. Non accade l’esperienza senza una visione, senza una coscienza del soggetto che esperisce.. Quel soggetto che esperisce, la coscienza del soggetto che esperisce, in ultima analisi è fondamentalmente quella medesima visione che abbiamo intorno alla coscienza ovvero fondamentalmente il senso (significato) e l’entità attraverso cui si esplica l’esperienza medesima. Quindi direi che la vita prima ancora d’essere manifestazione del sentire intimo è visione intima, pertanto filosofia. Citazione:
Questo passaggio è da tempo che attende in me di essere sondato.. Sento anch’io che lo stato del sonno (non il sogno a cui fa riferimento acquario seppure intenda in generale il simbolismo verso differenti stati di coscienza) racchiuda in sé la chiave stessa del mistero della vita.. Cosa accade per davvero quando dormiamo? Perché è essenziale dormire, perdere coscienza ed entrare in una dimensione della quale non abbiamo coscienza mentale? Sappiamo pure che non è il corpo a necessitare di sonno ma la mente.. Allora, al di là della sua riorganizzazione di informazioni diurne, cosa accade in quelle “ore”, quale “dimensione” emerge? Quale realtà "è"? Non ho lo stato d'animo in questo periodo necessario a tale ricerca.. sento sia necessaria una determinata base di differente serenità che ora non è costante in me.. mi auguro però di poter riprendere quel punto perché ho sentito, come intuizione che una strada si presentava davanti ai nostri occhi ripetendosi ogni notte.. e che diamo per assodato qualcosa di cui invece nulla sappiamo.. Citazione:
Il significato è filosofia; significato racchiuso nei simboli e nel linguaggio e decodificato tramite quella visione interiore [che forgia coscientemente o meno la nostra stessa filosofia]. La brama di vivere e la filosofia stessa sono la "filosofia", sono visione interiore, anche se spesso ne cogliamo l’aspetto più manifesto nel loro movimento in relazione agli eventi (=>brama di vivere, pensiero della filosofia). Non c’è un campo di battaglia, non c’è una brama di vivere separata dalla filosofia interiore, separata dalla visione profonda, poiché è quella visione che forgia l’immagine ed il sentire della brama, della coscienza della filosofia e del campo di battaglia. E’ che spesso intendiamo con filosofia qualcosa che lontanamente crediamo di utile significato al reale ma la filosofia è quella che ci abita nel profondo e che coincide con la nostra coscienza mentale. Laddove ci sono esami e tensioni ci sono tentativi di differenti visioni ma i conti ancora li facciamo con la visione sottostante radicata in noi che ancora ci consegna quei significati dei quali vorremmo mutare senso e coscienza. La filosofia è la coscienza mentale ed è anche la coscienza sotterranea (non conscia) che ci abita e che ci fa sentire ciò che sentiamo e che talvolta vorremmo sentire in modo differente, che talvolta vorremmo cogliere attraverso significati differenti: ecco “il campo di battaglia” .. Citazione:
Se ci abbandonassimo completamente alla vita, ci abbandoneremmo alla coscienza che abbiamo della vita, a quel nostro sentire e pensare sotterraneo fornito implicitamente di significati e di senso, il ché potrebbe coincidere con un abbandonarsi al senso di egoismo e di cecità se e solo se tale senso ci appartiene per davvero nel profondo, ovvero nel caso in cui tale senso fosse il volto autentico della nostra visione profonda.. cioè del nostro autentico sentire, della nostra autentica "filosofia".. |
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08-06-2014, 21.10.18 | #14 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 21-04-2014
Messaggi: 5
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
A mio parere l'uomo è fatto di istanti. Ci sono istanti in cui il proprio Io può superare anche sé stesso, altri in cui ha un regresso. La morte può essere superata forse proprio nell'istante in cui si muore. Ma ciò non ci è dato di saperlo, come l'ignoto che c'è dopo e come i posteri. Sarebbe come parlare ai vermi. |
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09-06-2014, 13.17.45 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
@sgiombo
L'istinto di conservazione della specie agisce per le funzionalità della specie, non per altruismo. Per parlare di altruismo credo ci debba essere un sacrificio consapevole e cosciente di chi lo compie. Smith ha reso esplicito ciò che nel capitalismo era implicito: una legittimazione morale per l'accumulo della ricchezza. Il denaro è un mezzo o un fine? Questo è il dilemma @acquario69 Forse viviamo due vite parallele, una concreta nella dimensione spazio-temporale, l'altra al di fuori dello spazio e del tempo nei nostri sogni e nell'immaginazione @gyta Nel sogno ci liberiamo dal concreto e sondiamo il virtuale attraverso I sogni e l'immaginazione. C'è da chiedersi fino a che punto concreto e virtuale sono indipendenti e interdipendenti Il conflitto fra pulsioni e mediazione razionale è innegabile. Secondo me tutto il nostro filosofare non è altro che la ricerca di una mediazione fra impulso vitale e azione ragionata. In questo senso la filosofia si oppone alla vita |
10-06-2014, 07.57.13 | #16 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,234
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
L' istinto di conservazione della specie (anche a scapito dell' individuo, per lo meno in determinati casi), allorché la specie (quella umana in particolare, ma anche cani, gatti e altri animali) raggiunge un adeguato livello di esperienza cosciente (e nel caso umano anche autocosciente) immediatamente, "automaticamente", inevitabilmente si configura come, si esplica e realizza in quanto ("si traduce in"), diventa altruismo, generosità, magnanimita, eventualmente eroismo, ecc. Per il capitalismo indubbiamente il denaro é fine e tutto il resto mezzo (compresa la distruzione completa e irreversibile dell' umanità, se necessario; e oggi di fatto gli é necessario; esattamente come per re Mida lo era anche a scapito della sua sopravvivenza, malgrado in un primo momento non se ne rendesse conto. E magari l' umanità potesse cavarsela con un bel paio di metaforiche orecchie d' asino! Ma in questa contesa dall' esito non scontato temo finirà per prevalere l' egoismo innaturale e distorto -anche relativamente alla conservazione della via individuale, oltre che del tutto contronatura per quanto riguarda la sopravvivenza di specie- proprio della società odierna). Ultima modifica di sgiombo : 10-06-2014 alle ore 09.40.33. |
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10-06-2014, 23.35.22 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
Le risorse del pianeta sono limitate, la brama umana no |
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11-06-2014, 08.27.11 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: La filosofia è il contrario della vita?
Citazione:
Concordo. Ovviamente ogni istinto, compreso quello di conservazione, é una pulsione non assoluta, con la quale solitamente interagiscono altri istinti (talora variamente contrastanti) e conoscenze e valutazioni circa gli effetti delle azioni che si possono intraprendere in un complesso "gioco" di interazioni spesso dall' esito imprevedibile, non scontato. |
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