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06-05-2014, 12.52.15 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
** scritto da Koirè:
Citazione:
Non esiste essere umano che non si ponga domande, impossibile. Forse ognuno ha un tempo per porsi quelle esistenzialmente principali, ma nessuno, sano di mente, puo' godersi davvero e sinceramente la "beatitudine" senza incontrare quelle risposte. |
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06-05-2014, 13.39.41 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
È vero quello che scrivi. Dalle tue riflessioni e da quelle di Padmani potrei ragionevolmente desumere che ci sia una sorta di predisposizione innata in talune persone, per la quale risulta naturale porsi di fronte a certe questioni. Ora però mi rendo conto che possedere una tale predisposizione d'animo, o dna caratteristico, ci vincola in qualche modo alla nostra maniera di essere: per esempio l'elemento che propriamente ci rende unici nel creato è quello della scelta. Noi siamo naturalmente progettati con la facoltà di poter effettuare delle scelte più o meno consapevoli durante tutta la nostra esistenza; è la scelta che ci rende umani. Ma se invece siamo per così dire "geneticamente" progettati con una predisposizione innata a porci determinati problemi rispetto ad altri nostri simili, che invece pare non ne sentano il bisogno, allora potrei pensare che certe persone scelgano consapevolmente di non porsi determinati problemi, e questo allora secondo me sarebbe un atteggiamento da vili, da menefreghisti del prossimo, perché non sentono la voglia di mettersi nei panni, e quindi di fare in un certo senso propri, anche i problemi di chi è stato più "sfortunato" di loro a nascere con un dna così caratteristico. E questo chiaramente non è sintomo di ignoranza, ma forse peggio, perché oltre alla consapevolezza c'è anche la volontà di "farsi gli affari propri". Se invece non nasciamo già predestinati a simili questioni, allora potrei pensare che il fatto di avere una diversa percezione del mondo ci renda in una maniera così assolutamente unica rispetto agli altri, cosicché la nostra natura innata di porci di fronte a delle scelte sia non una conseguenza dei geni che abbiamo ereditato, ma siano queste ultime a procedere dal nostro modo di essere diversi. Ma a ben guardare, anche la consapevolezza di avere un modo di essere diverso, è una delle questioni che sento mie, ma che ad esempio non riscontro in altri miei simili, e questo mi sconcerta, perché è come se ci fossero due categorie di esseri umani, chi è costantemente alla ricerca di se stesso, e chi invece non sente questo bisogno, perché (forse) è nato senza un concetto di umanità, e che non ha acquisito nel corso della sua vita. Forse qualche idea innata esiste veramente, come diceva Platone. |
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06-05-2014, 17.52.20 | #14 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
tanto meno l’idea di un dna che predisponga a questo. Se ci riferiamo alle capacità della mente umana mi sembra ovvio che l’unica “predisposizione innata” sia quella di possedere questa facoltà di una mente preposta alla coscienza mentale. La genetica con la capacità di elaborazione del pensiero a mio avviso non c’entra nulla. L’elaborazione avviene in sequenza ad un qualcosa da elaborare e quel qualcosa ci viene fornito dalla tipologia dell’esperienza sensoriale in relazione all’ambiente circostante di formazione che fornisce quell’alfabeto del pensiero che interpreterà man mano in differenti informazioni l'esperienza. Anche se intendessimo autentico o verosimile il concetto di idea innata la disposizione individuale sarebbe di norma la medesima. Temo che questo discorso intorno a disposizioni innate sia il medesimo imputabile poi gradatamente nell’elaborazione di una politica dell’ignoranza comune ad ogni sorta di settarismo e di razzismo. Le cosiddette predisposizioni genetiche sono comuni in relazione alle differenti specie animali e portano avanti quelle capacità di una specie alla mutazione o adattamento all’ambiente e restano comuni all’intera specie, emergendo qualora la necessità del cosiddetto ambiente esterno lo richieda, seppure per risposta latente (sorta di emulazione), tipo caratteri somatici differenti dalla originaria terra di origine. Forse per questo il carattere di alieno fa parte dei nostri geni e talvolta emerge nel silenzio delle notti.. (quest'ultima frase sull'alieno ed alienati è una battuta di spirito) |
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06-05-2014, 19.19.48 | #15 | |
Ospite
Data registrazione: 26-12-2012
Messaggi: 111
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
Che ti posso dire Duc in altum io x esperienza ho visto persone a me vicine non porsi domande profonde,esistenziali etc...se non :cosa metto oggi? i capelli li taglio o no?.Con questo posso anche poter credere che nel loro intimo si pongano domande "serie" ma come dice nel suo post Davide,non hanno il coraggio o la voglia di affrontare queste tematiche...e x mè va bene così.Poi come già ho detto ci sono persone che solo con l'avanzarsi dell'età iniziano a chiedersi il perchè della vita...... |
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06-05-2014, 23.57.57 | #16 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
Da cosa l'ho desunto? Dalle parole che ho letto: Originalmente inviato da Padmani: «Ci sono persone con sensibilità particolari che posseggono un'intelligenza predisposta a cogliere i segnali interiori più di altre» e da queste altre: Originalmente inviato da Koirè: «L'uomo nasce con un dna diverso da un'altro e si pone alla vita diversamente da altri». Sono parole che condivido. Citazione:
No, le mutazioni non sono in relazione alle predisposizioni genetiche, ma sono il frutto di successivi stadi di adattamento all'ambiente esterno di una determinata specie, altrimenti si andrebbe incontro alla necessità di dimostrare una natura latente, che dovrebbe manifestarsi sotto forma di mutazioni ogniqualvolta l'ambiente esterno lo renda necessario. La mutazione di una pinna in un arto non è il frutto di una predisposizione genetica, ma solo di centinaia di migliaia di anni di adattamento all'ambiente terrestre. Altrimenti basterebbe una sola generazione per la mutazione. Se questa sarebbe dovuta ad una predisposizione genetica, la natura latente verrebbe fuori al più presto possibile, per non mettere in pericolo la sopravvivenza di quella specie. No, qui non stiamo parlando di mutazioni. Né tantomeno di predisposizioni genetiche in senso stretto: quello delineato dagli interventi precedenti è solo un'esemplificazione del concetto di evoluzione spirituale di un singolo individuo. La specie non c'entra. Ma questo non metterebbe in discussione un'ulteriore riflessione: può anche essere che l'uomo, come specie, stia evolvendo anche spiritualmente e non solo fisiologicamente; e questa potrebbe essera un'altra risposta alla mia domanda iniziale, perché giustificherebbe un percorso evolutivo destinato a durare migliaia di anni, affinché la nostra specie pervenga ad una maturità spirituale altrettanto perfetta come i meccanismi biologici innati. E questa sarebbe tralaltro un'ulteriore conferma della natura adattativa di qualsiasi attività umana, fisiologica o cognitiva, e non di una sua natura latente. |
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07-05-2014, 08.33.13 | #17 | |
Moderatore
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Messaggi: 1,444
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
secondo me tutti,chi prima,chi dopo,si pongono domande,pero succede che solo una minoranza poi sceglie di approfondire,di cercare una risposta,il resto pero preferisce non pensare e allora fara di tutto per distrarsi..ma non credo che poi si sentano meglio,anzi io credo che sia proprio il contrario e così alla fine si "perdono" e allora si che nascono i veri problemi. non mi sembra infatti che le persone,diciamo più superficiali siano serene,può sembrare in apparenza pero solo al primo impatto,poi conoscendole meglio ho come l'impressione che dentro di loro covi un malessere terribile,che invece di affrontarlo,lo evitano più possibile..ma nessuno può sfuggire,si illudono e si fanno male da soli,e non solo quello ed e' evidente che non e' nemmeno un caso che tutto cio viene continuamente riproposto..perche ci vogliono ancora più ebeti di quello che già da soli riusciamo a fare. credo che il livello di questo comportamento sia così vasto e compenetrato che non ce da meravigliarsi se tutto intorno a noi giri esattamente al contrario. a me e' capitato di riflettere molto su quest'ultimo punto e in particolare di come in pochissimi anni abbia visto una trasformazione tale che a me lascia davvero sbigottito… mi capita di pensare che posso ritenermi fortunato di aver vissuto almeno da giovanissimo in un mondo che nonostante tutto si potevano rintracciare frammenti di vita che oggi sembrano lontani anni luce..in apparenza piccole cose,che non scambierei con nulla al mondo..e potrei fare mille esempi. tempo fa mi e' capitato di rivolgere una domanda a una persona più avanti con l'eta,una domanda che mi e' venuta pensando a quando questa persona poteva avere la mia eta e così gli ho chiesto pressapoco questo; ma secondo te,se dovessi individuare una differenza fra la mia generazione e la tua,quale sarebbe la prima cosa che ti viene in mente? ci ha pensato su e poi mi ha risposto:…sicuramente ci sentivamo più uniti. be questa lho trovata una risposta molto interessante che mi ha permesso di fare molte congetture e in effetti quello che mi sembra riscontrabilissimo in tutti i sensi e' che oggi viviamo parcellizzati,chiusi in noi stessi,separati da tutti i punti di vista…ce una distanza che diventa sempre più incolmabile fra noi e il mondo,noi e la politica,noi e la comunità,noi e il prossimo…"cellule separate,che non possono più per questo svolgere la naturale funzione nell'insieme di un unico organismo"..non so se si capisce cosa intendo dire con quest'ultima metafora.. proprio ieri mi e' capitato di sapere una cosa che fa capire come esempio anche la velocità di questa folle direzione appunto già intrapresa..mi e' stato detto che,almeno qui dove vivo ora nel 2017 nelle banche non ci sarànno più le casse,tutto si fara tramite internet…in fondo non sembrerebbe manco una novità,già nei supermercati hanno installato i computer dove praticamente fai tutto da solo..probabilmente presto vivremo in un mondo dove il contatto sarà praticamente escluso…a quel punto ci cuciranno direttamente un micro chip sotto pelle,così finalmente qualsiasi parvenza di umano scomparirà definitivamente… e tornando alla domanda iniziale…non può essere che a forza di non pensare (di non porci domande) essendo tra l'altro prerogativa umana fondamentale abbiamo appunto finito per disumanizzarci? |
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07-05-2014, 16.47.59 | #18 | ||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
Se leggi ciò che ho scritto rispettandone la costruzione grammaticale si comprende. Naturalmente se non fai valere il discorso secondo cui cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, quindi io mangio una mela uguale alla mela mangia me. Se poi invece nell’evoluzione spirituale il significato desunto dall’uso corretto del linguaggio non serve allora la mela mangia me. Citazione:
Ma non penso si possa giungere alla disumanizzazione senza che al pari emerga quel senso di disperazione capace di invertire la rotta.. |
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07-05-2014, 20.00.19 | #19 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 193
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
No, io ho letto bene. Tu hai scritto questo: «le cosiddette predisposizioni genetiche sono comuni in relazione alle differenti specie animali e portano avanti quelle capacità di una specie alla mutazione o adattamento all’ambiente.» Cioè: le predispisizioni genetiche possono portare avanti le capacità di una specie alla mutazione oppure le capacità di adattamento all'ambiente di quella stessa specie. Il mio era un esempio di mutazione non dovuto ad una predisposizione genetica. Quando la scienza mi dimostrerà che la mutazione di un arto di topo in ala di pipistrello sia stato dovuto ad una predisposizione genetica allora e solo allora potrai usare una particella congiuntiva invece che disgiuntiva. Fino ad oggi nessuno è riuscito a dimostrare che una specie sia geneticamente predisposta alle mutazioni. Per il resto, ciò che scrivi per me è sempre interessante. Ultima modifica di Davide M. : 07-05-2014 alle ore 20.56.01. |
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07-05-2014, 22.19.43 | #20 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: I veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande?
Citazione:
Eh sì, i veri problemi sorgono solo quando ci poniamo delle domande… o le poniamo agli altri (ironico...). Problemi di comprensione, soprattutto, e di uso del linguaggio che per quanto condiviso è per ognuno precipuo (ad esempio io uso sovente questa parola, precipuo… ma altri ne usano di diverse, spesso migliori). Se poi la complessità degli argomenti vien supportata da lunghe proposizioni ricche di parole la faccenda un po’ si ingarbuglia (mettendo fuori gioco persone come me tendenti alla semplificazione). Ma sotto a tutto questo agisce un bisogno che ci accomuna tutti, di trovar nell’altro uno specchio nel quale veder riflesso quello che realmente ricerchiamo, forse il nostro vero volto, cui associare quella vocina che sentiamo costantemente dentro di noi (cito Davide). Ritengo non si possa prescindere dal confrontarsi col prossimo, se si vuol mantenere la nostra umanità e non sconfinar in pericolosi sentieri d’autosufficienza, autoreferenzialità e ancor oltre. Per cui apprezzo che s’apprezzi (eh, va beh…) ogni scritto, qual che sia. |
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