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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
10-05-2014, 14.42.50 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: Il mito della caverna
Citazione:
Il contesto in cui inseriamo il mito della caverna è diverso dal tuo, entrambi legittimi. Io mi riferisco al senso che può assumere nella società moderna e dei media: l'opinione pubblica, le suggestioni mediatiche,i desideri etero-indotti, la pubblicità, le promesse della politica, le facciate etiche, ecc. Ci sono alcuni film come Matrix, Truman Show,per quanto riguarda anche il mondo virtuale. Conosco il senso originario platonico, l'agathon, il bene supremo come logos che concorda l'Ente-realtà,ecc. ma non intendevo continuare questo percorso. Se stai leggendo Bauman puoi capire dove ora stanno i miei interessi, le mie letture. Il "Bene" è il tema del presente salone del libro a Torino; leggendo le presenze di studiosi e filosofi piuttosto noti, credo che il tema sarà affrontato da diversi punti di vista. arsenio |
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20-07-2014, 16.27.33 | #13 |
Ospite
Data registrazione: 06-03-2013
Messaggi: 7
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Riferimento: Il mito della caverna
Platone è considerato il maggiore filosofo della storia della filosofia, per l'influenza che ebbe su di essa, maggiore rispetto a quella degli altri filosofi. La sua perla fu la teoria delle idee. Quest'ultima vede gli umani in una caverna, con del fuoco, che proietta l'ombra degli oggetti. Gli umani si limitano a cogliere la realtà in questo modo. Ma il filosofo ha una diversa visione della realtà, poiché esce dalla caverna e vede gli oggetti nella loro essenza. Alcuni filosofi sono anche custodi, cioè dei filosofi che tornano nella caverna per aiutare gli umani ad uscire dalla caverna, cogliendo la realtà nella sua essenza.
Il filosofo destinato a diventar custode deve, secondo Platone, tornare nella caverna, e vivere tra coloro che non hanno mai visto il sole della verità. Sembrerebbe che Dio stesso, se vuole migliorare la sua creazione, debba fare altrettanto; un cristiano seguace di Platone dovrebbe interpretare così l'Incarnazione. Ma rimane completamente impossibile spiegare perché Dio non si sia accontentato del mondo delle idee. Il filosofo conosce la caverna già esistente, ed è spinto dalla sua bontà d'animo a ritornarvi; ma se il Creatore ha veramente creato tutto, si può osservare che avrebbe potuto addirittura evitare le caverne. Invece le ha create perché ha deciso di dare all'uomo il libero arbitrio, cioè la possibilità di vivere disobbedendogli. Il prezzo da pagare è una cecità mentale che ci permette di vedere solo ombre. Mettendoci alla sua scuola, invece, usciremo dalla caverna, conosceremo la realtà e approcceremo il mondo come Dio vuole che venga approcciato. Se siamo filosofi e filosofi custodi, dobbiamo fare delle conquiste, nell'approccio alla vita, da destinare poi a chi vive nella caverna, per renderli partecipi delle nostre conquiste. Ognuno di noi, così facendo, contribuirà all'edificazione di un mondo migliore. |
21-07-2014, 11.28.48 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-01-2010
Messaggi: 89
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Riferimento: Il mito della caverna
L’allegoria della caverna è un vecchio arnese, superato da una concezione moderna ed attuale della scienza e della filosofia. Ormai dovrebbe essere chiara la relatività della conoscenza, la sua dipendenza da un contesto, da una relazione. Chi esce dalla caverna non scopre la Realtà, scopre un nuovo ambiente da perlustrare, da conoscere, con la riproposizione di nuovi limiti conoscitivi, diversi per alcuni aspetti esteriori (la luce rispetto all’ombra) ma strutturalmente simili a quelli sperimentati dagli abitanti della caverna. Platone comprende la relatività della conoscenza ma si illude di oltrepassarla, di superarla. In questo senso trovo più moderne le problematiche poste dai sofisti rispetto all’inganno di Platone sulla Verità.
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21-07-2014, 12.00.32 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: Il mito della caverna
Citazione:
Politicamente indica il filosofo come colui che deve ritornare nella caverna per rendere anche I non filosofi edotti della verità del mondo delle idee, e quindi essere il reggente della repubblica ideale. L'attualità del mito della caverna è data dal fatto che viviamo in un mondo materialistico ed edonista, dove l'uomo è oramai interessato unicamente dalle ombre - ossia dall'esteriorità delle cose, dal piacere estemporaneo, dalle superficialità, dal possesso e dal denaro – ed è totalmente distolto dagli aspetti morali. |
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