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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
30-03-2013, 10.05.17 | #3 |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Heidegger: il velo dell' Essere
Davvero si può pensare che non spetta all’ uomo rimuovere il velo che occulta l’ Essere, ma che è l’ Essere stesso a disvelarsi? E questo cosa significa?
Ancora in questa domanda si sente la separazione tra l'uomo e l'Essere, come se l'Essere fosse un ente puro oggetto di conoscenza davanti all'Uomo ente soggetto che lo studia da una certa distanza e per studiarlo si colloca fuori dall'Essere, dunque paradossalmente non è. Ovviamente l'uomo, la sua coscienza, gli svelamenti e i nascondimenti che questa coscienza attua per manifestare l'Essere, la volontà di attuarli sono sempre compresi nell'Essere stesso e pure la finzione della separazione, la finzione di un soggetto che ha davanti a sé quel super oggetto alieno e misterioso che lo attrae e lo allontana è nell'Essere stesso, l'apparire della storia attraverso la coscienza che cerca di dare sensi e significati a questa storia è nell'Essere, nelle sue apparizioni. E' dunque all'Essere che va ascritta la necessità di apparire che è un apparire a se stesso, ma che, per poter apparire deve manifestarsi come essente (essente nella dualità unita io-mondo in cui l'io si pone all'ascolto -ha cura- del mondo e il mondo all'ascolto -ha cura- dell'io), ma proprio perché è solo come essente che l'essere può apparire, nel momento stesso in cui l'essente appare l'Essere nella sua integrità si nasconde e ogni darsi implica sempre un ritrarsi ed è proprio in questo continuo darsi e ritrarsi che appare la narrazione di noi stessi e del mondo tra la memoria di ciò che è già apparso ed ora è compiuto e l'aspettativa di ciò che dall'ombra emerge per compiersi e compiendosi manifestarsi nella sua compiuta essenza che ancora rimanda a un altro compiersi per essere manifestato. Soggetto e oggetto non sono che le maschere per la messa in scena delle continue rappresentazioni in una narrazione che è l'Essere stesso a mettere a ogni istante in scena, affinché ciò che sempre è via via appaia. Un saluto |