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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
15-12-2012, 18.11.12 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
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Riferimento: Legge di conservazione della massa.
Citazione:
Dobbiamo scegliere tra ciò ci sembra giusto o sbagliato e poi agire. Perché anche il ritenere questa nostra realtà un’illusione, e comportarsi di conseguenza, è comunque una nostra scelta gravida di possibili conseguenze… Questa nostra condizione, in cui la verità non ci appartiene ma dove dobbiamo comunque agire, non è forse la condizione indispensabile per la nostra stessa Libertà? Perché se conoscessimo il vero… non saremmo più liberi. Libertà che richiede un sempre rinnovato slancio di fede. Secondo me, se con esistenza intendiamo l’esserci, ha davvero importanza questo esserci di per se stesso? Io ci sono, tutto qui? O ciò che conta veramente non è forse l’Esistenza, che conscia della propria libertà ha la possibilità di ricercare se stessa nella scelta del Giusto, del Buono, del Vero? |
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16-12-2012, 00.10.02 | #23 | |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
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Riferimento: Legge di conservazione della massa.
Citazione:
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16-12-2012, 01.22.04 | #24 | ||||
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: Legge di conservazione della massa.
Citazione:
Citazione:
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Citazione:
Ciao! P.S. Avverto in te bontà, grazie! |
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16-12-2012, 21.11.49 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
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Riferimento: Legge di conservazione della massa.
Citazione:
L’essere e il non essere sono il fondamento di ogni pensiero razionale. E in quanto “fondamento” essi traggono significato esclusivamente dalla loro stessa contrapposizione. L’essere trae significato dal non essere e viceversa. Perciò l’affermare: “Il nonessere non è proprio per il fatto che esso è” appare certamente banale, dal punto di vista razionale, ma ciò proprio perché è già stata effettuata a priori la scelta: l’essere. In questo modo si crede di aver annullato la contrapposizione, ma è solo una questione di forma non di sostanza. Perché la contrapposizione è insuperabile logicamente (essendo fondamento della logica). In quanto il significato di “essere” è mantenuto solo, ed esclusivamente, come negazione del non essere. Viceversa, la medesima affermazione non appare per niente banale, quando chi la formula mette in gioco se stesso, in prima persona. Ossia quando il soggetto, facendo appello alla propria stessa essenza, si affida all’Assoluto: è! Così come Dio a Mosè nell’Esodo: “Io sono colui che sono!” In questo caso, non viene scelto l’essere a scapito del non essere, ma si supera la contrapposizione. Questo superamento trapela quando ci rivolgiamo al qualcosa, cercandone l’essenza, come nella tua frase: “il qualcosa , quindi E', proprio perche' non puo' essere davvero qualcosa”. Con "E’" cosa intendiamo se non l’Essere che supera la contrapposizione essere – non essere? Essere, ossia l’Assoluto inconoscibile, Dio, il Nulla… tutti termini inadeguati. |
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20-12-2012, 21.18.26 | #27 | |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
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Riferimento: Legge di conservazione della massa.
Citazione:
In questo contesto ,non posso concordare con te , bobgo, quando poni l'Essere a fondamento della logica, presupponendo di poter oggettivare l'Essere astraendolo da chissa' quale altra possibile realta' del Tutto; l'Essere non e' un principio e non e' un principio aprioristico, per il semplice fatto che non e' definibile, esso non e' nemmeno un attributo della realta', semplicemente permea assolutamente il Tutto dandogli senso in modo autoreferenziale e, quindi, per noi in modo del tutto razionalmente inspiegabile; una delle estensioni percepibili dell'essere e' la logica, il "logos" degli antichi, la quale non e' fondata sull'Essere, ma e' uno dei modi in cui l'Essere ci appare. La logica razionale non potra' mai trascendere l'Essere non perche' viene dopo, ma perche' essa stessa e' un aspetto ( pure esso oggettivamente inspiegabile) dell'Essere. In seno alla logica, quindi, nasce il principio che nulla puo' crearsi dal Nonessere, e poiche' lo stesso significato di creazione contiene in se' l'equivoco riferito al Nonessere, creare dal nulla vorrebbe dire generare Essere da Nonessere, che , di per se', e' logicamente inaccettabile, o meglio, non pensabile, visto che la stessa negazione dell'Essere e' letteralmente impensabile. |
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