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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 22-12-2008, 18.18.53   #1
arsenio
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filosofia dell'amore

Amore e filosofia sono incompatibili?
Fin da Socrate la decisa volontà deve imporsi sulle passioni, specie sul delirio amoroso irrazionale. A favore dell’amore per le scienze e l’umanità. L’amore platonico corrisponde all’essenza del femminile mitizzata in una donna da non amare per se stessa. Benevolenza e dedizione filosofiche contrastano con gli attuali rapporti tra i sessi contrassegnati da apatia, fallocentrismo, violenza erotizzata. L’uomo per natura misogino reagisce con una più accentuata dominanza. Mentre l’amore di tipo relazionale è un’esclusiva femminile, salvo eccezioni.
Oggi il maschio è un impotente del cuore, per cultura gli s’impone di non esprimere emozioni “femminili”, come l’innamoramento che coinvolge con le emozioni, il gioco, la creatività.
La mascolinità postpatriarcale è in crisi: chi è l’uomo e come si fa valere di fronte alla maggior sicurezza femminile? Deve per forza inferiorizzare le donne a “cose”, e non apprendere a collegare con lei la sua parte “femminile” rimasta atrofizzata?
Si replicano le paranoie antifemministe dei primi del ‘900. L’Italia fallocratica e superficiale non tollera le donne da sempre più profonde,intuitive e introspettive.
I maschi,anche in forme subdole,sono sessisti e per tendenza senescenti. Temono le donne emancipate e intraprendenti. Non sanno denudarsi per uno spontaneo scambio affettivo che comporta crescita e propulsioni gioiose nella quotidianità. Viceversa le discipline dell’atarassia orientale in voga insegnano l’imperturbabilità che è uno stato disaffettivo.
Le donne ancora (per quanto?) associano sesso e amore; gli uomini sesso e prestazione genitale. L’ideale è la prostituta che si umilia pagandola.
Ma un sogno d’amore richiede di emozionarsi, vedersi, incontrarsi. Godere di un romanzo, un film, una poesia. Che non rientrano tra i passatempi di genere tipici dei maschi, oggi impegnati su schermi e tastiere in modi dove estrinsecare intelligenza è marginale. La donna risulta più vivace culturalmente e non fruisce più in prevalenza di soap opera e rotocalchi di gossip. Perlomeno nella mia città.
Ma cosa cercano le donne? Sempre gli spacconi e brutali, culturalmente mediocri. Casomai abili a creare confusione dove è più facile fingere di sapere.
Infine si accorgono che l’uomo più affidabile per un impegno duraturo è proprio quello verso il quale non provano attrazione.
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Vecchio 04-12-2012, 20.14.14   #2
lunatika
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Riferimento: filosofia dell'amore

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Amore e filosofia sono incompatibili?
Fin da Socrate la decisa volontà deve imporsi sulle passioni, specie sul delirio amoroso irrazionale. A favore dell’amore per le scienze e l’umanità. L’amore platonico corrisponde all’essenza del femminile mitizzata in una donna da non amare per se stessa. Benevolenza e dedizione filosofiche contrastano con gli attuali rapporti tra i sessi contrassegnati da apatia, fallocentrismo, violenza erotizzata. L’uomo per natura misogino reagisce con una più accentuata dominanza. Mentre l’amore di tipo relazionale è un’esclusiva femminile, salvo eccezioni.
Oggi il maschio è un impotente del cuore, per cultura gli s’impone di non esprimere emozioni “femminili”, come l’innamoramento che coinvolge con le emozioni, il gioco, la creatività.
La mascolinità postpatriarcale è in crisi: chi è l’uomo e come si fa valere di fronte alla maggior sicurezza femminile? Deve per forza inferiorizzare le donne a “cose”, e non apprendere a collegare con lei la sua parte “femminile” rimasta atrofizzata?
Si replicano le paranoie antifemministe dei primi del ‘900. L’Italia fallocratica e superficiale non tollera le donne da sempre più profonde,intuitive e introspettive.
I maschi,anche in forme subdole,sono sessisti e per tendenza senescenti. Temono le donne emancipate e intraprendenti. Non sanno denudarsi per uno spontaneo scambio affettivo che comporta crescita e propulsioni gioiose nella quotidianità. Viceversa le discipline dell’atarassia orientale in voga insegnano l’imperturbabilità che è uno stato disaffettivo.
Le donne ancora (per quanto?) associano sesso e amore; gli uomini sesso e prestazione genitale. L’ideale è la prostituta che si umilia pagandola.
Ma un sogno d’amore richiede di emozionarsi, vedersi, incontrarsi. Godere di un romanzo, un film, una poesia. Che non rientrano tra i passatempi di genere tipici dei maschi, oggi impegnati su schermi e tastiere in modi dove estrinsecare intelligenza è marginale. La donna risulta più vivace culturalmente e non fruisce più in prevalenza di soap opera e rotocalchi di gossip. Perlomeno nella mia città.
Ma cosa cercano le donne? Sempre gli spacconi e brutali, culturalmente mediocri. Casomai abili a creare confusione dove è più facile fingere di sapere.
Infine si accorgono che l’uomo più affidabile per un impegno duraturo è proprio quello verso il quale non provano attrazione.
No:la DONNA cerca un 'uomo capace di emozionarla e di saperla fare divertire e l'amore sessuale è un punto al centro della relazione molto importante!.....questa è la mia opinione.
E vero alcune donne cercano il maschio virile ,autoritario...per mancanza loro di autostima e di forza interiore...o fanno le crocerossine.....
Però vedo sempre più che la donna ultimamente stà andando oltre questo stereotipo e cerca l'uomo che scrive poesie e si emoziona a vedere un film....cercano l'amore in tutte le sue sfaccettature....almeno io e le mie amiche cerchiamo ciò...
Filosofia è amore sono compatibili in tutte le forme che si può pensare...amore x la fiolosofia in primis...amore x l'amore.....amore x il mistero...amore x la conoscenza...ma qui si parla di amore più carnale....embè...vari filosofi hanno decantato l'amore quale sprono per poter avere quella marcia in più che ti fà venire voglia di scoprire il MONDO!

L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Jung, Carl Gustav
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Vecchio 05-12-2012, 11.04.52   #3
CVC
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Riferimento: filosofia dell'amore

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Amore e filosofia sono incompatibili?
Fin da Socrate la decisa volontà deve imporsi sulle passioni, specie sul delirio amoroso irrazionale. A favore dell’amore per le scienze e l’umanità. L’amore platonico corrisponde all’essenza del femminile mitizzata in una donna da non amare per se stessa. Benevolenza e dedizione filosofiche contrastano con gli attuali rapporti tra i sessi contrassegnati da apatia, fallocentrismo, violenza erotizzata. L’uomo per natura misogino reagisce con una più accentuata dominanza. Mentre l’amore di tipo relazionale è un’esclusiva femminile, salvo eccezioni.
Oggi il maschio è un impotente del cuore, per cultura gli s’impone di non esprimere emozioni “femminili”, come l’innamoramento che coinvolge con le emozioni, il gioco, la creatività.
La mascolinità postpatriarcale è in crisi: chi è l’uomo e come si fa valere di fronte alla maggior sicurezza femminile? Deve per forza inferiorizzare le donne a “cose”, e non apprendere a collegare con lei la sua parte “femminile” rimasta atrofizzata?
Si replicano le paranoie antifemministe dei primi del ‘900. L’Italia fallocratica e superficiale non tollera le donne da sempre più profonde,intuitive e introspettive.
I maschi,anche in forme subdole,sono sessisti e per tendenza senescenti. Temono le donne emancipate e intraprendenti. Non sanno denudarsi per uno spontaneo scambio affettivo che comporta crescita e propulsioni gioiose nella quotidianità. Viceversa le discipline dell’atarassia orientale in voga insegnano l’imperturbabilità che è uno stato disaffettivo.
Le donne ancora (per quanto?) associano sesso e amore; gli uomini sesso e prestazione genitale. L’ideale è la prostituta che si umilia pagandola.
Ma un sogno d’amore richiede di emozionarsi, vedersi, incontrarsi. Godere di un romanzo, un film, una poesia. Che non rientrano tra i passatempi di genere tipici dei maschi, oggi impegnati su schermi e tastiere in modi dove estrinsecare intelligenza è marginale. La donna risulta più vivace culturalmente e non fruisce più in prevalenza di soap opera e rotocalchi di gossip. Perlomeno nella mia città.
Ma cosa cercano le donne? Sempre gli spacconi e brutali, culturalmente mediocri. Casomai abili a creare confusione dove è più facile fingere di sapere.
Infine si accorgono che l’uomo più affidabile per un impegno duraturo è proprio quello verso il quale non provano attrazione.
L'amore è essenzialmente un fatto egoistico. Amore per qualcosa significa non poter fare a meno di quel qualcosa. L'amore è il prolungamento dell'istinto di conservazione che lega all'oggetto del desiderio la possibilità di continuare ad esistere. Ma la parola amore è oramai svalutata, si dice con troppa facilità amo questo, amo quello. L'amore preso sul serio è un qualcosa che impegna tutto il cuore. Ad esempio in tempi passati l'amore per la patria era considerato qualcosa di veramente grande, tanto che si pensava che un'uomo che amasse la propria patria non poteva aver ancora sufficiente spazio nel cuore per poter amare anche una donna.
Bisognerebbe chiarirsi le idee riguardo alla parola amore, o l'amore è qualcosa che impegna tutto il cuore oppure è qualcos'altro. E se impegna tutto il cuore rende un uomo o una donna tanto egoisti quanto possono esserlo. Questo atto egoistico può essere però sublimato, si possono ad esempio amare ideali positivi come la giustizia, la solidarietà, la fratellanza. Oppure le persone meritevoli. Allora l'atto egoistico di amare rimane pur sempre egoistico ma è un egoismo 'purificato' perchè rivolto al bene.
Ma c'è chi di fronte alla parola amore si illanguidisce e pensa che l'amore sia un bene sempre e comunque. Io non la penso così. Anche il fatto di amare una persona non può essere considerato universalmente un bene, altrimenti sarebbe un bene anche amare le persone malvagie, ed io considero questo un tremendo errore di valutazione.

Io credo che l'incapacità di esprimere i sentimenti non sia prerogativa esclusiva degli uomini, il problema sta nella svalutazione del linguaggio. I mezzi di comunicazione hanno cambiato il nostro linguaggio rendendolo più scarno ed immediato. Bisognerebbe recuperare la letteratura perchè essa parla dei sentimenti, nel parla e li discerne. Non fa come certe trasmissioni televisive che buttanno tutto dentro un pacco con su scritta la parola amore. Anche perchè i sentimenti non sono oggetti statici, si muovono, si evolvono nel corso delle storie che abitano. Non siamo più in grado di descrivere i nostri stati d'animo perchè non abbiamo più la fantasia di renderli vivi con i colori dell'immaginazione. Quando ero giovane i super eroi della Marvel erano divertenti, ora se vai a vedere un film di Batman trovi uno spettacolo deprimente, grigio, iper realistico dove il divertimento è affidato esclusivamente agli effetti speciali e l'immaginazione e soffocata dal più cupo pessimismo
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Vecchio 05-12-2012, 16.16.25   #4
arsenio
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Re: Riferimento: filosofia dell'amore

Citazione:
Originalmente inviato da lunatika
No:la DONNA cerca un 'uomo capace di emozionarla e di saperla fare divertire e l'amore sessuale è un punto al centro della relazione molto importante!.....questa è la mia opinione.
E vero alcune donne cercano il maschio virile ,autoritario...per mancanza loro di autostima e di forza interiore...o fanno le crocerossine.....
Però vedo sempre più che la donna ultimamente stà andando oltre questo stereotipo e cerca l'uomo che scrive poesie e si emoziona a vedere un film....cercano l'amore in tutte le sue sfaccettature....almeno io e le mie amiche cerchiamo ciò...
Filosofia è amore sono compatibili in tutte le forme che si può pensare...amore x la fiolosofia in primis...amore x l'amore.....amore x il mistero...amore x la conoscenza...ma qui si parla di amore più carnale....embè...vari filosofi hanno decantato l'amore quale sprono per poter avere quella marcia in più che ti fà venire voglia di scoprire il MONDO!

L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Jung, Carl Gustav



L'immaginario delle donne è abitato da una figura ideale e idealizzata, un “principe azzurro” con tutte quelle prevedibili augurabili qualità. Poi succede che attrazione e passione siano scatenate da persone che non vi corrispondono per niente, e attribuiscono loro qualità che non possiedono. Banalmente: "al cuor non si comanda". Tutto questo senza voler generalizzare o ignorare le infinite sfumature dell'amore e della maniera unica come ognuno lo vive. E' una tendenza che spiega alcune incongruenze e misteri nell'attrazione erotica, ma da tener pure conto a fronte di tutte quelle violenze verso le donne.

Si tratta di un condizionamento biologico e culturale e anche di una spesso indotta scarsa autostima in famiglia: equivocano e scambiano per “virile” l'uomo che spesso è un maschilista della specie peggiore,che cela le sue insicurezze dietro aggressività, narcisismo e violenza.
Oggi donne impegnate nel sociale, femministe, titolari di rubriche “del cuore”,si chiedono turbate perché una donna possa scambiare una violenza estrema per “amore”. Testuali parole: “se mi dà botte vuol dire che mi ama”; “Sono certa di poterlo cambiare”. “ Non denuncio nessuno, ho urtato l'occhio contro uno spigolo”. L'assistente sociale: “In cosa ritiene di aver sbagliato? E lei : “in nulla”.
Sono breve perché su temi attinenti l'amore in tutte le possibili implicazioni, ho scritto pagine e pagine, anche qui in settori ora non più attivi.

Grazie per aver riesumato qualche mio vecchio 3d.



arsenio
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Vecchio 05-12-2012, 22.33.00   #5
fedebonfi
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Riferimento: filosofia dell'amore

É vero che in una relazione, dal punto di vista pratico, l'amore sessuale è importante ma non lo definirei centro dell'amore (anche se credo tu non volessi definirlo così meglio chiarire). Al centro secondo me sta la condivisione, forse sembrerò banale. Condivisione non solo nel senso di condividere i propri sentimenti ma proprio di condividere la vita. Tutte le persone sono un po' egoiste, ammettiamolo; secondo me due persone che si amano dovrebbero mettere al centro quell'ego che è l'unione dell'ego di entrambi gli innamorati.
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Vecchio 06-12-2012, 18.24.31   #6
arsenio
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Re: Riferimento: filosofia dell'amore

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Originalmente inviato da CVC
L'amore è essenzialmente un fatto egoistico. Amore per qualcosa significa non poter fare a meno di quel qualcosa. L'amore è il prolungamento dell'istinto di conservazione che lega all'oggetto del desiderio la possibilità di continuare ad esistere. Ma la parola amore è oramai svalutata, si dice con troppa facilità amo questo, amo quello. L'amore preso sul serio è un qualcosa che impegna tutto il cuore. Ad esempio in tempi passati l'amore per la patria era considerato qualcosa di veramente grande, tanto che si pensava che un'uomo che amasse la propria patria non poteva aver ancora sufficiente spazio nel cuore per poter amare anche una donna.
Bisognerebbe chiarirsi le idee riguardo alla parola amore, o l'amore è qualcosa che impegna tutto il cuore oppure è qualcos'altro. E se impegna tutto il cuore rende un uomo o una donna tanto egoisti quanto possono esserlo. Questo atto egoistico può essere però sublimato, si possono ad esempio amare ideali positivi come la giustizia, la solidarietà, la fratellanza. Oppure le persone meritevoli. Allora l'atto egoistico di amare rimane pur sempre egoistico ma è un egoismo 'purificato' perchè rivolto al bene.
Ma c'è chi di fronte alla parola amore si illanguidisce e pensa che l'amore sia un bene sempre e comunque. Io non la penso così. Anche il fatto di amare una persona non può essere considerato universalmente un bene, altrimenti sarebbe un bene anche amare le persone malvagie, ed io considero questo un tremendo errore di valutazione.

Io credo che l'incapacità di esprimere i sentimenti non sia prerogativa esclusiva degli uomini, il problema sta nella svalutazione del linguaggio. I mezzi di comunicazione hanno cambiato il nostro linguaggio rendendolo più scarno ed immediato. Bisognerebbe recuperare la letteratura perchè essa parla dei sentimenti, nel parla e li discerne. Non fa come certe trasmissioni televisive che buttanno tutto dentro un pacco con su scritta la parola amore. Anche perchè i sentimenti non sono oggetti statici, si muovono, si evolvono nel corso delle storie che abitano. Non siamo più in grado di descrivere i nostri stati d'animo perchè non abbiamo più la fantasia di renderli vivi con i colori dell'immaginazione. Quando ero giovane i super eroi della Marvel erano divertenti, ora se vai a vedere un film di Batman trovi uno spettacolo deprimente, grigio, iper realistico dove il divertimento è affidato esclusivamente agli effetti speciali e l'immaginazione e soffocata dal più cupo pessimismo






Amore -eros è dominato dalla sessualità e dalla passione

Amore -amicizia, anche quello tra parenti dove prevale un sentimento di benevolenza.

D'accordo sull'impossibile pretesa di amare persone delle cui malvagità siamo stati oggetto, come pretende il cristianesimo. Provare compassione per chi condivide la nostra tragica sorte, è a misura umana.

Nel 3d ho considerato il primo. L'amore si manifesta con comportamenti inesplicabili, fuori dalla ragione. L'amante,come detto, riveste l'amato di qualità inesistenti, in senso oggettivo. Campo più della letteratura che della filosofia.
Confermo che per amare si deve averne sentito parlare ( La Rochefoucault) è soprattutto una costruzione culturale, un'invenzione letteraria.

Egoistico in quanto si vuole raggiungere una propria compiutezza, la cui mancanza ci fa soffrire, qualcosa che non si ha o non si è. Credo qui sia noto a tutti il mito dell'androgino nel Simposio di Platone.

Il pensiero cristiano abbandona la teoria platonica dell'amore come continuità tra sessualità e elevazione spirituale.
L'amore come un darsi e non un prendersi:
amor concupiscentiae è volontà di possesso, amor benevolentiae quando si desidera il bene dell'amato.

L'amore romantico sarebbe una sublimazione della sessualità, come congiungimento assoluto degli amanti.

D'accordo sull'attuale "liquidità dell'amore", come teorizza Bauman.

arsenio
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Vecchio 06-12-2012, 18.33.02   #7
arsenio
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Re: Riferimento: filosofia dell'amore

Citazione:
Originalmente inviato da fedebonfi
É vero che in una relazione, dal punto di vista pratico, l'amore sessuale è importante ma non lo definirei centro dell'amore (anche se credo tu non volessi definirlo così meglio chiarire). Al centro secondo me sta la condivisione, forse sembrerò banale. Condivisione non solo nel senso di condividere i propri sentimenti ma proprio di condividere la vita. Tutte le persone sono un po' egoiste, ammettiamolo; secondo me due persone che si amano dovrebbero mettere al centro quell'ego che è l'unione dell'ego di entrambi gli innamorati.

L'amore ha molti aspetti: sostrato biologico ( neuroscienze), culturale- letterario, psicologico,pulsionale, psico -affettivo, ecc, limitandoci a quello romantico tra uomo e donna.
Concordo sulla necessità, per una coesione di coppia duratura nel tempo, della condivisione di mete. Come un sapersi rinnovare nel tempo, per una crescita che amplii comuni orizzonti: mai scadere nella noia di una routine domestica.Talvolta saper negoziare,dove il vantaggio sia il più possibile per entrambi, risulta necessario.

arsenio
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Vecchio 08-12-2012, 18.09.18   #8
femmefatale
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Riferimento: filosofia dell'amore

Temo che in tempi di Velina-crazia, la donna si sia adeguata al considerarsi utile solo per le funzioni meccaniche del coito, visto come connubio di due genitali.

L'unica modalità di scelta permessa (qualche volta) è solo se tale atto debba avere un fine legato alla procreazione o solo per il Piacere genitale maschile.

Non vedo perchè la Filosofia si debba occupare di questo; molto più utile occuparsi di dolore o angoscia, sentimenti molto più predominanti che non l'"amore",che dura mediamente qualche coito, per sommo godimento maschile.
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Vecchio 08-12-2012, 22.52.25   #9
bobgo
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Riferimento: filosofia dell'amore

L’amore è la manifestazione più concreta della fede nella Verità.
Anche se non posso essere mai certo di quanto autentico sia il mio amore, esso è la strada verso il Giusto, il Vero, il Buono.
Poiché è davvero difficile amare veramente, mille occasioni si presentano in una vita per provare ad amare.
Come padre, figlio, amante, amico,… mille occasioni per far si che io mi decida, e scelga di amare.

Non sono mai certo del mio stesso amore, e sta a me alimentarlo e accrescerlo, perché solo attraverso di esso si sviluppa l’unica fede davvero necessaria: la fede nella Verità.
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Vecchio 09-12-2012, 20.34.44   #10
leibnicht
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L'amore è essenzialmente un fatto egoistico. Amore per qualcosa significa non poter fare a meno di quel qualcosa. L'amore è il prolungamento dell'istinto di conservazione che lega all'oggetto del desiderio la possibilità di continuare ad esistere. Ma la parola amore è oramai svalutata, si dice con troppa facilità amo questo, amo quello. L'amore preso sul serio è un qualcosa che impegna tutto il cuore. Ad esempio in tempi passati l'amore per la patria era considerato qualcosa di veramente grande, tanto che si pensava che un'uomo che amasse la propria patria non poteva aver ancora sufficiente spazio nel cuore per poter amare anche una donna.
Bisognerebbe chiarirsi le idee riguardo alla parola amore, o l'amore è qualcosa che impegna tutto il cuore oppure è qualcos'altro. E se impegna tutto il cuore rende un uomo o una donna tanto egoisti quanto possono esserlo. Questo atto egoistico può essere però sublimato, si possono ad esempio amare ideali positivi come la giustizia, la solidarietà, la fratellanza. Oppure le persone meritevoli. Allora l'atto egoistico di amare rimane pur sempre egoistico ma è un egoismo 'purificato' perchè rivolto al bene.
Ma c'è chi di fronte alla parola amore si illanguidisce e pensa che l'amore sia un bene sempre e comunque. Io non la penso così. Anche il fatto di amare una persona non può essere considerato universalmente un bene, altrimenti sarebbe un bene anche amare le persone malvagie, ed io considero questo un tremendo errore di valutazione.

Io credo che l'incapacità di esprimere i sentimenti non sia prerogativa esclusiva degli uomini, il problema sta nella svalutazione del linguaggio. I mezzi di comunicazione hanno cambiato il nostro linguaggio rendendolo più scarno ed immediato. Bisognerebbe recuperare la letteratura perchè essa parla dei sentimenti, nel parla e li discerne. Non fa come certe trasmissioni televisive che buttanno tutto dentro un pacco con su scritta la parola amore. Anche perchè i sentimenti non sono oggetti statici, si muovono, si evolvono nel corso delle storie che abitano. Non siamo più in grado di descrivere i nostri stati d'animo perchè non abbiamo più la fantasia di renderli vivi con i colori dell'immaginazione. Quando ero giovane i super eroi della Marvel erano divertenti, ora se vai a vedere un film di Batman trovi uno spettacolo deprimente, grigio, iper realistico dove il divertimento è affidato esclusivamente agli effetti speciali e l'immaginazione e soffocata dal più cupo pessimismo

"Amore" ed "egoismo" sono concetti interindipendenti. L'amore non può cioè escludere l'ego, in quanto senza un ego esso non avrebbe modo di materializzarsi,ossia di prendere la forma del pensiero e dell'azione. Ugualmente l'egoismo (inteso come disposizione dell'animo che riconduce ogni pensiero ed azione al bene ed al vantaggio del soggetto) non può prescindere dall'amor proprio. Ma l'amor proprio, da cui scaturiscono dignità e orgoglio personale, senza la percezione chiara e limpida dell'alterità dell'Altro e di come il proprio "esserci" si subordini all'essere oggetto di giudizio e di considerazione da parte dell'Altro, è condizione necessaria, ma non sufficiente, dell'egoismo.
Attenzione, dunque, a non confondere l'amore con il "desiderio" e con la "brama di possesso".
Fin dal pensiero di Empedocle, l'amore in quanto astrazione concettuale non è che la "forza naturale che tende ad unire": sintesi, di contro ad analisi, in quanto istanza dell'odio.
Questo è l'amore, come energia psichica (dell'anima) universale.
Come sentimento, l'amore si riferisce alla psicologia: ed è, necessariamente, una particolare applicazione dell' "amore in sè" alla prassi umana e di conseguenza anche a quella sociale.
"Amor che move 'l Sole e l'altre stelle" è, secondo il dettame aristotelico, quell'energia psichica che rende possibile il moto planetario e che dà origine a tutte le forze fisiche, coniugandole ed armonizzandole in un Disegno che supera le possibilità di comprensione dell'Uomo.
L'amore applicato all'"esserci" umano è necessariamente un pallido riflesso di Quello, la cui matrice è divina.
Una idea, pur imperfetta, dell' "amore in sè" possiamo farcela solo attraverso uno sforzo sintetico che ci consenta di intuire l'idea che fa da sfondo a tutte le diverse tipologie dell'amore come sentimento: quello fraterno, quello filiale, quello genitoriale, quello amicale, quello della coppia, quello per il sapere, quello per il bello in quanto è bello, quello per un ideale, in quanto ci pare trascendere la nostra mediocrità.
leibnicht is offline  

 



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