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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
14-11-2012, 23.21.29 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Parmenide: una nuova visione dell'universo?
Citazione:
Questi tipi di sistemi li ritengo privi di vita. Ti dico con onestà quello che penso, pur sapendo che ciò che esprimo potrebbe essere anche meno "filosofico", meno sistematico. Ho letto parecchio Severino ad esempio, lo trovo un'operazione fin troppo logica, come una scacchiera , ma priva di vita. perchè non è la quantità delle relazioni , la proliferazione degli enti,che hanno evoluto il mondo inteso come conoscenza umana , ma è stata la qualità di queste , cioè quando ha scelto su quali relazioni si ritengono fondamentali per costruire metodi e concetti, etiche e morali. per questo non mi considero nè un fisico nè un metafisico, ma entrambi oppure nulla. Perchè le relazioni devono servirmi a farmi capire il senso dei movimenti , le similitudini. Estremizzo il concetto dicendo che un fermione se non mi indica con il suo comportamento una prassi un' utilità dell'esistere non mi aiuta e quindi cerco altrove le risposte.. Sono i rapporti con il sistema di relazione quindi quello che conta, a mio parere, utilizzando l'induttivo e il l deduttivo, l'intuizione la ragione, passando dal sistema atomico ai sistemi planetari. La necessità di senso si costruisce sulle simlilitudini e intedisciplinarietà; un "detto" di un saggio, un aforisma, devo vederlo nella natura e nei comportamenti se ha un significato,lo devo trovare nella vita che vivo Una teoria metafisica o qualunque tipo di sistema ha forza se riesce a mutare i nostri comportamenti, di nuovo estremizzando il concetto. Perchè un muro di mattoni mi sostiene, un muro di idee mi fa cadere. Lo vivo il divenire con l'ineluttabilità della morte, ha voglia Severino o chi per esso a cercare di costruire teorie che superino le escatologie delle religioni, su quel versante sono imbattibili in quanto consolatorie quanto erano i miti. Scusami se sembra che stia fuorviando il discorso, ma se riesco a farmi capire non è così. La problematicità dei sistemi deve trovare soluzioni esistenziali, nella nostra vita, perchè è da lì che inizia tutto, da un io sono, io esisto , ecc. L'universo mi parla per cicli, dell'azoto ,dell'acqua, persino religiosi degli yuga,; mi parla della mutevolezza , del cambiamento , dell'origine e della fine, perchè è quello che mi “manda” la natura come conoscenza. Noi viviamo in un enorme sistema di specchi che continuano a riflettere ognuno per un suo sottosistema le correlazioni, i denominatori comuni , le costanti e le variabili nella natura persino quella umana. Mi sento a disagio a sentire parole immutevoli, perchè pesino il gatto del tuo esempio ieri rispetto ad oggi ha un giorno in meno di vita rispetto alla fine, e le sue cellule ora possono avere un inizio di tumore oppure sta guarendo da un malanno. Il fungo con le sue micorrizie muore se il su o substrato non è umido.Nulla è mai uguale a prima e nulla a dopo. Persino il sole chè è sempre lì nel suo ciclo che sembra infinito, finirà.Persino i test quantistici ci dicono la precarietà delle proprietà che sono in quel solo momento, ma non predittive nè prima e nè dopo i ltest. Già la predittività. Eppure è l'unica legge consolatoria non religiosa che ci può far credere di aver capito qualcosa di questo mondo, abbiamo visto un fenomeno e sappiamo che replicandolo finirà alla stessa maniera. L'indeterminazione, la predittività, la relativtà di Eistein e la relatività filosofica dei nostri tempi, gli eterni e gl iimmutabili, sono parole forti come pietre, ma alla fine ciò che conta è L'Essere, dov’è l'Essere? Quale è i senso dell’esistenza se tutto fosse immutabile, è maya il mondo , cioè un’illusione,come dicono le spiritualità orientali? Oppure il segreto continua ad essere nell’intelligibilità dei fenomeni, nel nostro strenuo tentativo di darne un senso, di capire il mondo per poter comprendere sempre meglio noi stessi. Già, forse è più facile capire il mondo che capire noi stessi. |
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16-11-2012, 17.44.45 | #33 | |
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Riferimento: Parmenide: una nuova visione dell'universo?
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