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12-09-2011, 11.23.41 | #82 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
Ti ho risposto in privato, perchè la risposta è lunga e potrebbe non interessare gli altri. Comunque quella che è la mia posizione traspare dai post, e semplicemente non voglio farla passare per una sorta di "verità". Citazione:
Ipotesi suggestiva, ma che parte dall'assunzione implicita che la natura sia intrinsecamente indeterminata. Però se valesse una specie di libero arbitrio non varrebbe alcuna legge fisica di quelle note, e si sarebbe di fatto nell'impossibilità di costruire qualsiasi teoria. |
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12-09-2011, 16.21.45 | #83 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
Non capisco cosa intendi per "proprietà analogiche". Comunque supponiamo che esista uno spazio statico, omogeneo e vuoto teatro di tutti gli eventi. Supponiamo anche che tale spazio, come si riteneva in un contesto puramente meccanicista, sia riempito con una sostanza X della quale per il momento non ipotizziamo le proprietà, ma che ci dovrebbe comunque assicurare la trasmissione delle forze mediante le interazioni delle sue particelle. Chiedo: 1) Come mai questa sostanza X non interagisce con i corpi che si muovono in essa ? 2) Come mai ogni tentativo di scoprire che tale sostanza venga trascinata dal moto è fallito ? 3) In alternativa al punto 2) ipotizzando che la sostanza X non sia trascinata, e resti quindi immobile, perchè si va in contraddizione con la relatività galileiana (che è ragionevole supporre giusta) 4) Come mai la luce ha sempre la stessa velocità indipendentemente dal moto della sorgente e dalla direzione di propagazione ? 5) Come mai la luce non si propaga come le onde sonore (onde longitudinali) ma per onde trasversali (con il risultato che le particelle della sostanza X, pur oscillando in direzione ortogonale al senso di propagazione, trasmettono il moto lungo la direzione di propagazione) ? 6) Come spieghi gli esperimenti di Oersted e di Farady se la sostanza X è isolante (elettricamente)? 7) E come spieghi la conduzione nei metalli se anche un metallo è "pieno" di questa sostanza X che permea tutto lo spazio e che dovrebbe essere isolante? 8) Se il campo e.m. è un'astrazione matematica priva di realtà fisica, come spieghi gli esperimenti di Hertz che invece confermano che il campo e.m. è REALE quanto meno nei suoi effetti ? Secondo me esistono molti più indizi CONTRO l'esistenza della sostanza X che non contro l'esistenza del famigerato "campo". Citazione:
In base a quale principio fisico accade ciò ? va bene che è intuitivo e semplicistico, però da cosa deriva la tua intuizione ? E se tu viaggiassi esattamente a velocità C cosa vedresti ? Avresti qualche modo per "capire" che stai andando alla velocità della luce ? In che modo misureresti la distanza tra il tuo naso ed una galassia ? Citazione:
Suppongo che alle tue spalle vedresti sempre e comunque qualcosa che diventa sempre più piccolo, come in qualsiasi ragionevole viaggio. Oppure non vedresti nulla perchè la luce emessa dalla tua torcia elettrica in direzione opposta al tuo moto quasi-luminare ti tornerà indietro in un tempo quasi infinito... cioè mai. |
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21-09-2011, 22.49.52 | #84 | |
Moderatore
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
Questa supposizione dello spazio vuoto o non vuoto, considerato contenitore o non contenitore di "qualcosa" , e' cio' che non si capisce; certamente mi e' incomprensibile lo spazio per nulla vuoto ,ma pure quello inteso come semplice contenitore mantiene in se' tutte i misteri della logica analogica, uno spazio in cui ad ogni suo "punto" comunque dimensionato si potrebbe cmq associare sempre un "qualche cosa"..., io proprio non riesco ad intuirlo, per associare deve esserci una relazione evidente fra "punto" e proprieta' , ma questa relazine sembra nascere e morire sempre e soltanto nelle nostre teste. riguardo alla relativizzazione delle proporzioni...: ...la luce emessa dalla mia torcia, se mi rincorre, mi raggiunge in un tempo visto da te infinito, perche' non sei sul mio riferimento, ma visto da me relativamente breve , poiche' la velocita' della luce non cambia ne' per te , ne' per me; cioe' mi vedresti talmente piccolo ( edi io te talmente grande dietro alla mia schiena) che i miei 100 000 km dietro alle mie spalle sarebbero i tuoi 3 millimetri davanti al tuo naso ( sparo cifre a caso, ma tu che sei bravo con le trasformate...trasforma ), quei 3 millimetri coperti in un secondo da qualche cosa che mi rincorre e visti tali da te, sono i miei 100 000 km nello stesso secondo per me, che vedo la luce arrivare sempre alla stessa velocita'; ma questa relativizzazione degli spazi e' facilmente intuibile una volta constatata l'esistenza di una velocita' limite e costante che non cambia mai ( nel nostro caso quella della luce), cio' che non e' intuibile , per esempio, in questo contesto intuitivo,e' l'effetto doppler applicato alla luce..., non lo si puo' chiaramente intuire spiegandolo col solito giochetto del motoscafo e del suo moto relativo alle onde... visto che la luce ti incalza o si allontana sempre alla stessa velocita' dal tuo riferimento, ma lo si potrebbe intuire proprio considerando la relativizzazione delle proprozioni degli spazi, cioe' come se 'sta fantomatica onda, pur rimanendo la stessa ,si rimpicciolisse se la incalzassi e si ingrandisse se te ne allontanassi...unica cosa strana pero' : accadrebbe che ,cambiando proporzione davanti ai tuoi occhi , insieme alla frequenza, varierebbe pure d'ampiezza...bohh digitando ad alta voce... la tua luce gialla in avvicinamento verso di me la vedrei verde e un "po' piu' fievole" di come la vedi tu...hahaha...bah...meglio rifletterci ancora sopra...leggendo i viaggi di Gulliver ( famoso fisico relativista antel itteram... ) |
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22-09-2011, 16.30.37 | #85 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
Però se devi fare una telefonata urgente in un luogo dove NON C'E' CAMPO ti rendi subito conto che non è sufficiente ricorrere alla mente per farlo magicamente apparire (il campo), segno evidente che proprio in quei punti dove stai, in quel momento, non c'è proprio quella proprietà che invece vorresti tanto che ci fosse... Citazione:
Pur non continuando a capire la sostanza del tuo discorso sulle proprorzioni (che ho omesso), mi incuriosisce la tua interpretazione dell'effetto doppler, riguardo alle variazioni di ampiezza. |
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22-09-2011, 22.47.06 | #86 | |
Moderatore
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
riguardo al discorso delle proprozioni "spaziali"... e' una pura congettura intuitiva che discende logicamente dall'evidenza empirica che la luce ha sempre la stessa velocita' per chiunque la guardi ; se le si corre incontro o le si sfugge e' logicamente intuitivo che le proporzioni fra chi corre e chi guarda correre cambino reciprocamente secondo i rispettivi punti di vista in modo rivoluzionario, poiche' per ciascuno dei due differenti riferimenti lo stesso unico fenomeno mantiene la medesima velocita'; in questa visione quasi "topologica" dello spazio ne discende che pure la luce si deve proporzionare al riferimento che la osserva...se le si corre incontro, questa , intuitivamente , "rimpicciolira' " agli occhi del riferimento che le corre incontro, se le si sfugge ,questa dovra' giocoforza "ingrandirsi" rispetto al riferimento che le sfugge; ma in che modo, intuitivamente, un onda puo' cambiare scala rispetto ad un sistema che la incrocia o la incalza? ..semplicemente cambiando le proprie proporzioni rispetto ad esso, cioe' in quel riferimento, cosi' come tutti gli "oggetti fisici "visti da quello stesso riferimento; se avanzo in una direzione , davanti a me lo "spazio" scalera' nell'infinitamente piccolo man mano che mi avvicinero' alla velocita' limite c, e insieme ad esso scalera' tutto il mondo fisico , compreso il fronte luminoso che mi investe, le cui onde ( ma anche quelle degli stagni e di ogni altro "spazio" variabile )"rimpiccioliranno" in ogni senso ( freq e ampiezza)...;questo potrebbe essere un modo intuitivo di immaginarsi l'effetto doppler, perche' nel modo classico sarebbe impssibile, visto che la luce mantiene sempre la stessa velocita' indipendentemente dal moto relativo di chi la osserva. Ultima modifica di and1972rea : 23-09-2011 alle ore 21.14.45. |
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24-09-2011, 23.14.06 | #87 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: spazio e vita
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Arbitraria per modo di dire... perchè il cellulare in quel momento si comporta come un "misuratore di campo" (anche se non ha il quadrante per visualizzarlo, ma lo strumento esiste eccome), e se quello è assente o talmente basso, a te non rimarrà che maledire momentaneamente il fornitore di telefonia mobile... Citazione:
Concordo, ma non comprendo il nesso con i campi di patate... infatti non misuriamo il tempo (e che grandezza sarebbe...?) ma solo un movimento che mettiamo in relazione al tempo, e c'è una bella differenza Citazione:
Concordo di nuovo; più che convenzione è un utile modo di creare riferimenti. Fisicamente la risposta potrebbe proprio essere: lo spazio si identifica con il campo (magari gravitazionale, o e.m., dipende) Citazione:
Scusa ma è "classicamente" che la velocità C si comporrebbe con quella inerziale, mentre è nella relatività speciale che essa resta identica a se stessa e non si compone. Infatti come hai giustamente osservato è proprio lo "scalamento" relativistico sia dello spazio che del tempo a "modificare" la lunghezza d'onda. Ma se raggio di luce ed osservatore sono in asse non varia l'ampiezza dell'onda. Nel dubbio potremmo fare l'esperimento nel tunnel Ginevra-Gran Sasso: noi 2 osservatori inerziali, la Gelmini accelerata fino a 0.99C. |
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04-10-2011, 22.07.55 | #88 | ||||
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Riferimento: spazio e vita
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Ultima modifica di and1972rea : 05-10-2011 alle ore 18.10.13. |
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29-10-2011, 22.01.53 | #89 |
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Riferimento: spazio e vita
...ho avuto ancora modo di riflettere sulla mia ipotesi fantasiosa che l'effetto doppler applicato alla luce possa comportare anche una variazione sull'ampiezza oltre che sulla freq. dell'onda luminosa; le mie considerazioni sono da pigliare con scettica cautela, visto che sono soltanto frutto di congetture prodotte pour parler da uno sprovveduto, cmq...basterebbe osservare le onde prodotte da un sasso lanciato in uno stagno per vedere come la loro ampiezza diminuisca all'allargarsi dei centri concentrici, d'altronde , ogni cosa che vediamo rimpicciolisce al nostro sguardo tanto piu' essa si trova lontana da noi; questo per dire che in una visione relativistica delle proporzioni dimensionali , un fronte di onda luminoso che abbia percorso dalla sua sorgente una moltitudine di anni luce e che si trovi ad avere un'ampiezza assai ridotta rispetto al luogo della sua sorgente,in uno scalamento dimensionale che riducesse enormemente lo spazio relativo ad un corpo in movimento luminale verso di essa anche soltanto lungo la sola direttrice di quel movimento, si troverebbe a percorrere ancora infiniti anni luce rispetto a se' stessa nello spazio ristretto di un nulla rispetto a quel corpo in movimento... ovvero , si troverebbe a ridurre infinitamente la propria ampiezza in uno spazio infinitamente piccolo rispetto al velocissimo corpo materiale che l' andreabbe quindi ad incalzare senza quasi poterla vedere , vista la debolezza prodotta da quel supposto appiattimento...
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09-12-2011, 19.56.10 | #90 | |
prof
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Riferimento: spazio e vita
Citazione:
Non temere troppo di sbilanciarti in fantasiose conclusioni (anche se è sempre bene tenersi misurati in tutto), questo mio modesto incoraggiamento, ed apprezzamento del tuo post, mi è stato da tempo suggerito dalla lettura di scritti scientifico-filosofici nientemeno che di "mammasantissime" come Max Plank, Heisemberg e non pochissimi altri, che hanno fatto capire a noialtri uomini qualsiasi , che la rivoluzione della visione del mondo, indottaci dalle meccanica quantistica, è nata da ideee molto più "balzane" di quanto tu possa immaginare e, magari, scrivere -come hai fatto- in uno di questi post! Auguri e saluti amichevoli. |
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