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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
07-05-2011, 11.41.02 | #32 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Kant e l'a priori
Citazione:
E' evidente che Alessio si è dileguato Ora potresti spiegare in cosa consiste il suo tentativo di una "deduzione" trascendentale delle categorie kantiane (che, se non ho capito male sono proprio quelle forme a priori, come "causa-effetto")? Aristotele87 dice che è un "principio", ma se tu dici che non sono nemmeno assiomi... che cosa sono? Avrebbe ragione Alessio (il dileguato) che li pone come postulati (cioè indimostrabili e nemmeno evidenti). Citazione:
A me non sembra (ma forse non lo sapremo mai) che Alessio abbia posto il concetto di postulato nell'accezione di "assioma". Ma visto che tu lo metti in dubbio, rispondendo no alla prima domanda (categorie sono poste come assiomi?) ammetti, non dicendolo, che sono postulati. Cioè per Kant forse dovevano diventare degli assiomi... ma non è riuscito a renderli tali. E' questo che volevi dire? Se è così, alla domanda di Alessio la risposta è si, le categorie kantiane sono dei postulati, anche se Kant avrebbe voluto rispondere di no senza però avere validi motivi, o senza essere riuscito a creare validi motivi. p.s. è interessante valutare la categoria kantiana come mera ipotesi di lavoro e prendendoli come postulati. Se invece li prendiamo come principi o come assiomi devono essere principi e assiomi sempre. Se lo erano solo per Kant ciò non aiuta di certo a capire cosa sono le categorie kantiane e quindi non potremmo prenderli come spunto per altre riflessioni. |
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08-05-2011, 09.04.09 | #33 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Kant e l'a priori
Citazione:
Dice di avere dei dubbi sull'inconoscibile in Kant: l'inconoscibile in Kant è il mondo noumenico. Poi, come se l'inconoscibile in Kant avesse qualche rapporto con l'a priori, pone la domanda: L'a priori kantiano può essere considerato un postulato?. Dice che i dubbi gli sono venuti in rapporto alla critica che Kant apporta alla metafisica come pseudoscienza dell'inconoscibile e i dubbi riguardano l’effettiva conoscibilità dell’a priori. L’effettiva conoscibilità per Kant si ha solo del fenomeno per cui chiedersi cosa sia la conoscibilità dell’a priori nel sistema kantiano non ha alcun senso. Quello che conosciamo è il fenomeno “rivestito” dalle categorie che sono a priori. Poi commenta che è assurdo porre come certa la divisione fra “fenomeno” e “cosa in sé “: questo commento ha un senso ed è condiviso da molti. Rimane quindi la sola domanda: L'a priori kantiano può essere considerato un postulato? A questa domanda però ho già risposto. Dice aristotele87 Citazione:
Quel che dice aristotele87 è condivisibile. L’ a priori kantiano può essere considerato un principio in quanto l'io penso è il principio sommo della conoscenza. Avevo detto a Tania “indicherei come origine originante dell'a priori l' io penso secondo la concezione di Kant.” Citazione:
Prima di tentare una sintesi ( altrimenti bisogna rimandare al testo integrale di Kant) della deduzione trascendentale, dal quale tentativo non mi sottraggo ma che è molto laboriosa, è meglio che cerchiamo di chiarire le differenze fra principi, postulati ed assiomi due dei quali tu assimili. Nel discorso colloquiale lo si può anche fare ma nel discorso filosofico darebbe luogo ad un mare di fraintendimenti. Ultima modifica di Giorgiosan : 08-05-2011 alle ore 11.33.23. |
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08-05-2011, 09.22.16 | #34 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Kant e l'a priori
Citazione:
Per me "fede" o "fiducia" è un fenomeno strettamente integrato e necessario del fenomeno ragione. Di qualsiasi cosa si ragioni una direzione della riflessione porta sempre alla filosofia del linguaggio e Kant può essere analizzato alla luce di questa...però non si riesce a fare ogni tipo di riflessione contemporaneamente. Almeno non ci riesco io. |
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08-05-2011, 11.32.57 | #35 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,706
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Riferimento: Kant e l'a priori
Citazione:
Magari, sarebbe utilissimo. Però la domanda è lecita: vuoi che si parli di ciò che intendeva Kant per "principio", "postulato" e "assioma" o quello che crediamo giusto intendere a prescindere da ciò che Kant pensava? Mi sembra che la differenza fra postulato ed assioma sia abbastanza chiara (non ho letto modifiche negli interventi), resta da chiarire cosa si intende per "principio"... e cosa intendeva Kant con questo termine. Bisognerebbe poi non sovrapporre termini tra loro differenti, cioè non è possibile dire che un principio per Kant è una legge... perchè la legge (come la intendiamo noi) è una cosa e il principio è un altro. Quindi se per Kant un principio si definisce in modo diverso da come oggi la intendiamo, dovrebbe essere messo in evidenza, altrimenti genereremmo ancor più confusioni. |
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