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07-02-2011, 13.43.12 | #1 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Regime economico e libertà.
Noam Chomsky in un decalogo
http://www.libertiamo.it/2010/10/02/...iamo-come-lui/ nel quale declina le regole della disinformazione che il potere utilizza per manipolare la popolazione e distrarla dalla conoscenza dei predicati neurobiologici della nostra mente e dalle conoscenze economiche, illustra perfettamente come non siamo realmente liberi di poter scegliere. Il potere, la politica, i mass media, secondo i più moderni studi di sociologia della comunicazione non hanno la capacità di manipolare l'opinione pubblica, ma avrebbero la possibilità di dettare l'agenda degli argomenti di discussione volta per volta. dietro tutto questo non si ha la possibilità di approfondire e comprendere fino in fondo le dinamiche in cui siamo invischiati, la nostra vita reale che è dettata dal mercato, si è veramente liberi di scegliere quando si ha a disposizione tutta la conoscenza o almeno gran parte di questa. La mia impressione è che dietro parole come liberalizzazione, deregolamentazione, libero mercato si nasconda la schiavizzazione attraverso le più disparate tecniche e strategie di intere popolazioni. Le grandi aziende conoscono le moderne teorie e le applicano alla perfezione. Prendiamo uno dei giochi della teoria dei giochi, quello dell'ultimatum (GU d'ora in poi). Il gioco consiste nel dare una somma di denaro ad una persona con la condizione che deve darne una parte ad un'altra. Se l'altra persona non accetta la somma offerta nessuno dei due ha nulla. Da questo gioco derivano poi diverse applicazioni, in base alle osservazioni sperimentali dei risulltati dati in diverse situazioni. (La mia impressione, ma potrei sbagliarmi, è che una delle applicazioni pratiche del GU sia stata in occasione del referendum di Marchionne con la Fiat. Il risultato era previsto, calcolato). L'unica libertà di scelta che abbiamo è sulla varietà di prodotti da acquistare sempre che siamo ben inseriti nel meccanismo produttivo e possiamo essere a buon diritto cittadini consumatori. (non sono riuscita ad articlarlo per bene ma portate pazienza troppe idee con troppo poca conoscenza della materia producono questi risultati, ma portate pazienza e abbozzate le vostre idee sulla nostra attuale struttura economica e il libero arbittrio umano) |
09-12-2011, 22.25.29 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
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Riferimento: Regime economico e libertà.
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A mio giudizio la schiavitù rappresenta in certo qual senso la condizione umana. Nemmeno il potere si sottrae a questa condizione. Bisogna vedere dove ci si trova. Asfaltare autostrade sotto il sole estivo o stare tutto il giorno col telefonino in mano, presiedere riunioni etc.? Chiaro è che chi manovra si prende quasi tutti i soldi. Il tempo è danaro. Meglio il tempo, dico io, meglio starsene a casa ad oziare. Però rischi di morire di fame o vivere nell'emarginazione. La vita ha un prezzo. Se esiste questo sistema economico è perché è necessario. Questo non significa che non si possa far nulla, ma ci si dovrebbe sforzare di cercare almeno la causa più pesante che rende necessario questo sistema economico. Dell'elenco di Chomsky solo un punto riterrei: il 10). Il vero potere consiste nel conoscere compiutamente i predicati psicobiologici del pubblico (mediante gli assoluti progressi della biologia, della neurobiologia e della psicologia applicata), e poter confidare sul fatto che i cittadini (scientificamente analfabeti) non siano in grado di conoscere sé stessi. Supponendo che i "predicati psicobiologici" siano grossolanamente le esigenze umane (correggetemi per favore se sto prendendo un granchio) e che non mi piace molto quel "scientificamente ignoranti", quasi che uno per conoscere sé stesso debba essere colto, questa potrebbe essere una buona causa; aggiungo anche che chi gestisce il potere in fondo è solo uno scaltro che probabilmente non conosce sé stesso. Solo che lui hai soldi. ....... Se però esistesse un grande complotto .... Ciao |
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11-12-2011, 23.19.47 | #7 | ||||||||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
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Riferimento: Regime economico e libertà.
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Non cozza pure questa con quella per cui il cittadino va coccolato, blandito (e ingannato), trattato cioè come un 12enne? Come posso mettere a nanna il senso critico delle persone facendo leva sul sè bambino e allo stesso tempo convincerle che l'autoanalisi da fare a casa è quella che decreta la loro stupidità? Citazione:
Proviamo a pensare ad un mondo in cui niente di frivolo, fatuo, ingannevole e/o 'inutile' riesce più a emozionarti, primo perchè lo abbiamo vietato per decreto al di fuori s'intende della ristretta cerchia di parenti e amici, poi perchè le tue conoscenze dei tuoi predicati neurobiologici sono assolute. Insomma è Natale e pure dopo una dose da cavallo di anticonformismo, di minimalismo, di altermondismo etc, hai davvero deciso di comprare un regalo a tua zia ma, nessuno riesce più a venderti nulla, manca la scintilla in grado di fare la differenza tra te inteso come persona emoraziocinante e la supercoscienza pervasiva modello altroconsumo. Pensateci. |
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12-12-2011, 09.13.21 | #8 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Ciao VanLag, è un piacere anche per me rivederti. Condivido a questo punto la teoria del complotto perchè è impossibile ignorare come dobbiamo accettare misure così drastiche che nessun governo eletto democraticamente avrebbe potuto varare col consenso dei suoi elettori.
Alla tua citazione di Gibran replico con una di Gaber, credo, non vorrei sbagliarmi, "Non temo Berlusconi, ma il berlusconismo che è in me" ed è infatti l'ideologia che si è talmente fatta strada in noi che quel trono lo abbiamo eretto e siamo ben lontani dalla sua distruzione. Abbiamo accettato l'idea che l'Uomo fosse il mezzo, per i nostri guadagni, per arricchirci, per il possesso di beni materiali, invece che il fine. La tecnologia ha contribuito a isolare gli individui a cominciare dalle cuffiette del Walkman, come diceva Marco Paolini in uno dei suoi spettacoli che ho apprezzato di più, fino ad arrivare ai pc, in cui la materialità dello strumento di comunicazione si trasferisce sull'interlocutore "cosificandolo", è proprio in noi che abbiamo edificato il regno illudendoci che nel riportare tutto a noi stessi, ai nostri bisogni egoistici e materialistici saremmo stati liberi, mentre proprio attraverso questo atteggiamento abbiamo costruito le nostre catene che ci legano alle scelte dei mercati e fan sì che noi le subiamo. |
12-12-2011, 20.47.14 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 24-11-2011
Messaggi: 9
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Il quesito che tu poni è molto valido. Il problema è questo: differiamo l'ideale di libertà dalla libertà vera e propria? Se parliamo di libertà,nel vero senso della parola,beh,non è certo uan novità che non siamo più liberi. Nel senso strettamente sociologico, la nostra impossibilità di essere liberi,è appunto rappresentata da molti fattori : i mass-media,la pubblicità,i messaggi subliminali,la manipolazione delle tecniche della comunicazione,marketing ecc....
Effettivamente,tutto,o quasi tutto ciò che facciamo,è regolato da potenti. per cui siamo direttamente subordinati a loro. Nel senso filosofico,invece,la libertà è intesa in modo molto più ampio. La libertà non è solo libertà di scelta,ma anche libertà di essere,di comportarsi e di pensare. Noi pensiamo scioccamente o che: -siamo liberi di pensare e tutto ciò che pensiamo è farina del nostro sacco; -non siamo liberi perchè ci sono i potenti che ci regolano(quello che hai detto tu poc'anzi) In realtà entrambe le affermazioni sono errate. Anche lo stesso fatto che tu mangi con cucchiaio e forchetta,che tu pensi che l'incesto sia sbagliato,che tu credi che gli orecchini non siano virili ecc.... sono tutte cose dettate dalla cultura ,dalla religione,dagli insegnamenti che genitori e parenti ci hanno trasmesso. Come vedi la libertà non esiste. Siamo il risultato di tutti coloro che sono passati nella nostra vita. E' inquietante,ma è così. Non hai scelto di apprendere che è educato portare rispetto per gli anziani, non hai scelto di mangiare on le posate non hai scelto di acquisire determinati comportamenti,sono tutti condizionamenti che ci vengono"inflitti" Ora, chi sa,ragiona e possiede un intelletto,non potrà certo privarsi di tutto questo,ma di sicuro potrà però capire cose più profonde dove invece gli altri si fermano alla superficie. Chi possiede la sapienza potrà sicuramente ,privarsi di stupide formalità o comportamenti o credenze che sono sciocche,nelle quali però crediamo perchè ci sono imposte dalla società. L'intelligenza e la sapienza sono di certo 100 gradini in più verso la "libertà" ideale |
13-12-2011, 09.29.37 | #10 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Ciao Manu
Citazione:
Credo che la differenza sia tutta qui, nell'ignorare di essere mossi da alcuni principi, morali, automatismi psicologici, e tanto altro, ed essere etrodiretti da chi sa far leva su queste nostre cose, o conoscerle a fondo e capire quanto e quando ci stanno manipolando. E decidere persino di essere in linea con chi sta decidendo per noi. Ad esempio in Capire il Potere sempre Noam Chomsky illustrava come ci sono delle propagande etiche in merito all'autodeterminazione che sono funzionali anche agli interessi del mercato. Evitare di mettere al mondo una persona con una malattia grave o un grave handicap è funzionale alla riduzione del costo sanitario che grava sul pubblico, diminuendo la spesa pubblica, ma la mia avversione a questo aspetto prettamente economico non mi fa essere contraria all'aborto. O per fare un altro esempio, negli spazi virtuali, gli utenti di chat, forum, blog e altro sono la "merce" che viene venduta ad inserzionisti per la pubblicità. Ma anche sapendolo io scelgo di utilizzare uno spazio virtuale, consapevolmente, per mia scelta. Questa è la differenza tra essere consapevoli ed usare una tecnologia per esempio, o lasciarsi usare da questa ignorandone i meccanismi. |
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