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30-12-2011, 10.12.49 | #32 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
Non ho capito la tua posizione se va nel senso della necessarietà di quanto sta capitando, e che non ci si può far nulla, o intravedi comunque la possibilità di intervenire e praticare strade alternative? Perché io pur non avendo proprio le idee chiarissime in sistemi economici, non voglio rassegnarmi al fatto che oramai senza alcuna regola, a parte alcuni lobbismi, in una situazione di totale anarchia e competizione mondiale chi è più forte vince e basta. Il debole soccomba. Non mi piace affatto. Credo che un'alternativa esista, che possiamo anche dal basso ottenere qualcosa, purché però si abbia consapevolezza di quanto sta accadendo. |
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30-12-2011, 10.16.21 | #33 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
Quello che dici è vero, ma penso sia solo una parte del problema, che l'economia si sia spostata più sulla finanza e che abbia ricadute su quella reale, è una concausa, credo. |
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30-12-2011, 12.18.03 | #34 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
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Riferimento: Regime economico e libertà.
L'altro giorno ho sentito che dobbiamo sacrificarci per proteggere il mercato, il che vorrebbe dire, in teoria, che fare un sacrificio per la comunità...
ma in pratica, se l'1% della popolazione detiene il 90% della ricchezza allora salvando il mercato salvo l'1%, ma io volevo salvare la comunità.... |
30-12-2011, 12.44.59 | #35 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2011
Messaggi: 47
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
Personalmente vedo solo due evoluzioni possibili. La prima è quella di un'accettazione, rassegnata e dolorosa, del venir meno di gran parte degli ammortizzatori sociali, delle regole di solidarietà, dei cosiddetti diritti dei lavoratori e, in qualche misura, anche di parte dei diritti umani in Europa. La seconda è la ripetizione di un copione storico già visto in passato molte volte, a fronte di trasformazioni globali ed epocali: tumulti, esplosioni di contrasti sociali, esasperazione e rabbia distruttiva fino all'emergere di qualche capopopolo che ci trascini tutti in una grande deflagrazione mondiale. Spero nella prima, ma temo per la seconda. Sono passati troppi anni dall'ultima guerra e le generazioni viventi e operanti in Europa non ne hanno il ricordo. Inoltre, la perdita di certezze date per scontate e il venir meno della sicurezza sociale, sono sempre state, in ogni tempo, un detonatore implacabile. |
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30-12-2011, 18.41.27 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
Con buona pace degli arditi, dei combattenti, degli interventisti, dei futuristi, dei nazionalisti, temo che la guerra degli eserciti non possiamo più permettercela..... E' pur vero che la pazzia dell'uomo e la sua incultura sono abbastanza insondabili, per cui il rischio che esploda una spirale auto-distruttiva continuerà ad esserci ancora per un po'. |
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04-01-2012, 00.13.06 | #37 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Aristotele scriveva che esistono tre servitù: quella di famiglia del figlio verso il padre, quella di guerra del vinto verso il vincitore e quella economica del servo verso il padrone. Sono passati secoli di storia di forme di potere e l’egoismo umano è ancora quello che governa le organizzazioni.
La dottrina liberale ha suddiviso grazie al pensiero illuminista, il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, passando dalle monarchie assolute a quelle costituzionali fino alle democrazie. Il principio del limitare il potere. Il libero mercato, mentre Adam Smith fondava le scienze economiche ,poggia sul principio edonistico e utilitaristico. Intanto nell’epoca delle colonizzazioni per rastrellare i capitali da investire i sovrani davano il permesso di costituire le prime società anonime, le attuali società per azioni di capitale . Cominciò con la codificazione napoleonica recepita poi dalle costituzioni moderne la nascita della personalità giuridica da distinguere dalla personalità fisica. Tutte questo per salvaguardare il debitore nella società anonima( perché l ‘azione è al portatore e non nominativa) affinché il creditore non si rivalesse sui beni privati. Oltre al privilegio di avere due tipi di personalità che si configurano in forme di diritto diverso, esiste un limite alla ricchezza privata e societaria? Quale libero mercato quando per legge della concentrazione il mercato non è mai perfetto generando cartelli di oligopolio se non di monopolio. Poteri politici che vengono assoldati dalle società economiche affinché si legiferi a loro favore. Già il limite nell’epoca del delirio di onnipotenza! La libertà ha molte definizioni , ad esempio Norberto Bobbio scriveva che esiste la libertà negativa, “liberarsi da” e la libertà positiva “liberarsi per”. Ma la libertà implica responsabilità in quanto a sua volta la responsabilità è la conseguenza di un’azione. Freud scriveva “Psicologia di massa e analisi dell’io” e W.Reich “ Psicologia di massa e analisi del fascismo” e Le bon teorizzava la folla . Quanti passi da allora anche nelle scienze e applicate dalle strutture di marketing e pubblicità e il lifting di Reagan e Berlusconi, perché il potere mentre semina demagogia e populismo deve sembrare giovane e sorridente: l’apparenza. Servitù storiche , economie deresponsabili gestite da èlite senza nome perché democrazia è anche trasparenza e la libertà che insieme allo stato di diritto sono calpestati. |
06-01-2012, 03.17.26 | #38 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-09-2011
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
Io sono. Sono un uomo semplice. Sono e basta. Penso molto più di quanto scrivo. Non penserò più tra poco tempo, certo: mai ho creduto che la filosofia dovesse perder tempo con la fantasia stupida. |
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06-01-2012, 19.04.38 | #39 |
Moderatore
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Riferimento: Regime economico e libertà.
A me sembra che la tesi di Viandante non sia stata confutata: il sistema economico attuale rende l'uomo schiavo. Non mi pare ci sia bisogno di andare alla discussione sui massimi sistemi o di evocare i grandi pensatori e filosofi; è sotto gli occhi di tutti!
Tutto nasce dalla necessità dell'uomo di mangiare, dormire e coprirsi. Questa è la grande sfida dell'uomo. Sia antico che moderno. Non c'è bisogno di lauree o di chissà quale profondità di analisi per accorgersi del grande disegno pensato ed eseguito da una piccolissima parte dell'umanità che basa la soddisfazione dei suoi bisogni sullo sfruttamento della stragrande maggioranza dell'umanità. E' lapalissiano! Negli ultimi trent' anni lo schiavismo è stato esercitato senza l'ausilio della violenza ma semplicemente "costringendo" il popolo a consumare. Adesso che il giochino sta per rompersi (la bufala della crescita infinita si sta sciogliendo come neve al sole) non bisogna essere grandi profeti per immaginare il riapparire del conflitto sociale in pericolose e diverse forme. Ma non mi pare nemmeno questa una buona notizia: finchè non si troveranno nuovi valori che possano guidare questa umanità smarrita non si caverà un ragno dal buco. Ma prima è necessario accorgersi della schiavitù............ |
07-01-2012, 17.47.02 | #40 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Regime economico e libertà.
Citazione:
In effetti l'attività finanziaria il cui scopo positivo è quello di fare incontrare capitale e lavoro ( in ogni sua forma), si è trasformata per buona parte in finanza speculativa, nel senso deteriore e non economico del termine. La "finanza", quella "finanza" condiziona gli stati, la politica e annulla il valore del lavoro onesto. |
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