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07-11-2010, 20.37.06 | #52 | ||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Anima immateriale o Anima incarnata
Citazione:
E’ vero ci sono molti modi e tipi di visioni: chi è innamorato vede il volto dell’amata ovunque! Questo mi fa pensare che la fede sia come una sorta di innamoramento. Dio è sempre con noi…basta crederci! Ma sempre più m’accorgo, che è difficile non credere (persino non vedere) ciò che solletica le nostre aspirazioni …o che consola le nostra paure: l’idea che siamo essenzialmente anima, dona, oltre che capacità di esplicazione spirituale anche consolazione e serena accettazione rassegnata. "Originalmente inviato da ulysse: Ma chi non sente questa inestricabile commistione soma-psiche-anima, chi non ha visioni quotidiane del “Qualcuno”, può sentire uno sbilanciamento verso il Cielo… ma…del resto… di teologia parliamo!" Citazione:
Ma non è un poco ingenuo pensare che l’immaginario collettivo ne resti sempre più affascinato? In specie alle nostre latitudini? …oppure veramente si crede (come suggerisce Dennett) che il venir meno di tali convinzioni sarebbe prodromo di immani disastri… fisici o morali che siano? "Originalmente inviato da ulysse:Definire questa mia impressione una “lamentazione” è un po’ eccessivo: l’homunculus non mi porta alcuna angustia…. anzi credo che, sul piano personale, effettivamente la Fede costituisca una marcia in più, ….. Sul piano sociale, però, il credere non mi pare più una forza trainate...." Citazione:
Pare, ad esempio, che i paesi o le società a prevalenza protestante, luterani o calvinisti, ci abbiano sempre sopravanzato…siano dotati di maggior rigore….o è solo antropologia mediterranea? Ma anche la Spagna prevale sembra! …eppure sono pur’essi cattolici! Ma che sia il Papa? E’ vero comunque che per ciascun tempo e luogo c’è stato un modo di essere di quelle società cui la dottrina cristiana o cattolica, pur influendo, non è potuta interattivamente sfuggire…cui anzi si è spesso adattata egregiamente: le lusinghe del potere hanno sempre superato le lusinghe dell’anima… sembra. Infatti non è che “l’homunculus” mi impressioni, ma rientra, in effetti, nell’umana psicologia che chi ha ricevuto la fede come dono divino pensi di essere un prescelto, di far parte di una etnia spiritualmente più elevata, detentrice di verità e di morale di ordine superiore di cui i miserrimi di nessuna o di incerta fede non possono certo godere. Tutta la cristiana comprensione per costoro, ma nessuna possibilità di elevati sentimenti e pensieri…o di VISION intrisa di spiritualità....per lo meno non al livello di chi è conscio della propria anima: per costoro, per chi non è conscio dell'anima, niente luce di vèrita. Anzi lo stesso perseguire le esplicazioni della scienza, in alternativa alle verità di fede, non è che portatore di false e caduche verità…”relativistiche”. Posso comprendere una tale “forma mentis” che spesso resta anche sottotraccia…ma ovviamente la reputo un po’ distorta. Citazione:
I preti mancano di carisma! Che sia tutta questa immaginifica teologia che li rovina? O l’aspirazione al misticismo? Nemmeno più di plagio (in senso buono) dei giovani... possiamo parlare noi miscredenti! Citazione:
Quasi volessero, i mistici, godere in anticipo del rapporto diretto e personale con Dio!...,ma aspettate almeno di morire!...come gli eroi che si fanno ammazzare prima! Fortuna che i papi li hanno tenuti spesso a distanza ed il magistero sottace questa dimensione…inessenziale. E’ un pò come per i meccanici che aspirano ad essere piloti o per i piloti che aspirano a fare gli astronauti! Sono egoisti e presenzialisti! Ma và pure bene..piloti e astronauti ad un certo punto sono indispensabili, ma tutto il lavoro, sia fisico che intellettivo..ed anche rivoluzionario/evolutivo, chi lo fà?...sempre i poveri tapini che sgobbano tutto il giorno, tutti i giorni, sui computer, sui libri, nei box, nelle officine, negli hangar…tanto per fare un parallelo con monasteri e chiese, ecc…! "Originalmente inviato da ulysse: Ora affermare,sulla base di ”testimonianze storiche” degne di essere credute (sic!), che questa unità psicosomatica abbia un destino eterno è abbastanza azzardoso…. Alla fine, non vorrei fare affermazioni assolutistiche, ma allo stato attuale, l’esperienza post-mortem…, è praticamente impossibile …" Citazione:
Il Cristo risorto costituisce il fatto fondante della cristianesimo e non mi sogno di discuterlo… Nemmeno discuto la permeante presenza del suo Spirito in mezzo ai credenti: è questione di Fede! Ma la pretesa continua e secolare di sperimentazione e di concreta testimonianza di questa presenza, la ascriverei piuttosto a suggestione…pur non dubitando della intrinseca buona fede dei testimoni. |
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08-11-2010, 10.10.15 | #53 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Anima immateriale o Anima incarnata
Citazione:
Non posso rispondere di ogni opinione cattolica o cristiana, per qunto mi riguarda scienza e tecnologia sono meravigliose ed utilissime attività umane. Prima di diventare credente la mia formazione e la mia forma mentis erano prettamente scientifiche ed anche oggi l'attitudine nel considerare il fenomeno umano è quella. Tuttavia l'esperienza di qualcosa d'altro mi ha immesso nella realtà spirituale concreta, tanto per usare un ossimoro. Per questa attitudine tendo a considerare lo spirito come una "sostanza", mi rendo conto tuttavia quanto questo sia sì distorsivo ma per la ragione opposto alla tua. La mia mente si dibatte ancora intorno alla domanda: che cosa è lo spirito. Cosificare lo spirito però non è la strada giusta ma per ora non posso che percorrere anche questa, in mancanza di meglio. Mi sembra di intuire però che la risposta sia proprio: c'è sempre una unica realtà, soma e psiche che non sono mai separate né separabili. Il dualismo è soltanto dialettico. La spiritualità della materia ha anche una certa evidenza, se non si è distratti. La grande intuizione di Hans Urs von Balthasar è che, contrariamente al luogo comune dell'interiorità dello spirito, dell'anima che, per quel luogo comune, "localizzaziamo" dentro, in realtà è fuori. Dentro ci sono viscere ed organi e chi ha assistito ad una autopsia non può "riconoscersi" in quelli o quanto meno sente quella realtà distante dalla percezione di sé. L'anima o spirito è alla "superficie", si manifesta nella espressione degli occhi, nella "luminosità" del volto, nelle parole insieme al suono puro e semplice, nel sorriso, nel dolore che compone i muscoli facciali in un certo modo, nella bellezza morale che anche si manifesta in "superficie", nella bellezza tout court . Si potrebbe sintetizzare dicendo ciò che appare fenomenologicamente è ciò che ontologicamente è. La figura (Gestalt nel senso che la intende Balthasar) è una contratta rappresentazione dell'assoluto (Cusano). |
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08-11-2010, 12.16.31 | #54 | |
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Riferimento: Anima immateriale o Anima incarnata
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Il misticismo indica il rapporto personale con Dio. Per il cristiano indica il rapporto personale con lo Spirito. Gesù è il mistico per eccellenza, il suo rapporto col Padre è espresso con quelle parole” Io e il Padre siamo una cosa sola”. Poi tu puoi dire che questo come quello dei santi è “egoismo puro” con una contorsione dialettica senza senso, vagamente kantiana. I credenti cristiani sono tutti mistici anche se non tutti allo stesso punto della loro evoluzione. I papi, quando l’hanno fatto, hanno tenuto in second’ordine questa verità che è il fondamento della chiesa, per ragioni politiche in senso lato, per le stesse ragioni politiche che ti fanno giudicare questo comportamento come una “fortuna”. Senza lo Spirito Santo Dio è lontano, Cristo rimane nel passato, il Vangelo è lettera morta, la Chiesa è una semplice organizzazione, l'autorità è una dominazione, la missione una propaganda, il culto una evocazione, e l'agire dell'essere umano una morale da schiavi, come ha detto, con grande efficacia, il patriarca Atenagora. |
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10-11-2010, 12.56.39 | #55 |
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WALLACE E IL DNA DELL'ANIMA
Alfred Russel Wallace (1823-1913) fu un apprezzato naturalista di poco più giovane di Charles Darwin (1809-1882) e, nonostante vi fosse giunto per vie diverse, fu con Darwin, il cofondatore dalla teoria della evoluzione delle specie per selezione naturale: un articolo congiunto di Darwin e Wallace, pubblicato il 1° Luglio 1858, rappresentò l'enunciazione ufficiale, al consesso del mondo scientifico, della teoria evolutiva per selezione naturale…appunto. Wallace era però anche uno spiritualista ed uno spiritista convinto tanto che, nonostante fosse sicuro che la selezione naturale avesse giocato, e giocasse ancora un ruolo chiave nell'evoluzione degli organismi viventi, non si sentì mai di estendere tale meccanismo materialistico allo sviluppo delle facoltà intellettive e morali dell'uomo. In tale ambito avrebbero agito, secondo lui, nuove forze spirituali ancora ignote, quantunque anche visibili, come "testimoniavano" le apparizioni degli spiriti e certi fenomeni arcani che avvenivano durante le sedute spiritiche: “Qualcosa è venuto da fuori, egli affermava, nulla, nell’evoluzione, può spiegare l’anima dell’uomo, la differenza tra l’uomo e gli altri animali è incolmabile. Solo la matematica è sufficiente a dimostrare che l’uomo possiede una facoltà inesistente in altre creature. Poi c’è la musica e le facoltà artistiche, ecc…. in qualche periodo della storia vi è stato, certo, un atto di creazione… un dono alla terra di qualcosa che prima non possedeva. L’anima, quindi, non può che derivare da una creazione separata.” Darwin, dal canto suo, sulla ipotesi di ”intervento esterno” non poteva transigere e si creò fra i due uno spartiacque profondo. L’apostasia di Wallace, sbalorditiva per Darwin, fu comunque occasione di notevoli approfondimenti concettuali e, in definitiva, il diverbio dialetttico, condotto senza spargimento di fango, fu fondamentale proprio per ”l’affermazione della“teoria evolutiva esclusivamente biologica” quale è ancor oggi perseguita, nelle sue pervasioni concettuali nelle varie branche delle scienze umane. A tale affermazione contribuì naturalmente il fatto che l’idea dominante della scienza, già negli anni “60/”70 degli anni “800, era oramai decisamente orientata ad un futuro scevro da ogni intervento spiritualistico. Il darwinismo quindi sostiene, in contrasto non solo col Wallace di un tempo, ma contro gli stessi fautori odierni della immanenza dell’anima divina, che le stesse facoltà superiori dell’HSS, facoltà intellettive, morali, di autocoscienza, sono anch’esse risultanza del meccanismo evolutivo dovuto alla selezione naturale sul piano sia della adattabilità all’ambiente che su quello della pressione sessuale per la riproduzione, ecc… A Wallace, attribuendogli addirittura il ruolo di padre fondatore, fanno tuttavia ancora riferimento i sostenitori dell’Intelligent Design, il così detto “ID”, …ed il dilemma ancora persiste. Fatto pacifico che, a livello animale, sia Wallace che Darwin ed loro epigoni, concordano sul meccanismo evolutivo per selezione naturale….per le così dette ”facoltà superiori dell’HSS” si può dire, in alternativa, che: 1)- Sono frutto della selezione naturale esclusivamente biologica…adattabilità all’ambiente e riproduzione, 2)- Sono un portato del’anima immateriale, creata e infusa… realizzante un rapporto diretto con Dio, (che sembra essere a tutt’oggi la dottrina ufficiale delle Chiesa). 3)- Sono un portato di entrambe le entità, nel senso che anche nella sua biologia, l’uomo è essenzialmente anima…ed è così, che insieme, evolvono DNA ed anima commisti!? (dottrina avanza dei teologi oggi) Ora mi si potrebbe dire: ma perché rimugini sempre su queste stesse cose? Il fatto è che sono cose difficili da digerire...persino da dire: il punto 3 ad esempio è una contraddizione in termini: antinomia della ragion pura!!!! …ma con la teologia uno può dire ciò vuole…e le leggi fisiche proprio non contano? Oppure.... qualcosa in più percepiamo?...ma con quale riferimento se non esiste comunque altro stato? I nostri 7/8 etti in più di materia cerebrale rispetto ai quadrumani superiori li dobbiamo all'anima che con noi si evolve nel continuo rapporto con Dio... o li dobiamo alla semplce forza ordinatrice della selezione naturale? O anche questo è materia di fede? |
11-11-2010, 19.49.05 | #56 | |||||
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Riferimento: Anima immateriale o Anima incarnata
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D’altra parte non sono un esperto di dottrina: forse lo sto diventando ora! Comunque non credo nella integrazione dottrina/scienza se non per contingenti occasioni. La dottrina, sia pure in continuo ammodernamento, non può rinunciare ai dogmi ed ai sacri testi…cioè ad una base culturale costituitasi in epoche (millenni) anteriori all’odierno nostro sapere…cioè, non solo poggia sul trascendente ...che sarebbe anche nella sua natura… ma, nella esigenza dei miti, spacciati per saggezza, distorce o nega il prodotto culturale della scienza: eclatante è il caso dell’ID. In sostanza va tutto bene (o quasi) finché ci limitiamo alla tecnologia…o all’interazione umana in senso astratto, ma quando entriamo nella generale concezione dell’universo, e dell’etica, o della stessa metodologia di ricerca/affermazione e di significanti, sorge il conflitto. In verità il conflitto sarebbe assurdo dato che ci si riferisce alla esplicazione di uno stesso medesimo Universo…in particolare dello stesso esserci dell’uomo….. Accade però che le soluzioni (verità relative) che dà la scienza non sono le stesse che la teologia ha già dato: verità, pretese assolute, dalle quali la dottrina non può divergere! Nello specifico, insomma, proprio per le premesse, l’etica laica della scienza non coincide con l’etica religiosa/cattolica e neppure coincodono gli interessi: la VISION è diversa e diversi sono gli scopi proposti. Ad esempio…senza entrare in particolarità e prescindendo dai conflitti biologici…si consideri il dualismo seguente: 1.-La Chiesa non ha alcun interesse alle ricerche, scientificamente condotte, sulla materia o se, al CERN di Ginevra, si riproduca o meno il big-bang…Forse considera la cosa come una interferenza con l’opera di Dio…l’uomo che vuole ricreare la materia! 2.-La scienza prescinde dalla magnificenza di Dio o dall’averne un qualche rapporto…oppure sì, il rapporto vorrebbe avercelo, ma per tutt’altri scopi da quelli autoesaltanti o autoannulanti del mistico. Citazione:
Ora tu dici che dietro, a provocare tutto questo, c’è che l’anima/spirito vivificante, indissolubilmente commista al corpo…che ancora definisci soma/psiche…porta un in sé un pizzico di trascendente in più. Bene! …se così credi...è solo questione di fede…se l’ospite non disturba…non cambia niente! …..oppure cambia qualcosa...e anche di molto a livello psico/culturale nostro...ma solo se il coltivare o meno di tali idee produce in noi una qualche esaltazione…positiva o negativa che sia. Citazione:
Mi pare un non senso e di nessuna importanza: forse Balthazar non era poi questo genio: ammesso che la portiamo, l’anima…che sia con noi o dentro di noi o fuori…magari sottopelle…. quasi un’ombra…(ma dicevamo “commista”)… non credo che influisca…e, certo, la cosa non potrebbe apparire visivamente…sezionando un qualche organo o viscere.. Ha importanza invece posizionare, e lo sappiamo, l’origine fisica del pensiero: un elettrodo in un piede non dà nessun effetto….massimo un dolore o fastidio. Ma un elettrodo nel cervello…un chip… cambia la percezione delle cose ed il pensiero stesso. …Al limite si può dire che, più che l’anima, è l’elettrodo che influisce…o anche l’elettrodo è spirito? Citazione:
Citazione:
Scusa, ma sono affermazioni che mi sbilanciano!…o forse in un adeguato contesto la frase avrebbe un senso? |
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12-11-2010, 23.47.39 | #58 | |||
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Questo si dice di persona fortemente orientata ad un scopo per il quale tende ad operare in esclusiva per propria personale gratificazione: non è forse egoismo questo,? Si può dire che il mistico costituisce esempio per tutti? Forse! Ma è un esempio… egoisticamente solipsista. Cosa ne ricava la società? Si possono definire, schematicamente, due opposte visioni: la visione religiosa mistica a fronte di quella laica. 1)- Chi pensa l’anima come un portato del divino che è in lui crede che il Bene sia in cielo…che ad esso si debba tendere, per una unione in un Dio origine di ogni felicità e bene…e tanto basta. Ma, allora, chi costruisce le infrastrutture? Non San Francesco…che preferiva predicare agli uccelli ed ammansire i lupi. Certo che il medioevo ha costruito opere immense in gloria di Dio…a consolazione e ammirazione degli uomini…ma forse che definiamo mistici quei costruttori? 2)- L’anima pensata come laica dice invece che il Bene è in terra e trova la propria gratificazione nel meglio operare ed essere utile nell’ambito della società....nello spendersi per la società…sia pure nell’amore di Dio, ma per l’elevazione fisica e intellettuale degli uomini. Chi, pur potendolo, non si impegna essenzialmente in questo e si mantiene lontano dalle esigenze sociali o pensa di sopperire pregando per l’anima …è un egoista che pensa solo a se stesso. O forse che la mia idea di misticismo è un po’ troppo orientata all’esplicarsi e manifestarsi di un’anima operativa?....Ammesso poi che sia tutta questione di anima immateriale o non piuttosto un portato culturale cui la nostra mente (incarnata) si adegua e che persegue. Infatti il misticismo potrebbe essere un modo di pensare che nasce con l’acculturamento nelle teologie religiose, le quali, per esaltazione delle proprie visioni metafisiche, esaltano come unico bene il tendere al divino per cui l’ascesi, l’annullamento in Dio diventa la massima aspirazione,…ma se tutti avessero e perseguissero di tali aspirazioni le società umane perirebbero. Anche Gesù era un mistico perché aveva un rapporto diretto con Dio? Ma ovviamente il rapporto era intrinseco! Era esso stesso Dio! Ma, mi pare, che l’uomo Gesù non ci si perdesse poi tanto:…Gesù si dava da fare, infinitamente, per l’umanità: non lo definirei egoista! In definitiva, sulla stessa linea, non definirei come esempi di misticismo Madre Teresa di Calcutta o Papa Woityla…anche se la loro anima manteneva con Dio uno stretto contatto e la preghiera non era loro estranea. Se lo erano loro, mistici, lo era anche il don Camillo di Guareschi che non tralasciava quotidiani discorsi col Gesù crocifisso. Citazione:
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E’ proprio per tutto questo che una religione è religione! E’ perchè fa riferimento al trascendente come elementoi fondante: sarebbe altrimenti una filosofia. Ma Atenagora ci è anche andato leggero! Infatti è per questo che la Chiesa, ogni chiesa, pretende di sovrastare moralmente ogni altra organizzazione! E’ in nome dello Spirito Santo, della congregazione delle anime immateriali col corpo commiste, che una organizzazione verticistica come quella della Chiesa, Ortodossa o Cattolica che sia, non è definita dittatura o regime, e...perchè no?…setta plagiante gli adepti! Ma è anche per questo che il credente, idealmente infuso di anima spirituale...e per merito di tale anima affratellante gli adepti, vanta, sia pure inconsciamente a volte, un’etica, una spiritualità, forse una mente, superiore a quelle di a chi tale anima non ha o crede di non averla. Ma dimentico, forse, che una delle massime virtù del credente è l’umiltà. |
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14-11-2010, 00.12.12 | #59 | |||||||||
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Se è gratificante può ben esserlo. Citazione:
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Gesù era un laico, Francesco era un laico. Preferiva predicare agli uccelli, quel "preferiva" chi metterebbe in secondo piano? Francesco di Sales ha ben detto che la santità non è preclusa ad alcuna professione e non è garantita ad alcuna nemmeno alla professione religiosa. Citazione:
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Espressioni come annullamento in Dio vanno interpretate. Se ascesi significa esercizio di autocontrollo...abbiamo tutti bisogno di essere asceti....e se imparassimo tutti a controllarci certamente il mondo sarebbe migliore. Questa però è una utopia, purtroppo...per questo abbiamo bisogno di santi, di una pioggia di santi. Citazione:
Don Camillo personaggio romanzesco era un mistico romanzesco ... ma se Guareschi avesse tratto quel personaggio dalla vita reale allora quel Don Camillo sarebbe un mistico...e certamente Guareschi si è ispirato ad un santo....Giuseppe da Coppertino per esempio, potrebbe avergli dato qualche spunto. E' un poco complicata la teologia trinitaria e sarebbe bello approfondirla... comunque... Gesù essendo uomo in tutto e per tutto soffriva come qualsiasi altro uomo e come uomo dalla coscienza pura anche più di ogni altro. Il dolore di ogni essere umano è insondabile...quello che posso dire per intuizione è che lui ed i santi, i veri santi, soffrano molto. Citazione:
Non escludo che vi siano dei solipsisti come non escludo di essere anch'io uno di quelli, né di essere un esaltato che si autogratifica. Che non tutto sia anima è vero, ma anche che non tutto sia carne è vero perché non di solo pane vive l'uomo. Che mi stiano a cuore le vicende politiche ed umane è fuori discussione ma credo di non essere la sola anima cristiana a cui stanno a cuore. Per conoscere cosa voglia dire essere papa bisognerebbe esserlo Citazione:
Gli esseri umani sono anche così. Possono plagiare e lo fanno, possono essere dittatori e lo sono, possono sentirsi superiori agli altri e si sentono, possono attribuirsi meriti che non hanno e se li attribuiscono, inconsciamente o consciamente... cristiani, atei, agnostici, papi, vescovi, mussulmani, induisti, buddisti, preti, religiosi, politici, filosofi, scienziati, lavoratori e nullafacenti, sani e malati, giovani ed adulti, padri e madri, fratelli, figli, insegnanti, medici, idraulici, contadini, ricchi e poveri. Speriamo di diventari migliori. Ultima modifica di Giorgiosan : 14-11-2010 alle ore 15.09.08. |
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18-11-2010, 20.15.03 | #60 | ||||||||||
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Riferimento: Anima immateriale o Anima incarnata
Citazione:
Si dice che i taxisti di New york abbiano una zona del cervello (rilevabile alla Risonanza Magnetica) particolarmente sviluppata, qualitativamente, per intreccio e complessità di collegamenti: neuroni, dendriti, assoni, sinapsi, ecc…densamente interagenti. E’ la zona del cervello dedicata all’orientamento ed alle mappe della città che essi continuamente ricordano ed estrapolano dalla loro mente. Forse i mistici, con la continua preghiera che li coinvolge compulsivamente nel pensiero di Dio, sviluppano in analogia la parte cerebrale dedicata a Dio che sarebbe appunto l’anima…anima incarnata…cioè fatta della nostra carne…cellule, molecole, neuroni, ecc… Così sembra anche sia per i monaci tibetani! Vito Mancuso scrive, infatti, che l'anima (corpo/anima) pur già compresa della dimensione spirituale, proviene dal mondo, nasce col DNA, ma conduce, se attuata nelle sue potenzialità, direttamente a Dio. Forse si deve intendere letteralmente… o è solo una metafora …un simbolismo? La cosa mi sconvolge un pò: sono abituato, pur incredulo, a pensare l’anima come entità divina che Dio infonde...come sarebbe la vita stessa… animata! Per lo meno così insegnava il catechista…ed anche oggi questa sembra essere l’ipotesi ufficiale della Chiesa. Secondo Mancuso sembra invece che siamo noi, la nostra materialità viva e orientata, con l’esercizio virtuoso, nel pensiero di Dio, che si trasforma in spirito…ora…e non alla fine dei tempi! Ovviamente, il mio darwinismo non concepisce, esso contempla solo l’evoluzione biologica, ma questa evoluzione di carne in anima/spirito che Mancuso sostiene, potrebbe rivelarsi idea forza da non trascurare…da perseguire…specie nel nostro attuale momento di crisi morale e ideale. Idea forza che induce a “perseguir virtude e conoscenza” …ed opere laiche efficaci…misticismo poco…spero! Originalmente inviato da ulysse: Ma….non è forse egoismo quello di una persona fortemente orientata ad operare in esclusiva per propria personale gratificazione? Citazione:
Certo molti sinceri credenti si dedicano veramente a opere “costruttive” e per questi l’aspirazione, autogratificante o meno, non assume connotati egoistici!...anzi! …ma la mia impressione è che il cosiddetto misticismo porti piuttosto a far prevalere la cura esclusiva delle “potenzialità” dell’anima …ove, per “potenzialità, s’intende il carattere evolvente verso la comunione con Dio…considerato questo come il massimo bene. Niente di male in questo, ma il resto, cioè l’umano, passa inevitabilmente in second’ordine! Oppure, come mi confidò in passato un amico teologo, “aspirante mistico”, Gesù salva veramente chi lo chiama impegnando l’anima: mi disse, infatti di aver avvertito concretamente e fisicamente il contatto con Gesù…in una situazione in cui, per stress e forte coinvolgimento emotivo, aveva chiesto aiuto!? ”Originalmente inviato da ulysse: Si possono definire, schematicamente, due opposte visioni: la visione religiosa mistica a fronte di quella laica. 1)- Chi pensa l’anima come commistione corpo/spirito… crede che il Bene sia in cielo per tutti…che ad esso si debba tendere, verso un Dio origine di ogni felicità e bene…e tanto basta… Citazione:
San Francesco preferiva, metaforicamente, predicare agli uccelli…piuttosto che dedicarsi al pragmatismo operativo… predicava la povertà: si era disfatto dei suoi averi per darli ai poveri…cosa encomiabile…magari ce ne fossero oggi…Ma poi..questi poveri… erano sempre poveri! Originalmente inviato da ulysse: 2)-L’anima pensata come laica dice invece che il Bene è in terra e trova la sua propria gratificazione nel meglio operare ed essere utile nell’ambito della società....nello spendersi per la società…...] Citazione:
Originalmente inviato da ulysse: Infatti il misticismo potrebbe essere un modo di pensare che nasce con le teologie, …. esaltanti come unico bene il tendere al divino… all’’ascesi…come massima aspirazione…... Citazione:
Citazione:
Con “ascesi” mi riferivo all’esplicarsi dell’asceta, di chi si dedica alla vita ascetica rinunciando ai piaceri del corpo: purifica il corpo per purificare l’anima e meglio realizzarne le potenzialità,…ma cadremmo di nuovo nell’egoismo mistico di chi s’interessa solo a se stesso, alla propria anima… per evolverla da incarnata in divina…proclamando amore e sacrificio. Citazione:
Citazione:
Forse è vero l’inverso: sono proclamati santi, in genere, quelli che hanno sofferto, sacrificandosi per gli altri…e non solo facendo gli “stiliti”. Citazione:
Degno o non degno credo indubbio che un Papa debba avere una VISION politico/teologica assai più ampia di chi si limita a coltivare le potenzialità della propria anima….altrimenti non resta che fare come “colui che fece per viltade il gran rifiuto”. Originalmente inviato da ulysse: Atenagora aveva certo ragione…dal suo punto di vista. La religione fa riferimento al trascendente come elemento fondante! ..... Ma è anche per questo che il credente,commisto corpo/anima … vanta, a volte, un’etica, una spiritualità, superiore a quella di chi in tale anima non crede. Ma dimentico, forse, che una delle massime virtù del credente è l’umiltà? Citazione:
Ma sarà il corpo/anima ad occuparsene o se la dovrebbe sbrigare solo il corpo (i neuroni del taxista)…!? |
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