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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
01-09-2003, 17.12.44 | #7 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-03-2003
Messaggi: 246
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Tutte le filosofie mistiche sono daccordo sull'esitenza del se e del
ego. La libertà è la totale disidentificazione con l'ego, la nostra parte fittizia, che ci fa provare la paura della morte. Infatti ogni paura non è altro che la paura dell'ego di essere ucciso e cioè trasceso. Finchè ne saremo aggrappati non potremo accogliere l'infinito dentro di noi. L'ego si nutre di tempo psicologico, non è mai nel presente, o pensa al passato continuando a ripeterlo anche nelle azioni, oppure è nel futuro idealizzando ogni situazio- ne, per sentirsi sicuro, essendo terrificato dall'ignoto. Ma per trascenderlo deve esere maturo, la piu grande disgrazia è restarne aggrappati continuando a giustificarne la sua utilità e la sua necessità, rendendolo più infantile. |
01-09-2003, 19.40.16 | #9 |
SiamoUniciPezzi di N.. :D
Data registrazione: 23-08-2003
Messaggi: 426
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kri- per risponderti al tuo primo mess. ti dico che si, possiamo benissimo avere una discussione su questi temi, la quale per altro come puoi vedere, però, non porta che ad altre discussioni, e via , e via. se abbiamo energia sufficiente e nient'altro da fare in quel momento, discutiamo. ma è la pretesa che da questa venga una ulteriore comprensione che non va. è semmai dopo aver visto tutto questo ed aver trovato il coraggio di gettar via in toto tutto questo cercare che sono come sono ora, non grazie ad un ammontare, bensì ad uno sfoltire. deirdre, si, io intendo pe r pensiero questa risposta della memoria. Bene...in concreto: (come mai mi avete reinterpretato?, ho forse parlato come fosse in terza persona?) Infatti noi siamo un fascio di illusioni e di ego, di 'io', di personalità. Questo fascio siamo noi. questo fascio è costruito negli anni grazie a tutto il materiale che la conoscenza culturale ha riversato in noi tramite l'educazione e tutte le forme di trasmissione. c'è solo da accettare questo. già, perché il fatto di volerlo 'equilibrare' porta a lavorarci sopra in chissàche modo, quindi ne alimentiamo solo l'attività. è un ulteriore inganno questa cosa della ricerca interiore equilibrata. siamo sempre nel circolo vizioso. abbiamo solo trovato un espediente (l'ego o pensiero o reazione che siamo lo sta trovando) per non finire. Il fatto è che se davvero accade che finisca questa percezione di noi stessi, questa è la fine di come uno si sperimenta e si vive fino a quel momento. questa non è più filosofeggiare o illuminarsi beatamente. non è un gioco. avete idea di cosa voglia dire che il meccanismo del pensiero si ferma? se accade totalmente questa cosa ogni cosa pensata e sentita da tutta l'umanità in tutto il tempo viene estromessa dal sistema e l'energia del pensiero che è materia ionizza il corpo che subisce una morte clinica e un rinnovamento atomico. il processo è di non ritorno. è come se poi l'organismo ricominciasse a vivere neutralmente ogni cosa in un rapporto vivo, senza più possibilità di strascichi di ricordi o di emozioni false. Come quando per esempio da bambini le sensazioni si avvertivano come un 'tonfo' nel timo. Ecco perché non c'è niente che possiamo fare per far avvenire una cosa del genere, perché ogni cosa che facciamo, (soprattutto per voler trascendere) è sempre fatta insieme con la cosa da trascendere: pensiero o che dir si voglia. non c'è uscita. Perciò l'unico prerequisito affinché perlomeno non ci si inoltri sempre più in un vicolo cieco è solo lasciar stare tutto e anzi non accumulare ulteriormente insegnamenti su insegnamenti, ma girare i tacchi a qualunque di questi ci si presentino davanti, siano i più allettanti del momento. Ma finché cerchiamo questo benedetto senso....
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01-09-2003, 21.09.51 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-05-2003
Messaggi: 39
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volevo ag.giungere a "post" di Deirdre :
"L'uomo tende alla ricerca per conferire senso al proprio esistere, ciò che tu definisci amore per la conoscenza non è altrto che la voglia di scoprire, di comprendere fin dove la mente umana può spingere le sue reti...pescare nel mare dell'infinito concetto d'esistenza è qualcosa che ha spinto uomini illustri a muover passi...dei quali, tutt'oggi, abbiamo testimonianza." Si pratica la scienza-ri.cerca, per desiderio di sicurezza, per fuggire da fantasmi e paure, per sete di possesso e di dominio. (F.N) siamo alla ricerca di un appaga.mento continuo, dato da quei brevi e frammentari momenti in cui si evidenziano in noi i "vuoti esistenziali". nient'altro... |