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27-06-2011, 22.42.09 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
Li usiamo convenzionalmente come tanti altri aggettivi o verbi. Caso mai è il concetto religioso che se n’è appropriato. |
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28-06-2011, 09.06.25 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
Assolutamente no. Non ho detto che il male minore è la soluzione migliore (all'inizio li ho invertiti, come punti di partenza). Ho solo detto che se devo trovare una soluzione il "male minore" fa parte delle soluzioni possibili. Siccome per prassi tendiamo a parlare sempre di male minore come il raggiungimento della soluzione migliore, volevo dimostrare che non è così. |
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28-06-2011, 17.15.28 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
In psicologia è classico il cosi detto “dilemma del male minore”, espresso, a volte proposto con varianti, così: sei artefice in un evento che si verificherà sotto i tuoi occhi: un treno si avvia verso un ponte crollato di cui il macchinista è ignaro. Ma tu da spettatore non coinvolto in nessun modo, sai solo che il treno è carico di passeggeri, e puoi deviarlo con una leva verso un binario in cui lavorano quattro persone: che fai? Per solito gli psicologi sono favorevoli a un realismo razionale che fa scegliere di agire e deviare il mezzo verso le sole quattro persone. Gli esempi, anche storici possono essere diversi : L'atteggiamento della Chiesa verso il nazismo e l'olocausto ebreo, da preferire comunque al comunismo che l'avrebbe messa in pericolo. Il“male minore”, non so in quali casi possa essere considerato in modo reversibile “bene maggiore”. |
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29-06-2011, 08.52.46 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
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29-06-2011, 16.34.01 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
Riguardo all'esempio del treno, secondo i tipi psicologici di Jung, probabilmente l'irriflessivo devierebbe il treno mentre il riflessivo non riuscirebbe a prendere una decisione in tempo utile. Dunque cosa è meglio, reagire o riflettere? Tutto è movimento (quindi bisogna reagire) o tutto è immutabile (è inutile reagire perchè non si può mutare ciò che è)? Ancora una volta per ragionare abbiamo bisogno di un tutto. Il male minore sarebbe dunque sacrificare il poco a favore del tutto. Ma quando parliamo del tutto noi non abbiamo una conoscenza effettiva di questo tutto. Pensare che ci sia un tutto è indispensabile per utilizzare la ragione, senza la categoria di totalità o unità non potrebbe aver luogo il ragionamento logico. Così il tutto di Eraclito esclude il tutto di Parmenide e viceversa. E nemmeno conosciamo un tutto che li comprende entrambi. Il concetto di tutto è un organo indispensabile alla ragione e deriva dalla ragione stessa, ma noi non ne abbiamo mai un'esperienza effettiva. Per decidere riguardo al male minore noi abbiamo un'idea del tutto del male e alla luce di questa idea scegliamo il male minore per evitare il peggio, ma questo tutto del male è solo un'idea. |
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29-06-2011, 17.52.06 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-08-2010
Messaggi: 107
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Riferimento: C'è un male minore?
In questa diatriba sul male minore, dimentichiamo che siamo geneticamente avversi al rischio in quanto esseri umani, con una precisazione da fare: che tutto dipende dalla prospettiva/cornice in cui inquadriamo un problema.
E' quello che hanno scoperto in modo sconvolgente, per i sostenitori della teoria dell'utiiltà attesa, i due psicologi israeliani Kahneman e Tversky. Provate a pensare ad una situazione ipotetica come la seguente. In una comunità improvvisamente le persone si ammalano di una rara malattia che si prevede ucciderà 600 persone. Per affrontare la minaccia, si predispongono due piani: - piano A: si salveranno 200 persone. - piano B: probabilità di 1/3 che si salvino tutti, di 2/3 che non si salvi nessuno. Voi quale scegliereste ? |
29-06-2011, 21.58.04 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: C'è un male minore?
1) Si tratta di una “teoria” del “male minore”
2) La premessa necessaria in ogni giudizio valutativo in filosofia è “Bene”per chi? “Male” per chi? “Migliore” per chi? In quale situazione, condizione, chi esprime la scelta? 3) Nel nostro caso il beneficio teorico va al maggior numero di persone, sacrificandone un numero molto minore, secondo un criterio di realismo razionale 4) il giudizio etico tiene conto di un parere prevalente e scelto per la maggiore, scaturito da persone affidabili,( cioè, come nella scienza, non si parla mai di “assoluti”) per essere esperti in qualche disciplina consona: il parere di scienziati in tal caso non avrebbe più importanza. 5) Tali i limiti di cui tenere conto; poi, ognuno può esprimere un'opinione anche contraria con altri criteri più o meno convincenti, più o meno derivati da qualche condizionamento anche inconscio, da qualche fallacia mentale, da qualche personale colorazione emotiva. arsenio |
30-06-2011, 08.58.39 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
A mio modo di vedere, l'esempio ci porta a riflettere che, come qualcuno ha già affermato, che non è sempre facile individuare quale sia il male minore, sopratutto se si dovesse stabilire il valore dell'unico sacrificato, contro di quello dei salvati. Infatti, secondo voi: varrebbe di più il valore di una sola persona o il numero di vite da salvare? In tal senso, mi piacerebbe conoscere l’opinione di emmecci che, dopo aver gettato il sasso nello stagno, ci ha reso orfani, in quanto a interventi. |
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30-06-2011, 09.49.20 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: C'è un male minore?
Citazione:
Per di più tentare di rilevare gratuitamente tare psicologiche a chi cerca di esprimere un ragionamento, per corretto o scorretto che possa essere tale ragionamento, mi sembra perfettamente coerente con il fatto che si stia parlando di etica |
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