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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
30-07-2009, 08.33.09 | #3 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Gesù Cristo:chi era veramente?
Credo che siano tante le interpretazioni possibili della predicazione di Gesù, da fariseo a esseno, da ebreo ortodosso e marginale a mago, e ancora altro, tra i tanti c’è J. D. Crossan che lo descrive come un filosofo cinico.
C’è dunque un esponente autorevole della ricerca storica su Gesù che lo ha ipotizzato. |
30-07-2009, 08.46.57 | #4 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Gesù Cristo:chi era veramente?
Citazione:
L'argomento "divinità..è molto complesso.ricordiamo solo che presso i filosofi Greci non vi era contrapposizione razionale tra fenomeno e Divinità immanente o incarnata (Deità). |
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30-07-2009, 15.23.05 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Gesù Cristo
Gesù Cristo è un filosofo, è un riformatore, un maestro di morale, un rivoluzionario, uno gnostico, un taumaturgo, un socialista, un perfetto comunista ed ancora altro.
Gesù Cristo è uno specchio universale dell'umanità: ognuno può, a buon diritto, specchiarsi in lui e, ovviamente, scorgere i lineamenti che lo affascinano o semplicemente gli interessano. Quanto emerge dai Vangeli canonici e da quelli apocrifi, informazioni e stralci della sua esistenza e del suo insegnamento, è per il pubblico cioè per tutti coloro che ascoltarono o che ieri ed oggi vollero e vogliono informarsi. Questo è essoterico cioè, appunto, per tutti. La comprensione essoterica dei Vangeli canonici, apocrifi e di tutti gli altri scritti, dunque è possibile a tutti e sulla base di questa comprensione o percezione ognuno concluderà in modo diverso. In questa sfera si collocano anche gli studi critici e storici, ed anche qui le opinioni sono diverse ed a volte molto difformi tra di loro Su questo piano si può dialogare, incontrarsi o scontrarsi come in ogni campo culturale ed i Vangeli sono libri uguali agli altri. L'esperienza cristiana è qualcosa di più: presunta o autentica, è l'esperienza della presenza dello spirito di Cristo nella propria esistenza e della comunicazione con lui. Questa esperienza è sempre esoterica, essendo il rapporto e la comunicazione assolutamente personale, come del resto appare ovvio per le differenze fra persona e persona e per la natura di tutti i rapporti interpersonali. Logicamente fra i cristiani, nonostante le loro mentalità diverse, le differenze culturali e di tradizione, c'è una qualche affinità nel concepire il Cristo e il cristianesimo come religione, e c'è anche il bisogno di confrontarsi, di celebrare insieme o festeggiare la persona e lo spirito di Cristo che è il centro focale della loro esistenza....per forza maggiore. Il Cristo si manifesta come il conoscitore di ogni spirito umano, come colui che vede sempre avanti e sempre di più di ogni essere umano, come un fratello potente e premuroso, come un amico che sa essere anche complice , come un maestro che ti libera dalle tue meschinità e miserie, che solo conosce quale sia la tua felicità personale e ti guida verso di essa, tanto più quanto più sei docile. Sa guarire il tuo spirito ma anche il tuo corpo.... e capisci che ha veramente un progetto per l'umanità...che è disposta. Puoi chiamarlo Signore ma puoi anche chiamarlo Dio. Ultima modifica di Giorgiosan : 30-07-2009 alle ore 19.36.19. |
01-08-2009, 10.45.47 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-07-2009
Messaggi: 43
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Riferimento: Gesù Cristo
Citazione:
Bellissime queste parole, però vorrei aggiungere un' altra cosa che mi sembra sia stata un' pò trascurata. Dai Vangeli emerge (ma da tutta la Bibbia) che il fulcro del discorso di Cristo sia la salvezza, la salvezza dopo la morte. La parola stessa Vangelo significa: buona novella. E' questa l'unica originalità, e ciò che più di ogni altra cosa rende interessante la Bibbia e ne fa quindi il libro su cui si è basata la cultura e la storia da quel punto in poi, questo messaggio è ciò che rende Gesù cristo unico e veramente significativo per noi uomini. se ci pensiamo bene tutti i Filosofi dicono cose interessanti e tremendamente profonde, ma nessuno dice e dimostra quella cosa in più che lo rende singnificativo e necessario ad ogni uomo, dal più stolto al più grezzo. Il vangelo va inteso come una testimonianza reale di salvezza, se non lo si legge in questa chiave non se ne è compreso il suo fine ultimo. Appunto la salvezza, la salvezza dalla morte, dalla fine di ogni cosa, che ha terrorizzato uomini fin dalle origini, uomini che si aggrappavano a ritulai magici, ad invocare spiriti, ad andatre in trance, a seppellire le persone care con oggetti che sarebbero tornati utili nell'aldilà. Ultima modifica di Giuppe : 01-08-2009 alle ore 14.46.59. |
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19-06-2012, 22.30.47 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Gesù Cristo:chi era veramente?
Gesù si mostra nei Vangeli, tutto il resto è interpretazione. Dovrebbe essere sorprendente che non abbia voluto scrivere nulla di suo pugno, ha lasciato che fossero “cronisti”, apostoli e discepoli a divulgare al mondo la sua parola. Lo ha fatto appositamente se si capisce il suo messaggio.
Perché il fatto di credergli o meno è un atto individuale: una scelta. Presentarsi al mondo come Dio, non avremmo avuto scelta. Si definirà spesso “Figlio dell’Uomo”. Non è un filosofo “ante litteram”, non costruisce architetture teoriche, non utilizza il linguaggio della logica. Il suo segreto è che parla al popolo e in mezzo al popolo con parabole, cioè sceglie la chiave metaforica per fare esempi concreti di vita dove alla fine c’è sempre una morale. E’ un “sapienziale” che però relaziona il suo messaggio nella vita, non lo pone tra le “nuvolette” come nei Veda ad esempio. Personalmente quando decisi di leggermi i Vangeli capi quanto la Chiesa avesse sbagliato a congelarlo nel dogmatismo di un “freezer”. Il linguaggio aristotelico del tomismo nulla ha a che fare con i linguaggio dei Vangeli. Nessuno mi aveva svelato il Gesù che si disvela nella lettura dei Vangeli. I messaggi sono forti, potenti. Non parte da Dio per arrivare agli uomini, parte dall’umanità per consegnarla a Dio, non pone più il decalogo e la legge mosaica a principio del tutto che ovviamente rispetta, ma insegna l’ama gli altri come te stesso e la misericordia verso i diseredati, gli ultimi. Dà il conforto ai derelitti. Pone i messaggi di speranza e di salvezza all’umanità del dolore e della sofferenza. Non può essere quindi un linguaggio puramente logico, se entra fra sentimenti e ragione, fra verità e libertà. Lo considero il Maestro. Non ho ancora trovato una filosofia che abbia capito la sua potenza, forse in parte Heidegger nel tentativo di costruire una nuova ontologia che uscisse dalla staticità della metafisica; ma come disse il suo discepolo Gadamer, gli manca l’alterità in quell’esserci nel mondo, gli manca il conforto dei suoi simili, che rischia di diventare sennò atto egoistico. |
22-07-2012, 16.54.09 | #8 | |
Cioraniana Incrollabile
Data registrazione: 04-07-2010
Messaggi: 154
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Riferimento: Gesù Cristo
Citazione:
non sono d'accordo. e trovo questo tuo pensiero un pò discriminante. Io potrei trovare tutto questo in altri profeti, o persino in qualche Dio o Dea molto più antico, o in qualche Uomo Moderno a cui posso legarmi emotivamente che può essere per me tutto questo che tu dici. Non si capisce perchè debba essere per forza Gesù Cristo l'unico e il solo a "dare" o rappresentare tutto questo che hai elencato. nessuno da noi ha la certezza di cosa ci sia dopo la morte. in questo senso, un ideale vale tanto quanto un altro.... |
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22-07-2012, 20.18.38 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 19-07-2012
Messaggi: 13
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Riferimento: Gesù Cristo:chi era veramente?
Le rappresentazioni, che vengono date del ruolo e della figura del Cristo, secondo le opzioni culturali, cui si aderisca, sono variegate, tanto da approdare spesso a risultati opposti. Nel secondo Volume su "Gesù dii Nazareth" il Papa riferisce, per confutarla, la tesi, secondo cui Cristo aderisse al movimento degli Zeloti, portatore di un'impostazione, che approvava la violenza, a fini rivoluzionari, asserendo che l'intera condotta di vita del Cristo, a partire dalle Tentazioni nel deserto e dal Battesimo nel Giordano, rappresentino la testimonianza di un'opposizione a ogni forma di rivoluzione politica attuata con la violenza. Nel primo volume lo stesso Pontefice pone in rapporto dialettico Gesù e Barabba, definendo il secondo come una sorta di "alter ego" del primo, nel senso della approvazione della violenza, come strumento di rivoluzione politica.
L'opzione di un Gesù come sostenitore della rivoluzione con metodi violenti è portata avanti da scrittori di impostazione non confessionale e/ atea. In ogni caso, sembra di assistere alla costruzione "a tavolino" di una figura idealizzata, che non fornisce certezze e univocità di vedute. |
23-07-2012, 14.25.06 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Gesù Cristo:chi era veramente?
Per la questione degli zeloti consiglio agli amici forumisti di consultare saggi di storici competenti. La divulgazione di temi che riguardano la Bibbia spesso distorce la realtà storica...per vari motivi.
Se si vogliono avere informazioni corrette su questo tema consiglio la consultazione del saggio (in quattro volumi) di John P. Meier " Un ebreo marginale". Non voglio scrivere sul tema "zeloti" per non "invadere" e annoiare ma se a qualcuno interessa posso sempre fare una sintesi. Dico questo immaginando che chi ama la filosofia ami anche una informazione accurata. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-07-2012 alle ore 21.51.20. |