Riferimento: Dio non è il primo ma l'ultimo
Precedentemente espresso da Giorgiosan
La verità assoluta non può essere l'interminabile descrizione della realtà. Né alcuna infinita processione dialettica.
Non può essere la sommatoria delle analisi e delle sintesi scientifiche, né la conoscenza delle "tavole cosmiche e universali della morale".
La conoscenza non può essere qualcosa che qualcuno conosce, o una "chiave" per interpretare il tutto. Come se qualcuno potesse conoscere senza essere.
La conoscenza è simultanea all'essere, più essere siamo e più conosciamo, e quanto più siamo più conosciamo
La conoscenza, l'episteme compiuta non si raggiunge con la cultura, con lo studio, con l'apprendimento dell'enciclopedia cosmica delle scienze ma con l'essere compiuto.
Essere e non avere conoscenza.
Carissimo Giorgio,se ho ben interpretato quanto tu dici,la Verità assoluta può essere un soggetto al di sopra di ogni cognizione e conoscienza dell'attuale mente umana quindi per ora irraggingibile. Se è così condivido fermamene.
Inserito da Giorgiosan:
Ed il modo, la forma del conoscere è diversa ad ogni stadio dell'evoluzione dell'essere umano.
Ora la meta evolutiva, la compiutezza dell'essere umano, il maggior essere che può essere un essere umano, quale è?
La risposta che diamo a questa domanda segna i limiti della nostra possibile conoscenza ed i limiti della nostra possibile evoluzione.
Carissimo, a mio avviso la meta relativa all'evoluzione umana,può non essere
definita come già io ho detto,cioè la Felicità,Beatitudine o Paradiso,bensì:
minor infelicità, minor dannazzione,minor Inferno. In questo modo forse risulta maggiormente comprensibile. Comunque lo stimolo ad un continuo e progressivo avanzamento verso detta meta è innato nell'uomo,ed il raggiungimento è direttamente proporzionale all'uso del proprio intelletto.
Amichevolmente espert37
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