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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
20-03-2009, 11.20.43 | #22 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-05-2007
Messaggi: 189
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Riferimento: Locke e l'argomento contro le idee innate
Citazione:
Sicuramente, la critica di kant si focalizza sui limiti della ragione quando tenti di indagare proposizioni indimostrabili empiricamente e logicamente. Ma qui volevo andare oltre. Chiediamoci le cause, chiediamoci il "come": da dove deriva la logica stessa (è normativa, descrittiva, entrambe?) e da dove ci arrivano idee che in natura non sono immediatamente "sublimabili" in astrazioni (ex. un disegno di una scala impossibile, di un'illusione ottica, o peggio idee fumose come la "complementarietà" quantistica ecc o idee sul sesso degli angeli e altre chicche meta-fisiche)? Ecco io tentavo di dire che anche queste idee metafisiche (che richiedono spiegazioni e non si accontentano di una semplice proposta empirista) a ben vedere sono esse stesse facilmente ricavabili dall'esperienza percettiva che abbiamo del mondo, basta aggiungere un elemento destabilizzante come la casualità. Mi spiego meglio con un esempio concreto. Immaginiamo la scala impossibile. Essa deriva dall'esperienza di una scala ordinaria+l'esperienza del paradosso (forse inesprimibile a livelli totalmente astratti) della circolarità+un salto casuale (almeno molto probabilmente). per contro non si da il caso (a livello consapevole e cognitivo) di potersi immaginare davvero qualcosa, almeno nella sua percezione totale e completa che davvero sia avulsa totalmente dall'esperienza (ad. es. come possa essere uno spazio geometrico a 4 dimensioni). ecco xkè sostanzialmente sto con locke. Citazione:
in che senso? poi... una curiosità, tu come la pensi sul tema locke? grazie ciao! |
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22-03-2009, 11.09.35 | #23 | |
Ospite
Data registrazione: 09-03-2009
Messaggi: 18
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Riferimento: Locke e l'argomento contro le idee innate
Citazione:
Io sono essenzialmente d'accordo con Locke, accostando alle sue intuizioni filosofiche, scoperte scientifiche come l'evoluzionismo e l'ereditarietà genetica dei caratteri. Sono contrario alla reificazione di enti astratti (ossia ritenere "res" tutti gli oggetti del pensiero, e ritenere, per il solo fatto di poter concepire qualcosa che questa esista o sia conoscibile) e credo che in passato questo processo di reificazione potesse essere anche logicamente plausibile e coerente. Tuttavia oggi, tenendo conto delle conquiste della scienza, credo che credere nell'esistenza reale delle idee (logiche o morali che siano), per il solo fatto che sono ben chiare alla nostra mente, sia un abuso inguistificabile della ragione. |
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