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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
27-01-2009, 13.45.25 | #1 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Filosofia della persona, della mente e senso della vita
In una intervista a Daniel Dennett qui
http://www.associazioneasia.it/adon.pl?act=doc&doc=789 Molto interessante nel complesso, coscienza illusoria, libero arbitrio ed altro, ma alla domanda della mancanza di senso in alcuni giovani di oggi Dennett mi pare in grande difficoltà, minimizza parlando di cinismo, di moda, devia la risposta sulla differenza tra Europei ed Americani conclude di non avere la cura, ma io non so se pensare che davvero non riesca a cogliere il problema o se non si è mai posto la domanda di senso dell’esistenza o se ritiene priva di senso la domanda dal punto di vista scientifico o ancora la domanda se l’è posta ma non è riuscito a darsi risposta. La mia domanda è se la scienza e in questo caso, parlando di pensiero e di mente, le neuroscienze alla domanda di senso non possono rispondere, se non al massimo localizzando l‘area cerebrale che si attiva , questo non diventa campo della filosofia, che per lo meno dovrebbe sforzarsi di produrre risposte, se non con certezze dogmatiche come quelle religiose almeno con un abbozzo probabilistico? Dal mio punto di vista il senso non è dato, ma ognuno ha la libertà di dare da sé il proprio personalissimo senso alla sua esistenza, ma la domanda non può essere eliminata dal panorama filosofico, ed è invece la filosofia della persona che reintroduce il perché, la filosofa Roberta De Monticelli, oggi molto impegnata nel pubblico dibattito sull’etica reintroduce la necessità della filosofia di non trascurare le domande sul senso ultimo della vita, dell’uomo. Pone l’accento però su un bisogno di conoscenza e pur essendo credente cristiana depura la domanda da connotati salvifici, se da un lato combatte l’eccesso di relativismo, dall’altro sottrae anche il campo relativo all’uomo all’eccessivo riduzionismo tipico dei nostri tempi. In fondo le domande che l’uomo si pone sono anche nella sua natura e le risospte che si è dato nel corso dei millenni hanno contribuito alla sopravvivenza della specie umana, e la filosofia non può esimersi dall’interrogarsi anche su questo fondamentale bisogno umano, invece pare essersi trincerata dietro un comodo atteggiamento di problematizzazione all’infinito, di criticismo all’eccesso, rinunciando al suo originario compito di ricerca di conoscenza e di verità. |