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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
30-12-2008, 09.23.13 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Cos'è la cultura?
Attraverso le svolte del nostro argomentare non so se siamo giunti o siamo prossimi a un’intesa. In ogni modo, interpretando le nostre affermazioni come semplici variazioni sul tema, mi pare di poter riassumere il problema così: dopo aver accentuato il distacco fra natura e cultura – e magari fra cultura bassa e cultura alta, cultura al singolare e cultura al plurale, cultura omogenea e cultura differenziata - fino a giungere al concetto antropologico di cultura come insieme di tutte le opere e di tutti i valori e avere assimilato questa equazione a quella che s’identifica con la storia come ricerca di una verità che si pone al di sopra di tutte le piccole storie - mi si permetta un ultimo dubbio o un ultimo punto interrogativo.
Tutto è cultura, dunque, per la specie-uomo, e ogni storia è o diventa storia della cultura. Ma è giusto questo aforisma o ci perdiamo, con esso, in un’impressione di omogeneità che sembra andar contro alla realtà delle cose? Un invito a ripensare questo problema ci viene in questi giorni dalla morte di Samuel Huntington, il politologo americano che ha portato questo termine di cultura a un’indubbia attualità e a una conoscenza quasi di massa, ipotizzando, per spiegare gli avvenimenti di oggi, uno “scontro delle culture” (culture clash) che ha suscitato consensi ma anche critiche accese. Di fronte infatti all’idea di Fukuyama di una vittoria incontrastata della democrazia che avrebbe imposto una “fine della storia”, Huntington sembrava averci riportati coi piedi in terra: anche se questo scontro delle culture non è un’interpretazione pessimistica di ciò che vediamo intorno a noi, ma un invito a intendere la cultura come un compito senza fine perché sì, essa è qualcosa di estendibile a tutto non in quanto tutto è identico ma in quanto nulla lo è, e l’uomo va in cerca di un’identità o meglio una verità che non si attua nel qui e nell’ora e non ha niente di definitivo: cioè di una verità assoluta che tutti cerchiamo e non troviamo mai. Infatti nessuna aspirazione pacifica, nessuna buona volontà – Espert37 - basta a dirimere le differenze e le lotte tra le culture, che dal livello infimo a quello più alto vengono anzi sollecitate, perché la natura anzi l’evoluzione stessa del cosmo va verso il diverso e si compie con il diverso, ed è dunque più saggio non illudersi pensando – certo per bontà d’animo – che l’unità del genere umano o addirittura l’unità del vivente sia una realtà e non un’aspirazione, come è un’aspirazione l’idea che l’universo abbia un senso e magari anche un fine, ristabilendo l’unità di natura e cultura a questo livello ottimo e massimo. Così che ciò che si avvicina alla verità è piuttosto una diversità fra quei termini, facendo capire che l’unità degli esseri e dei conseguenti diritti è forse proprio un errore, un errore che è stato all’origine del colonialismo europeo così come lo è di ogni totalitarismo politico e religioso, mentre ciò che è alla base di natura e cultura è l’unità nella diversità, cioè l’unità come fine e non come mezzo, e tanto meno come principio. |
30-12-2008, 15.38.23 | #24 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cos'è la cultura?
Carissimi Arsenio ed Emmeci,io vi leggo,ed apprezzo tutti i vostri interventi finalizzati alla ricerca per definire e dare una qualifica alla cultura.Ma scusatemi e cercate di sopportare un attimo la mia ignoranza,non riesco a capire il perchè di tanto impegno per complicare e rendere alquanto irrisolvibili le cose semplici.Come in agricoltura, nel nostro lessico viene definita coltura ogni studio ed azione atti a far nascere,fiorire e produrre al meglio le piante,le azioni che le fanno appassire e seccare non sono coltura ma anticoltura. Anche in antropologia,a tutti gli studi,le idee e le azioni,volte al miglioramento dell'umanità,al suo avanzamento verso quella meta universalmente riconosciuta e condivisa,possiamo dargli l'appellativo di cultura.Tutte quelle idee ed azioni che non volgono a questo intento ma che deviano,recando spesso danno,io le chiamerei anticultura.
A mio avviso,al fine di poter intraprendere una seria e concreta ricerca,dobbiamo prendere atto con convinzione che tutti abbiamo due punti importanti ed essenziali in comune,e che sono: Il punto di partenza che è l'EGO,perchè se esistono questi probblemi di cui stiamo trattando,la causa prima è perchè il nostro Ego esiste,se non esistesse,per noi non esisterebbe nessun probblema e tantomeno tutto l'universo. Il punto di arrivo,la meta,anche quella in comune e condivisa,è la felicità,la beatitudine ,il paradiso,o come maglio la si voglia chiamare. Ebbene,tutto ciò che si propone per la ricerca del migliore tragitto che l'Ego deve seguire per giungere a detta meta,io chiamerei CULTURA. Tutto ciò che devia non lo riterrei degno di tale appellativo. Gli strumenti ed i mezzi di ricerca per detto fine esistono,basta solo adottarli in comune accordo. Un caro saluto ed un augurio di Buon Capodanno a tutti espert37 |
31-12-2008, 09.30.51 | #25 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cos'è la cultura?
Carissimo Espert, tutto accettabile quello che dici sul senso della cultura, con una sola riserva: che non è affatto detto che ciò che tutti hanno davanti è la felicità, e non c’è bisogno per dimostrarlo di evocare l’ombra dei grandi pessimisti della letteratura e della filosofia, ma basta uno di quei fantasmi che vediamo aggirarsi inebetiti o urlanti fra macerie di case e cadaveri di donne e bambini, tanto da far credere che preferirebbero anch’essi la morte a una vita che proprio in questi giorni di trapasso dal vecchio al nuovo anno sembra non promettere loro altro che strazio e rendere quasi fatui gli auguri di chi ha la fortuna di vivere in pace.
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31-12-2008, 12.19.48 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Cos'è la cultura?
Citazione:
Carissimo emmeci, io intendo che l'aspirazione,il desiderio,la meta da raggiungere, di ogni umano con l'intelletto non patologicamente tarato,è la felicità,la beatitudine,o il paradiso. Tutto ciò che vediamo in questi giorni,e tutto ciò che è violenza,tutte le azioni non basate sull'AMORE del proprio prossimo,non è cultura,ma profonda ignoranza,non conoscenza di quel giusto sentiero che ci indirizza verso quella meta che è universalmente ambita. Se si riuscisse a divulgare detta cultura tutti la adotterebbero, per non danneggiare se stessi. Ciao e buona giornata espert37 |
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