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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
27-10-2008, 15.05.56 | #3 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Citazione:
l'Esistenza..non il "tuo" esistere. Un'alternativa è togliersi quegli oscuri occhiali davanti agli occhi..andrebbe già meglio.. Non esiste il male metafisico,spesso è legato ad un "male di vivere",una depressione.. La filosofia dovrebbe saper riconoscere le proiezioni della mente soggettiva così da non considerarle oggettive..: Ciao Ultima modifica di Noor : 27-10-2008 alle ore 17.16.56. |
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29-10-2008, 10.00.26 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Citazione:
Per Giorgiosan e Noor E' proprio quello che speravo di sentir dire dai filosofi. La morte è la lontananza dello Spirito di Cristo e lo spirito dell'anima vive per sempre senza corpo per futuri incontri. Grazie |
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01-11-2008, 09.53.25 | #5 |
Ospite
Data registrazione: 24-10-2008
Messaggi: 7
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Pessimista come sono, non posso che non affermare... meglio non essere mai nati.
Eppure riprendendo i passi del Qoelet che tu citi..."Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non cè nulla da aggiungere, nulla da togliere." |
01-11-2008, 15.36.59 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Il sommo dell’orrore non è che ci sia un essere straziato per ragioni politiche o religiose, dilaniato, violato nella carne e nell’anima, ma che ci sia qualcuno che non lo sa e intanto si compiace che il paradiso esiste, con i suoi cori di angeli cinguettanti….Il paradiso è solo ignoranza come probabilmente pensava il qoelet – l’ignoranza di chi è qui a spartire le carni di una preda che non è neanche stato capace di uccidere con le sue mani ma che ha comprato al mercato. La guerra? La guerra è solo l’ascesso più evidente, la cancrena dell’umanità. Voi chiedete se è meglio non essere nati…forse l’unica obiezione che si può opporre alla logica di Sileno è che saremmo rimasti ignoranti per l’eternità, non avremmo mai conosciuto il vero, cioè l’enormità del male di cui chi vive è capace. Perché il conoscere la verità è cosa talmente grande che, se anche spalanca l’inferno, ha più luce di un paradiso. Sì, la verità è la sola cosa che può fare da contrappeso al male del mondo e, per chi ha il dono della speranza, la sola senza di cui il male durerà senza fine. (Questo potrebbe dire, Arsenio, un filosofo se rinunciasse, almeno per una volta, a seguire i maestri del pensiero debole).
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01-11-2008, 18.13.11 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 24-10-2008
Messaggi: 7
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Comunque questi sono problemi che ci poniamo solo noi, non il resto mondo.
Come si fa a far parte del resto del mondo? Di quella parte non pensante o forse solo più intelligente, quella parte che non si fa problemi, che vive alla giornata e gode fino all'ultimo istante della propria vita senza porsi troppe domande...come si fa? |
03-11-2008, 08.35.16 | #8 |
Ospite abituale
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Non credo - antimateria - che tu voglia veramente far parte del “resto del mondo”, visto che hai scelto di entrare in un forum filosofico e, per giunta, ti sei attribuito un nomignolo tanto rivelatore …. Perché per vivere alla giornata cioè "non farsi problemi" bisogna rinunciare alla filosofia e considerarsi materia, non antimateria: e non voglio dire che non sarebbe più semplice e meno stressante; ma che ci vuoi fare? Noi siamo gettati nel mondo con un corpo e un cervello, e la caratteristica del nostro cervello è quella di dubitare e di elaborare soluzioni che, se non sono proprio campate per aria, possono almeno darci l’illusione di avvicinarci alla verità. Dunque non resta che accettare quello che siamo e semmai fare ogni sforzo per rallentare il pensiero e rendere il nostro cervello simile a quello degli animali, piuttosto che accogliere l'invito di Sileno. Magari, se preferisci, scegliere la filosofia del taoista, che preferisce stendersi lungo il fiume e aspettare, convinto che qualunque cosa possa pensare del tao non è il vero tao e (tradotto nella nostra lingua) qualunque cosa uno pensi della filosofia non è vera filosofia.….
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03-11-2008, 11.50.55 | #9 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
La domanda di Arsenio mi dà lo spunto per osservare ancora una volta e sempre di nuovo come l'autentico messaggio della fine del pensiero critico di cui il novecento tanto ci ha parlato, non sia stato colto nella sua radicalità.
il "dramma di essere al mondo" è il risultato di un percorso, è la conseguenza logica di un pensiero che intende fondare il vero in modo critico, in modo dicibile, in modo assolutamente giustificabile. Ma questo programma è impossibile, proprio perchè come osserva Arsenio Citazione:
In altri termini essere al mondo è un dramma proprio se si pensa che l'etica debba trovare una qualche sorta di fondazione assoluta e impersonale. Ma è abbastanza facile vedere che l'essere al mondo non è un dramma proprio per quelle persone che non intendono attuare questo programma di fondazione assoluta. Ma ciò è solo il sintomo di un'inadeguatezza più profonda, e cioè che non possiamo più pensare che il vero debba avere la forma della assoluta dicibilità, fondabilità. Ecco perchè credo diversamente da Emmeci non che Citazione:
ma che bisogna rinunciare alla filosofia nei limiti in cui intende stabilire la verità, nel progetto cartesiano della assoluta fondabilità. Il vero non si è articolato così nè nell'epoca mitologica, nè nelle civiltà non occidentali. E' un pensiero relativamente recente che si è esaurito proprio davanti alla constatazione che la vita in questo modo diverrebbe un dramma. Ecco secondo me, perchè Antimateria può argomentare legittimamente così Citazione:
con la differenza che l'alternativa non è "vivere alla giornata", ma concepire la verità come in ultima istanza sempre una nostra accettazione infondabile di essa, svincolarla dalla volontà della sua assoluta e impersonale fondabilità. Vivere allora non sarà più un dramma, perchè si potrà ritornare a credere a ciò che si ritiene più vero, e crederlo reale sapendo che un piano di assoluta fondabilità non può che fallire e distruggere sè stesso e la vita. |
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03-11-2008, 14.29.08 | #10 | |
Ospite di se stesso
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Messaggi: 2,064
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Riferimento: il dramma di essere al mondo
Citazione:
Convincersi di qualcosa sarebbe sempre la solita illusione..sia che ci si definisca taoista ,quanto pessimista. Saper vivere alla giornata sarebbe invece il vero capolavoro della vita (con ciò non intendo non occuparsi di figli,lavoro,bollette ecc.).”Semplicemente” non attaccarsi alle cose,agli eventi,alle persone…più facile a dirsi che farsi mi si dirà..Comunque questo è già il taoista ,che emmeci non ha focalizzato e che può pur definirsi Filosofia, perché lo è. |
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