ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
18-10-2008, 16.05.06 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Vedo, giorgiosan, che sei ancora più pessimista di me….perché, nonostante tutto, a me pare di intravvedere o se non altro sognare che la moralità non sia l’opposto dell’umanità, visto che proprio l’umanità l’ha inventata e che qualche esempio forse perfino sublime c’è stato….Anzi, per non andare proprio in cerca di un miraggio si può, con un po’ di indulgenza e di informazione storica, riconoscere che perfino la politica, che in tanti casi è rimasta simile a quella dell’età della pietra, qualche cosa di moralmente migliore abbia raggiunto, anche se non è da escludere che qui abbia agito contro le intenzioni degli uomini una specie di provvidenza, che in qualche modo ci può far ricredere sulla ormai diffusa certezza che Dio non esiste o che abbia lasciato questo pianeta al suo triste destino. Ma anche in questo caso qualche merito l’uomo si è guadagnato, visto che nei pochi milioni di anni della sua storia ha imparato con le sole sue forze a sentire, a parlare, a pensare e forse, come ho detto, a inventare quella moralità che l’ha posto definitivamente al di sopra degli animali se non delle leggi della natura….a meno che quel Dio che ci pareva avesse abbandonato il mondo abbia lasciato davvero uno spruzzo di quella che i teologi chiamano provvidenza, tanto che la storia non è più solo quella di selvaggi che impugnano l’ascia di guerra ma anche una storia di tormentati e pacifici esseri umili nello spirito, capaci, perfino all’insaputa di sé, di compiere una buona azione.
Ma è tutto opinabile, certo, di fronte alla difficoltà – per noi filosofi - di formulare o solo di concepire un’etica che valga per tutti gli uomini anche se non, purtroppo, per il coriaceo universo. |
18-10-2008, 18.01.15 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Citazione:
La moralità non è una invenzione dell'uomo; essa è iscritta dalla nascita nell'essere umano come testimonia la coscienza individuale con le sue risposte al nostro agire: rimorso o approvazione cioè dolore o piacere. La coscienza è "fisiologica". Ciao emmeci |
|
19-10-2008, 06.59.32 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Beh, credo che il giudizio morale rappresenti veramente qualcosa di più di una semplice secrezione fisiologica, che potrebbe avere qualsiasi altro animale. Ed è per questo che Kant ha diviso in due la sua ammirazione: che da una parte andava alle leggi della natura, dall’altra a questa straordinaria novità del giudizio morale, cui l’uomo si apre dimenticando la sua anatomia e le sue funzioni vitali: portando per così dire in un altro universo.
Quanto poi a identificare rimorso o approvazione con dolore e piacere….forse talvolta è proprio il contrario, perché ciò che dovrebbe causare rimorso cioè ti fa odiare la vita è il piacere e il dolore è ciò che te la fa amare perché potrebbe in questo mondo o in un altro diventare bontà. |
19-10-2008, 15.56.27 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Citazione:
Il rimorso è un rimprovero rivolto a se stessi, ed è un sentimento spiacevole, è un giudizio contro se stessi non contro la vita. Accettare o sopportare un dolore può avere il consenso della coscienza che aiuta a sopportarlo con l'approvare l'agire e questo è sempre qualcosa di positivo. Ho detto fisiologica ed ho virgolettato la parola perchè era una espressione figurata per significare che corpo biologico e spirito sono così strettamente integrati che una integrazione maggiore non esiste. Non accade nulla allo spirito che non coinvolga anche il corpo biologico... e viceversa. Quando Kant parla di morale, non parla di morale eteronoma, che viene da un altro mondo ma afferma che i giudizi pratici della ragione sono conformi agli enunciati della coscienza morale di ciascuno. La morale di Kant è fondata su di "un rapporto fra ragione e sentimento, fra coscienza razionale e coscienza sensibile nel quale nessuno dei due ha la preminenza sull'altro, in quanto entrambi sono termini imprescindibili della coscienza della moralità tipica dell'essere umano come essere razionale finito". Ciao emmeci Ultima modifica di Giorgiosan : 19-10-2008 alle ore 20.05.02. |
|
08-07-2009, 13.51.05 | #27 | ||
Ospite
Data registrazione: 14-02-2007
Messaggi: 16
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Citazione:
La vita intesa come esistenza credo che sia più probabile odiarla. L'uomo osserva il mondo e la vita e molto spesso finisce col desiderare che questo mondo e questa vita siano diversi da quel che sono. Anche chi afferma di amarla così com'è la vita, spesso finisce col mostrare con gli atti e le sue azioni che in realtà non l'ama poi così tanto. Il cercare di capire il significato dell'esistenza è un bel modo per non pensare a certi altri problemi che ci stanno davvero a cuore e sostituire quindi tutta questa serie di pensieri penosi (che finiscono spesso col girare a vuoto, a causa probabilmente dell'assenza di una vera soluzione che ci soddisfi) con qualcosa che tutto sommato è più abbordabile, perché rappresenta una domanda abbastanza ambigua alla quale si può rispondere inventandosi qualcosa molto liberamente, senza dover andare ad osservare poi praticamente se le cose quadrano davvero (guardatevi o riguardatevi il film "Il senso della vita" che mostra in modo umoristico quel che voglio dire). L'uomo non è capace con i propri mezzi di opporsi alla morte o di combattere certi mali e malattie ed allora si è inventato una serie di pratiche che vanno dalla religione alla psicoanalisi per rimuovere almeno virtualmente (Cioé al livello mentale) questa sua reale assenza di potere nei confronti del mondo materiale e fisico per sostituirla con qualcosa che gli faccia credere che è in qualche modo "in salvo". L'uomo in genere non è animato affatto dalla ricerca di qualche legge morale, togliete il pranzo, la cena e gli averi a qualche filosofo e vedrete se sarà ancora interessato alla sua filosofia se poi questa non gli garantirà più di sopravvivere. Riporto un breve dialogo tratto dal "Maestro e Margherita" in cui il demonio discorre con due uomini di lettere incontrati per strada: Citazione:
Cercare di comprendere il senso della morte è legato al fatto che in realtà spesso non si vuole affatto morire. Che ci si uccida con un colpo di pistola o seguendo l'ascetismo suggerito da una qualche religione orientale, secondo me in ogni caso si cerca sempre e comunque qualcosa di diverso rispetto al mondo e la realtà così come si mostrano all'uomo naturalmente. Il pensiero di Leopardi riguardo a questi problemi non è stato ancora superato davvero da nessuno dei filosofi che ha cercato di attribuire definitivamente un valore positivo all'esistenza così com'è... Nemmeno dalle pratiche orientali. |
||
19-11-2013, 17.29.27 | #28 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 04-11-2013
Messaggi: 2
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Forse la vita non è un concetto assoluto o ben definito su cui poter dire se la sia ama oppure no, perché bisogna vedere che tipo di vita si fa, con quali condizioni fisiche/economiche, in quale ambiente...è un fatto totalmente soggettivo e relativo, non si può sicuramente dire: la vita è SEMPRE un dono! (perché lo è per alcuni e per altri no) oppure la vita è SEMPRE una condanna! (perché lo è per alcuni e per altri no); dipende totalmente dalla percezione di un individuo. Aldilà delle due condizioni estreme, ci può essere anche il pensiero secondo cui la si ama e la si odia! Secondo me è una mezza condanna, ma che col tempo o con le tue modifiche può diventare migliore!
|
20-11-2013, 04.25.49 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Noi abbiamo il Dovere alla vita, poiché il senso del nostro esistere ci supera o, meglio, supera la richiesta di senso che noi possiamo rivolgere all'essere.
Non possiamo respingere alcun barlume nella notte spessa che ci avvolge, parafrasando Constant. Ma il Dovere discende dall'impossibilità di revocare in una relazione possibile il nostro rapporto con il "fatto in sé" di sussistere nella vita. Così come non possiamo relativizzare il nostro esistere in quanto "cede suo dritto al mare", ossia ad un esistere che annega ogni soggettività e lo disperde, sublime e pacifica (metaforicamente): la morte. Il dovere di vivere è incontrato solo nella coscienza di vivere; ed il diritto di vivere come quello di morire non hanno senso logico. Anche la morte è necessaria oppure è un dovere. |
23-11-2013, 11.37.27 | #30 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Amare o odiare la vita?
Citazione:
Esistere significa dunque la necessità di riconoscersi alla luce dell'essere fino al giusto e necessario compimento. Protrarre questo compimento dell'apparire è illusione assurda quanto impossibile. E' la stessa eternità di ogni essente che implica il suo entrare in scena, farsi conoscere e il suo uscirne, affinché tutto come è necessario possa via via entrare in scena, farsi conoscere e uscirne. |
|