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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 31-05-2008, 11.07.04   #11
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
giustificati dal fatto che la legge della predazione è legge dell’universo, senza possibilità di deroghe o di eccezioni. .
E' lo stesso pensiero che crede alla predazione,a ciò che è mio o tuo..
che crea ciò che è bene e male,giusto e ingiusto..
Noor is offline  
Vecchio 31-05-2008, 18.27.33   #12
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Certo dalle vostre risposte si potrebbe dedurre che il male della vita stia soprattutto nello sforzo di pensare, cioè nel voler cercare che cosa si è e dove si va, complicando cose che altrimenti si svolgerebbero come dovrebbero svolgersi, cioè in modo da farci amare la vita senza pensare (come difatti abitualmente facciamo) che potrebbe non solo interrompersi in ogni momento ma essere qualcosa di diverso da quello che sembra, cioè perfino di ingiusto e nocivo, se non per noi per gli esseri che calpestiamo o che alleviamo e mangiamo, giustificati dal fatto che la legge della predazione è legge dell’universo, senza possibilità di deroghe o di eccezioni.
Per me il pensiero dovrebbe servire per le cose pratiche nella vita, per cercare una casa, per guadagnarsi da vivere, etc… o anche per definire le filosofie che ci guidino ad un funzionamento intelligente e sano delle società e che regolino l’interazione tra gli individui.
Il pensiero invece non aiuta la nostra integrazione alla vita, non serve per le speculazioni esistenziali, la risposta alle quali se mai si manifesta non è verbale, ma è caso mai un’intuizione, un lampo di comprensione che coinvolge singolarmente l’individuo ma che non può essere comunicato ad altri.

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Però effettivamente non tutti sono così saggi come gli stoici o come il tuo maestro, VanLag, e c’è chi potrà nutrire qualche dubbio circa la bontà delle leggi dell’universo, arrivando a pensare, come Socrate, che la morte è meglio della vita, e perfino, in un momento di vera disperazione, che essa è la grazia che agli esseri di questo universo non potrà mai mancare.
Ho sempre pensato che Socrate metteva sullo stesso piano la vita e la morte. Ricordo che nell’apologia gli sono attribuite queste parole: “Io vado a morire, voi a vivere; quale sia la sorte migliore solo gli dei lo sanno”.
Tu dici che riteneva la morte migliore della vita e questo mi ricorda la gioia che il mio maestro mostrava i suoi ultimi giorni di vita e l’incredibile vitalità che irradiava da lui.

VanLag is offline  
Vecchio 01-06-2008, 09.12.09   #13
Il_Dubbio
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Messaggi: 1,706
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Per me il pensiero dovrebbe servire per le cose pratiche nella vita, per cercare una casa, per guadagnarsi da vivere, etc… o anche per definire le filosofie che ci guidino ad un funzionamento intelligente e sano delle società e che regolino l’interazione tra gli individui.
Il pensiero invece non aiuta la nostra integrazione alla vita, non serve per le speculazioni esistenziali, la risposta alle quali se mai si manifesta non è verbale, ma è caso mai un’intuizione, un lampo di comprensione che coinvolge singolarmente l’individuo ma che non può essere comunicato ad altri.



Ciao,

pensare fa bene, ma sono d'accordo con te poi la vita va vissuta ed il pensiero altro non diventa che il retroscena della nostra esistenza, il "dietro le quinte", quella realtà che non può essere conosciuta pienamente, ma può essere appunto vissuta...senza pensarci troppo su.
La sofferenza come la felicità sono forse solo gli opposti della vita, ma non c'è molto da capire... vivere forse non è capire, forse è solo accettare quando è sfavorevole e apprezzare quando è favorevole.
La vita è sentire sulla propria pelle... è l'esperienza; esperienza anche del proprio pensiero. Anche se si fa parole alle volte, rimane sempre inaccessibile il suo pieno significato.
Vivere diventa quindi una necessità; la necessità di comprendere più a fondo le sensazioni che sentiamo sulla nostra pelle, quelle che non possiamo esprimere a parole.

Forse il segreto dell'universo è questo: vivere, conoscere ed "apprezzare" l'esistenza.

vi abbraccio
un saluto a tutti, spero di rileggervi presto (ho letto che si chiude il forum, me ne dispiace...)
un ringraziamento va a chi lo ha ideato, ai moderatori e collaboratori, anche se ci sono stati momenti di incomprensione, ma la spiegazione è sempre la stessa credo, i significati vanno vissuti, e non tutti i significati sono uguali per tutti, e questo alle volte va accettato.
ciao a tutti e a presto
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 14-10-2008, 07.19.37   #14
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Sì, il Dubbio. E’ passato un po' di tempo da quando avevamo intrecciato questo dibattito e forse è giusto così perché riconosco, adesso, che il pessimismo contenuto nelle mie frasi di allora derivava forse da un temporaneo sconforto se, rileggendole, quasi mi pare che non abitavamo nello stesso mondo. E adesso? Dicevate che bisogna amare la vita, anzi addirittura rinunciare al pensiero in suo nome. Eppure siete ancora qui, a giostrare con le idee e osar di pensare….Direi allora che, usciti da questo forum, forse la filosofia può essere lasciata da parte, ma la pietà…. è difficile spegnere questa fiammella di fronte a ciò che il mondo ci mostra, cioè di fronte alle atrocità della storia e a ciò che ho definito l’istinto universale della predazione. Sì, la pietà, anche se questa – che a tratti potrebbe apparire come la sola legge possibile di un buon universo, è qualcosa che nell’universo non c’è e non poteva esserci, non c’è né in cielo né in terra, nelle galassie e nelle tribù dei pianeti, la pietà è qualcosa che non esiste e che è stupido voler pretendere, anzi è qualcosa di assurdo nel mondo creato dalla violenza di un fiat – perché, ecco, io ho visto piangere uno sconosciuto e non mi sono avvicinato ad asciugargli le lacrime, e quando ne ho provato rimorso mi sono detto: “Perché? Che c’entro io con la disgrazia di estranei incontrati per caso? Come faccio ad attingere la necessaria miscela di compassione e distacco?” E il colmo è che neppure queste parole erano veramente mie, ma ricordate per caso, lette in un libro che ora appena ricordo – o forse ricordo solo per il titolo che esso portava e che sembra si adattasse bene al nostro argomento e alle vostre reazioni di fronte agli accenti troppo cupi delle mie risposte di allora: un libro di Amos Oz intitolato: “Mai dire notte”.
emmeci is offline  
Vecchio 14-10-2008, 22.56.01   #15
VanLag
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Messaggi: 2,959
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Direi allora che, usciti da questo forum, forse la filosofia può essere lasciata da parte, ma la pietà…. è difficile spegnere questa fiammella di fronte a ciò che il mondo ci mostra, cioè di fronte alle atrocità della storia e a ciò che ho definito l’istinto universale della predazione.

Se riesco a dimostrarti, inequivocabilmente, che quell’istinto predatorio non è poi così universale come tu affermi e che in alcune etnie la pietà o la compassione, sono altrettanto presenti ed impellenti come l’istinto predatorio, ci stai a creare un gruppo di ricercatori che, senza preconcetti, indaghi nella storia dell’uomo e del suo pensiero, per trovare le svolte chiave che hanno fatto diventare semplici istinti animali i tratti salienti della nostra cultura?

VanLag is offline  
Vecchio 16-10-2008, 11.32.18   #16
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Guarda VanLag, che io non pongo limite a ciò che sensatamente abbracciano le parole; e se gli esseri viventi si nutrono di altri esseri viventi sono senz’altro ligi all’istinto predatorio, mentre l’intero universo, basandosi proprio su quelle che noi, ignari dell’involontaria ironia del lessico scientifico, chiamiamo “forze”, può diventare per chi ha una sensibilità acuta o addirittura luciferina, un’accusa di pervicace immoralità, senza parlare del terzo principio della meccanica newtoniana, che mi sembra ridurre l'universo a un ring dove vige quello che, nel dialetto degli uomini della strada, viene detto "occhio per occhio" e "dente per dente". E che diresti di un fiat che dopo aver creato un universo lo spinge in un buco nero?
emmeci is offline  
Vecchio 16-10-2008, 17.11.33   #17
Giorgiosan
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Riferimento: Amare o odiare la vita?

Credo che ogni essere umano, dal punto di vista esistenziale, possa passare da un sentimento ad un altro per i motivi più seri o anche per i più futili.

In senso più vasto credo sia inevitabile amare la vita per l'intuizione di promesse che suscita con la bellezza che mostra, per la bontà che rivela, per la conoscenza che incoraggia e che la vita ci disvela...con avarizia, devo dire.
Osservando la vita in tutte le sue forme, sembra talvolta di essere alle soglie di una rivelazione...ma sempre sulla soglia.

In quanto intuizione di bellezza e di conoscenza, però, si odia anche la vita, perchè sempre irrisolta, e le promesse tardano ad essere mantenute.
Talvolata il ricordo del bello e del buono diventa appena un balenio della memoria mentre siamo sopraffatti dal dolore, dalla decadenza, dalla imperfezione morale del mondo degli esseri umani.

Perciò la vita si ama e si odia.

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 16-10-2008, 21.27.24   #18
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
E che diresti di un fiat che dopo aver creato un universo lo spinge in un buco nero?

Hai evaso la mia domanda ….. forse perché sapevi che nessuno può fare una dimostrazione incontrovertibile in filosofia.

Cosa direi di un fiat che dopo aver creato un universo lo spinge in un buco nero?

Mah per me quel “fiat” non esiste. Esiste l’uomo con la sua dote di aggressività che la natura gli ha fornito per sopravvivere, ed esiste una degenerazione, fomentata dal pensiero, che ha trasformato, nell’”animale uomo”, l’aggressività naturale in istinto predatorio. Il buco nero che intuiamo alla fine del tunnel, non esiste se non come prodotto di quella degenerazione.

VanLag is offline  
Vecchio 17-10-2008, 09.18.55   #19
emmeci
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Messaggi: 1,272
Riferimento: Amare o odiare la vita?

Naturalmente, VanLag, quell’invito a giudicare il valore morale di un fiat creatore di questo universo era una provocazione per coloro che credono in un Dio che dopo i sei giorni della fatica, il settimo si riposò giudicando che la sua opera fosse perfetta e buono il suo risultato…mentre tu stesso dici che la natura ha dato all’uomo per sopravvivere la sua dose di aggressività tanto che non puoi che chiamarlo animale-uomo. Una dose davvero piccola?
Ma anche in questo caso non è piuttosto l’umano pensiero, di cui tu e Giorgiosan vorreste celebrare le dimissioni, che ha concepito qualcosa di più di un’obbedienza alle leggi del cosmo – siano o non siano leggi imposte da Dio - arrivando addirittura ad opporsi ad esse, cioè a quel decantato equilibrio biologico in cui la vita azzanna, ma con giudizio, la vita? Forse è questo che si chiama un “intelligent design”? E’ questo che richiede una fede religiosa – vivere senza pensare, godendoci la nostra natura di ultimi arrivati e quindi più intelligenti nella scala della natura, mentre è forse proprio l'intelligenza che ci strappa alla natura, in cui Amleto direbbe che c’è qualcosa di marcio, aprendoci a una pietà che la natura ignora?
Così forse l’alternativa non è “amare od odiare”, perché entrambe le soluzioni non ci portano oltre ciò che è natura, come non ci porta fuori di essa il paradiso dei santi, ma forse – chi sa? – quella logica arcana che suggerisce che non un buco nero è la redenzione dell’universo ma un lavoro che dura ben oltre il settimo giorno, cioè dura e durerà senza fine, e che è un lavoro dell'umano pensiero.
emmeci is offline  
Vecchio 17-10-2008, 19.27.00   #20
Giorgiosan
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Riferimento: Amare o odiare la vita?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Naturalmente, VanLag, quell’invito a giudicare il valore morale di un fiat creatore di questo universo era una provocazione per coloro che credono in un Dio che dopo i sei giorni della fatica, il settimo si riposò giudicando che la sua opera fosse perfetta e buono il suo risultato…mentre tu stesso dici che la natura ha dato all’uomo per sopravvivere la sua dose di aggressività tanto che non puoi che chiamarlo animale-uomo. Una dose davvero piccola?
Ma anche in questo caso non è piuttosto l’umano pensiero, di cui tu e Giorgiosan vorreste celebrare le dimissioni, che ha concepito qualcosa di più di un’obbedienza alle leggi del cosmo – siano o non siano leggi imposte da Dio - arrivando addirittura ad opporsi ad esse, cioè a quel decantato equilibrio biologico in cui la vita azzanna, ma con giudizio, la vita? Forse è questo che si chiama un “intelligent design”? E’ questo che richiede una fede religiosa – vivere senza pensare, godendoci la nostra natura di ultimi arrivati e quindi più intelligenti nella scala della natura, mentre è forse proprio l'intelligenza che ci strappa alla natura, in cui Amleto direbbe che c’è qualcosa di marcio, aprendoci a una pietà che la natura ignora?
Così forse l’alternativa non è “amare od odiare”, perché entrambe le soluzioni non ci portano oltre ciò che è natura, come non ci porta fuori di essa il paradiso dei santi, ma forse – chi sa? – quella logica arcana che suggerisce che non un buco nero è la redenzione dell’universo ma un lavoro che dura ben oltre il settimo giorno, cioè dura e durerà senza fine, e che è un lavoro dell'umano pensiero.

Non ho nessuna intenzione di celebrare il funerale della ragione.

Il "design" non è da immaginarsi come un progetto in cui ogni parte è al suo posto fin da principio o come uno stucchevole disegno intorno al quale si possono tirare conclusioni critiche.
La creazione non dura sei giorni + un giorno di ferie. La creazione è continua.

L'universo naturale è per sempre ma noi presto ce ne andremo con tutti i nostri pensieri... forse sarebbe bene rendersi conto prima della dipartita che noi non avremmo fatto meglio e non potremo mai fare meglio del Creatore.

Un nome di Dio che a me piace è Infinite Possibilità.


Un profeta ha detto:

Il lupo abiterà con l'agnello,e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme,e un bambino li condurrà.
La vacca pascolerà con l'orsa,i loro piccoli si sdraieranno assieme,e il leone mangerà il foraggio come il bue. Il lattante giocherà sul nido della vipera,e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente.
Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra,come le acque coprono il fondo del mare.
(Isaia 11:6-9)

Chi ti ha dato la sensibilità per dolerti dei "misfatti" della natura credi che non sia sensibile?

Non ci sono buchi neri nell'universo essi sono solo nei miti di uomini spaventati.

Ciao
Giorgiosan is offline  

 



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