ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
03-04-2008, 15.42.26 | #3 | ||||
Ospite
Data registrazione: 26-03-2008
Messaggi: 19
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Comunque è una bella discussione |
||||
03-04-2008, 18.47.38 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Belle le vostre affermazioni di fede – vinx91ct e Noor - ed è evidente che, come dite, nascono non dalla disperazione ma da un umore felice. Eppure Dio è forse più generoso di chi lo difende e lo esalta, perché sopporta, senza rimbrotti, tutto ciò che l’uomo può dire: vorrei dire tutte le eresie che l'uomo può concepire, anche la follia di quel mistico che gridava: io sono Dio! Naturalmente voi orripilereste di fronte a una frase così, eppure quella può essere una fede suprema e, se avete fede in un Dio che sia una spanna più in alto di dove lo pongono le religioni, circondato di rose e di spine, cioè di quegli attributi da litania, insomma un po’ più distante da un catechismo e più prossimo all’assoluto, dovreste accettare l’idea che egli non lancia – come si fa sulla terra in suo nome - benedizioni e scomuniche (e tanto meno crociate) anzi accetta tutto ciò che l’uomo può pensare e può dire, tutte le espressioni, devote o blasfeme, mistiche o libertine. Io, vedete, non sono contro Dio come forse voi immaginate, ma ne ho un concetto che supera quelle qualifiche che gli assegnano questa o quell’altra chiesa, le descrizioni e le immagini – senza dubbio graziose - che in una maniera o nell’altra lo rappresentano rendendolo, per così dire, un idolo se non un vitello d’oro. Lo credo, cioè, tanto sublime da essere al di là di qualunque lode e di qualunque offesa. Perfino di quel “non serviam” che Lucifero può avergli gridato in quel giorno fatale. Ma qui entrerei nel campo delle leggende edificatorie e quindi mi fermo augurandovi un venerdì santo.
|
03-04-2008, 19.47.59 | #5 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Citazione:
E' difficile da comprendere ed accettarlo:ma Dio c'è anche nel più profondo del male.. Concordo con tutto il tuo ragionamento comunque.. Ciao |
|
03-04-2008, 22.52.44 | #6 | |||
Ospite
Data registrazione: 26-03-2008
Messaggi: 19
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Citazione:
1- perchè non le puoi vedere con gli occhi nè percepire con i sensi (ma puoi leggerele solo con gli occhi della mente) 2- perchè non possono esistere nella realtà sensibile/concreta le idee, in quanto abbiamo detto che le idee sono modelli di perfezione mentre tutto ciò che sta attorno a noi, compreso noi, è imperfetto.Bene! Secondo me, nessuno di noi è la generosità in persona, voglio dire che non può essere paragonata la generosità umana con quella divina (a priori se uno crede o meno) non puoi paragonare un essere umano con un DIO, non puoi paragonare un oggetto con un idea perchè l'idea è sempre,comunque e dovunque superiore al modello che è presente sull'idea. Dio cmq è un essere perfetto in tutto mentre l'uomo è un essere imperfetto in tutto, come dice Eraclito, può esistere l'armonia tra gli opposti, infatti Dio e uomo son pur sempre uniti nel bene o nel male (almeno secondo me è cosi) ma non si può CONCEPIRE che, ti posso dire, il Demiurgo sia uguale a un uomo che ha plasmato perchè alla fin fine colui che c'ha creato sa tutto di noi. Dio c'ha dato la vita, ha dato la vita a tutti noi, mi ha dato la possibilità di scriverti qua ora, ci da la possibilità di gestire le nostre azioni (nel bene o nel male). E' impensabile che un uomo possa essere un Dio, Dio è l'idea di BENE, l'uomo è solo un oggetto del BENE, per natura, "TENDE" verso il bene ma non sarà mai IL bene. Non puoi paragonare la grandezza di una formica con la maestosità dell'Universo... Citazione:
[quote]anzi accetta tutto ciò che l’uomo può pensare e può dire, tutte le espressioni, devote o blasfeme, mistiche o libertine.[//quote] Si è vero perchè Dio, in quanto GENEROSITA ASSOLUTA (e ne abbiamo già parlato prima) c'ha dato il libero arbitrio, per cui possiamo agire e pensare come meglio vogliamo ma il bello sta proprio nella fine, Dio sa quali sono le bugie e quali sono le verità e a lui spetterà il compito poi di giudicare la purezza della nostra anima e delle nostre azioni e la possibilità o meno di stare nel suo regno di somma benevolenza! Ricordati che comunque stiamo parlando di DIO, della Vertità, del Bene, del Tutto! La formica (l'uomo) non può scappare dall'Universo(Dio)! Citazione:
Guarda tra noi essere imperfetti ci capiamo e come se tu volessi paragonare la grandezza di un singolo atomo con quella di tutti gli atomi che formano la materia (e la non materia= qualora esistesse) cioè per dirti che la grandezza di DIO è infinita e l'uomo non può concepire l'idea di infinito perchè è un essere finito! |
|||
04-04-2008, 06.57.35 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Ti sono grato, Noor, per avere in qualche modo condiviso le mie parole. E’ difficile, da sempre, far accettare da un religioso le parole di un mistico (non parliamo poi di un mistico radicale come al-Hallag che viveva su un piano dove i suoi oppositori non sarebbero mai arrivati).
Vinx91ct. Mi fermo sul tuo riferimento a Platone: non so di preciso a quale dottrina religiosa aderisci, ma se è quella cattolica, vorrei ricordarti che il tuo idealismo platonico è in essa sempre condizionato o mediato dalla presenza di Cristo: anche Platone si trovò infatti di fronte all’aporia di un’idea assoluta che non si sa come si rapporti alla realtà relativa che abbiamo sotto gli occhi, e non potendo immaginare l’esistenza di un Cristo in effetti non ha risolto il problema, come gli rinfaccia senza tanti complimenti Aristotele. Però vorrei dirti che io sono dalla parte di entrambi (Platone e Aristotele), in quanto, come ho già detto, so che la verità assoluta esiste (anche se non sono obbligato a chiamarla Dio) e non conoscendola non posso che provare a cercarla: e questo, anzi, lo vedo come un compito dell’intera realtà, cosmica e storica, e solo in tal modo - cioè in una continua ricerca che attraversa fotoni atomi organismi viventi e pensieri – si può forse sperare di arrivare alla meta. E qui mi ricongiungo al tema iniziale della discussione, cioè alla possibilità – non prevista da Platone - che l’idea suprema (chiamala pure il Bene o Dio) non sta nel presente o nel passato ma – almeno per quello che ci è possibile concepire dato che siamo esseri storici - nel futuro…..il che ovviamente smorza il mio assolutismo, come pure l’assolutismo delle religioni che, almeno per ora, non hanno in mano nulla: la verità assoluta è oltre di loro. Forse sarà la verità dell’ultimo giorno. |
04-04-2008, 20.44.33 | #8 | |
Ospite
Data registrazione: 26-03-2008
Messaggi: 19
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Citazione:
|
|
05-04-2008, 09.30.04 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Mi sembra, vinx91ct, che tu l’avessi la verità assoluta, quando dicevi “Dio è un essere perfetto…Dio ci ha dato la vita…Dio è l’idea del bene….”, mentre io, affidandomi all’avvenire – cioè a un Dio che è piuttosto un fine – forse riconosco che possa essere qualche cosa di più di ciò che un religioso o una chiesa possono dire che sia, qualcosa di più di quell’idea che tu assimili a quella platonica. E visto che hai citato Platone, potrei andare un po’ più a fondo in questo raffronto, insinuando che forse proprio questo è anche il suo primo difetto, questo costringere l’assoluto a stare dentro una forma dai contorni netti seppur luminosi. Ma d’altra parte è questo – cioè l’orrore dell’infinito che impregna la coscienza greca - ciò che ha potuto andare a genio a pensatori cristiani e far loro apprezzare Platone quasi come un profeta; e se Aristotele lo criticò da filosofo, alla fine però non uscì neppure lui da un orizzonte rigido e chiuso, cioè dall’idea di un Dio immobile o pensiero che pensa per sempre sé stesso….E così anche Aristotele trovò l’appoggio dei pensatori cristiani, che accolsero l’aristotelismo come un’alternativa a Platone, anzi come la vera base della loro filosofia. Però il cristianesimo aveva introdotto qualcosa di più nella cultura del mondo, e cioè proprio quel pensiero dell’infinito che era ostico ai Greci e che da allora ha continuamente minato l’aristotelismo e ci ha spinto a cercare, cercare…finendo – nelle mie pazze dottrine – a interpretare la storia del mondo e la storia dell’universo come una ricerca infinita, anche se tormentosa e a volte deludente, dell’assoluto cioè – per chi crede – di Dio. Che ho definito, introducendo questo argomento, “io sono colui che sarà”, che vuole insinuare che forse egli non sta al principio ma al fine, consentendo - generosità veramente divina - alla nostra storia di avere un’infinita durata e a noi di considerarci esseri liberi e non schiavi.
|
05-04-2008, 15.26.20 | #10 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Io sono colui che sarà
Citazione:
sicuramente non può essere detto o pensato.. proprio per questo è l'Ignoto che arriva .. è la Creazione di questo Momento. L'Unico che vi E'. E che non può essere immaginato,pensato, descritto.. |
|