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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
08-03-2008, 22.22.52 | #3 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Citazione:
Secondo me la nostra esistenza è un dato sperimentale che continuiamo a verificare. Un dato assolutamente effimero, fra un istante potremmo non esistere più. |
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09-03-2008, 03.59.02 | #4 | |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Citazione:
Se la morte esiste dall'esperienza della morte dell'altro da te, esisteresti anche solo perchè l'altro è in grado di conoscerti. Saresti quello che potremmo conoscere di te e tramite te, quello che potresti conoscere di noi e tramite noi, e non saresti tutto ciò che sarebbe "fuori dal tuo corpo" (delimiteresti il tuo essere fisico al perimentro del tuo corpo). Queste sarebbero identificazioni dell'Io di cui parli. Cosa sei? Supponendo che un animale non sa di esistere, dal momento che esiste anche al di là della sua conoscenza, anche tu saresti quello che rimane di te dopo aver tolto tutto quello in cui le tue funzioni potrebbero farti identificare. Non saresti niente di quello in cui potresti identificarti. Saresti quello che rimane dopo la negazione di tutto ciò che potresti sperimentare. Tu sei una serie di infinite identificazioni dell'Io perchè anche nella negazione dello sperimentabile esisterebbe un'identificazione nel concetto di "ciò che rimane". Siamo come quell'animale che si suppone non essere a conoscenza della sua esistenza: non sappiamo nè potremmo sapere cosa siamo nella "realtà fuori dal nostro mondo", ma possiamo osservare che nella nostra realtà siamo solo un'infinita rete di identificazioni. Perchè l'essere invece del nulla? Perchè il nulla è un concetto che esprimendo l'opposto della più piccola cosa conoscibile, come tale non esiste. Ciao . |
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09-03-2008, 09.08.33 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Sì - S.B. e albert - anzi mi pare che questa fragilità dell’io dovrebbe essere posta al centro di ogni filosofia dell’esistenzialismo e forse lo è, anche se l’esistenzialista classico – si tratti di Jaspers, Heidegger, Sartre o Camus, ha sempre trovato dei correttivi al pericoloso e forse un po’ seducente scivolare verso un non-essere che poteva apparire – alla metà del secolo scorso – giustificato dal dilagare del totalitarismo e dal degenerare di rivoluzioni che dovevano portare alla redenzione del genere umano ….E oggi? Oggi mi pare che il pensiero arranchi o si arrenda quasi soddisfatto di essere ospitato nelle enciclopedie filosofiche come “pensiero debole”, rinunciando a reagire ai mostri che, nel collasso della ragione, tornano a minacciare gli ideali che attraverso i millenni l’homo sapiens si è fabbricato, tanto che il nichilismo può apparire come un analgesico o un utile esorcismo…. C’è però la possibilità che questa sensazione di non esistere veramente, che talvolta ci coglie, potrebbe non dipendere dalla situazione storica in cui ci troviamo a vivere in questo principio di secolo, ma da qualcosa di definitivo e forse perfino giusto. Il religioso lo vedrà come una conseguenza dell’aver rinunciato ai tradizionali valori e dell’aver ucciso Dio, forse come un avvertimento più efficace di un secondo diluvio; un evoluzionista un po’ immaginoso potrebbe domandarsi se questo non sia il preannuncio di una mutazione della nostra specie in cerca di un adattamento a condizioni tanto mutate….io, che sono un ammiratore dell’antica Grecia, posso pensare che non ci dobbiamo arrendere alla tragedia perché non c’è tragedia senza catarsi: basta attendere, e un deus ex machina (con i tratti di Hillary? Obama? McCain?) scenderà sulla terra a regolare le cose, finché tutte le controversie saranno risolte e le Erinni diventeranno pacifiche Eumenidi.
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09-03-2008, 09.45.47 | #6 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
[quote=emmeci]questa leggerezza, questa evanescenza dell’io, quest’ombra che abbiamo dentro di noi, tanto che ad ogni passo potremmo essere tentati di chiederci: ma che cosa sono? il mio io esiste? per quel poco che osiamo pensare, spaventati dal baratro che potrebbe aprirsi dentro di noi o dal timore di essere pazzi.
QUOTE]Già, se ce lo chiedessimo intensamente,seriamente,ma senza aspettare risposte e soprattutto senza paura... ne scopriremmo delle belle.. quell'evanescenza scompare o riappare..visto che è solo ombra,illusione.. (metaforicamente si dice che muoia,ma non è così..) E cosa c'è oltre? Oltre quella "morte",che non c'entra nulla con questo corpo-mente.. Cosa c'è? Una coscienza che non muore perchè non è mai nata.. |
09-03-2008, 10.38.35 | #7 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Citazione:
Cosa sei oltre le identificazioni dell'io? |
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09-03-2008, 18.54.01 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Dunque noi esistiamo….ma perché sappiamo e non sappiamo di esistere? Perché cerchiamo quest’esistenza che forse è soltanto un’ombra?
Ma l’ombra presuppone la luce, e infatti qui mi pare di poter tornare al primo principio della mia filosofia, cioè alla certezza che la verità assoluta c’è anche se non la conosciamo e (secondo principio) possiamo soltanto cercarla. E’ qui il nostro essere, in questo nodo che stringe, per così dire, la logica dell’assoluto e la logica dell’infinito: se la verità - l’assoluta verità – può esistere per noi solo se non è realizzata, ed è come se noi, che conosciamo la morte, quasi l’anticipassimo sapendo che solo una catena infinita di esseri (non io! non io!) – potrà alla fine trovarla. Anche se una catena infinita significa mai. [Capisco che quello che dico può sembrare un mistero o un apologo religioso: chi sa? Forse è possibile essere religiosi senza saperlo, anzi è forse questa la forza autentica della fede]. |
09-03-2008, 20.13.22 | #9 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Citazione:
Certo:qualsiasi ricerca è religiosa..nel suo senso più puro.. Anche quando sentiamo di dibatterci come una mosca dentro una boccia di vetro,e non ci accorgiamo che non c’è nessun vetro che ci impedisce di uscire,perché è solo nella nostra mente. Sì:l'ombra indica sempre la luce,come ogni illusione (la mente stessa)nasconde la verità. |
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09-03-2008, 20.26.22 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 08-03-2008
Messaggi: 9
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Riferimento: Pare che fin dalla nascita incominciamo a morire
Buonasera,questo è il mio primo messaggio...
Vorrei scrivere con avversità nei confronti della tastiera,la "mia" perplessità nei confronti dell'io... Con la scienza che diede la vittoria dell'ereditarietà,non potrei mai definire il mio esserci come comprensione dell'io...io non sono altro che l'anima di mio padre... Parlando di ex-sistere,ovvero come continuo mutamento del divenire,non credo che un ente abbia la possibilità di comprendere l'essenza...Io che ho scritto 15 secondi fa,non sono io che sto scrivendo in questo momento...Bisognerebbe partire dalla distruzione ontologica dell'istante,per poter arrivare all'avvicinamento dell'eterno ritorno dell'essenza. |