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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
07-12-2007, 12.43.29 | #12 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: Il credere nel destino è un fatto positivo o negativo?
Citazione:
Perchè...non ne possono accadere due contemporaneamente! Citazione:
Ti ricordo che,almeno per ora,si è in alto mare,e anche la fisica ci dice che il mondo,a scale piccolissime,non ha più quelle caratteristiche della fisica classica a cui siamo tanto attaccati (prevedibilità,certezza,determ inazione). Guarda un po'...a me sembra che siano quelli che credono al destino ad avere paura.. Fa molto più comodo,e ci si sente meno soli,meno colpevoli,meno responsabili, e con meno pesi sulla groppa, dovendo fare nella vita tante cose ogni giorno,come tutti, ma non dovendosi preoccupare di costruirsi la vita.. |
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07-12-2007, 18.46.24 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: Il credere nel destino è un fatto positivo o negativo?
Citazione:
Per quanto riguarda la fisica quantistica forse hai ragione, ma nonostante i suoi moltissimi successi non può essere considerata una teoria definitiva. Alcuni limiti fondamentali della teoria, che erano già ben presenti agli stessi scienziati che la formularono, sono la sua incompatibilità con la teoria della relatività Einstainiana ("Dio non gioca a dadi" disse Einstein) e la sua incapacità di descrivere sistemi dove il numero di particelle presenti vari nel tempo. Ti ho già detto nel 3d riguardante l'esistenza del Destino come la penso circa il senso di responsabilità... E comunque a me l'idea di Destino mi fa più paura che sentirmi sicuro... l'idea di non essere libero mi ha fatto sempre star male... Però accetto il fatto di non essere libero... Preferisco piuttosto pensare che nessuno abbia vere responsabilità ed essere più tollerante rispetto ai guai degli altri... L'idea che ognuno sia "faber fortunae sui" genera l'idea che ognuno sia il solo vero responsabile delle sue azioni... ad esempio uno che colpa ne ha di essere nato in un contesto sociale disagiato, essere ritenuto inferiore dagli altri perchè è un poco di buono solo capace di rubare e non di lavorare... Oppure che reali responsabilità ha un immigrato scappato dalla sua terra distrutta dalla guerra, dalla fame, dalle malattie etc. etc. e poi non trova lavoro in uno stato dove la maggior parte della gente è piena di pregiudizi, razzista ed individualista? Abbiamo deciso noi di nascere in quest'epoca? In questo luogo? Abbiamo deciso il nostro DNA? In fondo sono questi i principali fattori che ci spingono ad agire in un preciso modo... Ad esempio il tuo non credere nel destino è stato causato o dal vivere in un contesto nel quale non è affatto contemplata l'idea della predestinazione oppure perchè sei abbastanza intelligente da dare una dimostrazione della inesistenza.. Comunque credo che gli effetti del credere nel destino varino da persona a persona... chi viene travolto e non riesce a dare più un senso alla propria vita o chi cerca dall'idea del fato ne costruisce uno... |
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