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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
01-12-2007, 09.23.34 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: "che nel pensier rinnova la paura"
Celavano Ganneviz,
la mia risposta alla tua risposta la puoi trovare sotto il tema: "Perché credere in qualcosa di divino...." dato che questo tema (che tu hai elegantemente espresso con le parole di Dante) in fondo equivale all'altro. Un doppio invito a superare la paura? |
02-12-2007, 10.21.52 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: "che nel pensier rinnova la paura"
Quello che dici, Dasein, sembra un po’ troppo tinto d’orgoglio per un animo cristiano. Dopo tutto anche i monaci cristiani si curvarono per secoli sui testi degli antichi filosofi, visto che già molti secoli prima di Cristo essi avevano cercato il senso dell’essere che, come dice il motto applicato in testata di questo forum, è il compito della filosofia.
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02-12-2007, 12.56.17 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-11-2007
Messaggi: 65
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Riferimento: "che nel pensier rinnova la paura"
Il senso nn è una tematica cristiana, o almeno non è un suo monopolio. Non rispondete senza argomentazioni per favore, altrimenti il senso stesso di scrivere in questo forum cade.
Citazione:
Le due tematiche si avvicinano molto ed infatti mi sto impegnando molto nel seguire e nel tentare a partecipare nell'altra discussione, ma la differenza fra le due è che qui vorrei che qualcuno parlasse anche di qualcosa di più vicino alla vita di tutti i giorni. Quando io dico "che nel pensier rinnova la paura", non solo voglio esprimere un dilemma filosofico, ma un'ansia che pervade me e tutti (chi più chi meno l'abbiamo provata una sensazione cm descritto all'inizio del 3d) nella vita di tutti giorni. Il problema di non essere adeguati o di seguire il gruppo, il problema della scelta politica in un paese in cui non ci si può fidare dei propri rappresentanti, il problema (e qui centra moltissimo l'altro post) di vivere una religiosità non più adeguata ai tempi o di nn viverla affatto... insomma tutte quelle tematiche che il senso di incertezza e confusione (di cui ho accennato nel primo post di questo 3d) fanno sembra inarrivabili o irrisolvibili. |
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02-12-2007, 17.30.10 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: "che nel pensier rinnova la paura"
Caro Celavano Ganneviz, una soluzione può essere suggerita da quello che si dice in questo forum sotto il tema: “Il paradiso non c’è ma siamo destinati alla felicità” che, preso così alla buona, sembrerebbe dire: contentati e vedrai che passa, oppure: io sono un cretino, non so resistere alla felicità, o ancora: chiedi al padreterno il colpo di grazia.
Venendo al sodo, penso che l’unica soluzione alternativa a quello che sembra dire il filosofo parmenideo (tutto è essere, il nulla non è) è qualche filosofia dell’Oriente, forse non il buddismo che suggeriva a Schopenhauer di raccomandare (agli altri più che a sé stesso) la rinuncia alla volontà di vivere, ma la semplice saggezza di uomini della strada, che forse tutto è illusione. Ah se questa saggezza contagiasse l’intera Asia, compresi Islamici e Israeliani…. Ma tu forse chiedevi un argomento più alla portata di mano, e che posso dire, visto che avendo tanti più anni di te, sono anch’io allo stesso punto di incertezza e risentimento? Per me, ho trovato solo una medicina (che non so se sia un placebo o una vera salvezza): l’ironia, da tener pronta per ogni occasione. Ti farà vivere meglio e ti impedirà di ricorrere alle maniere forti quando il troppo è troppo. |
03-12-2007, 00.47.06 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2007
Messaggi: 192
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Riferimento: "che nel pensier rinnova la paura"
Citazione:
Mi hai frainteso: la mia era una constatazione che il senso, inteso come scopo , è una tematica cristiana, e noi risentiamo della necessità del senso dalla cultura cristiana. Il senso dell'essere secondo me è molto diverso rispetto al senso della vita di stampo cristiano, in primis perchè del senso dell'essere si dibatte tutt'oggi, mentre invece i cristiani un senso pratico (la salvezza) lo hanno già trovato. |
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