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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-09-2007, 12.03.39 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-01-2007
Messaggi: 53
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Riferimento: Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?
Però se vi fermate un attimo e riflettete bene, adesso c'è molta meno ignoranza rispetto all'epoca di Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) o di Arthur Schopenhauer (1788-1860).
A quell'epoca era molto più semplice per grandi pensatori quali sono Nietzsche e Schopenhauer riuscire ad emergere, proprio per via della grande ignoranza che c'era a quell'epoca (e non mi dite che ho torto!). Ma oggi.... A meno che si parli di grandi pensatori in grado di rimettere in discussione le teorie trattate, la filosofia risulta inutile e noiosa perchè sono solo discorsi privi di un effettiva utilità e talvolta addirittura banale. E ancor più perchè negli argomenti trattati viene spesso utilizzato un linguaggio (non alla portata di tutti) che può affascinare persone dotte ma annoiare persone "mediocri" che non comprendono il lessico del filosofo. Quindi per la filosofia moderna secondo me serve stare al passo con i tempi e rendersi conto che la gente non ha più voglia di "ammatire" in discorsi che in concreto non hanno niente di utile. Oggi serve incisività e velocità. Perchè concedetemelo: La forza delle idee può cambiare il mondo, ma se e solo se riesce ad entrare nel cuore e nella mente delle persone. Non centra nulla il fatto che siamo nel 2007, se un idea vale, vale sempre. E i vari Gandhi e Martin Luter King lo hanno dimostrato. |
06-09-2007, 06.30.03 | #4 | |
Ospite
Data registrazione: 26-03-2007
Messaggi: 36
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Riferimento: Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?
Citazione:
In realtà anche la scienza corre gli stessi rischi. Ci sono ambiti scientifici che rischiano di perdere terreno solo perché non danno utilità immediata. Questo è un grosso errore, perchè la storia ci insegna che ricerche apparentemente lontane dalla realtà sono poi risultate utilissime al progresso. Questo è effettivamente un problema reale, ma credo, non solo della società moderna. Una volta il "popolo" non pensava ai massimi sistemi perché non ne aveva la preparazione, oggi perché? Non è il tempo che ci manca, ne la preparazione. Secondo me manca la cultura del pensiero. Ricordo, quando frequentavo il liceo, la domanda che i miei compagni rivolgevano al prof. di matematica era: "cosa ci serve la matematica?". Oppure, dopo i vent'anni, il problema più grande da risolvere è "cosa si fa il sabato sera". Oggigiorno risulta noiosa non solo la filosofia, ma qualsiasi cosa che faccia riflettere. Ritengo che la pigrizia mentale sia difficile da abbattere, più ti impigrisci e più diventa difficile uscirne. Al contrario per chi ha sete di conoscenza, più si conosce e più la sete aumenta. Sono portato a pensare che sia preferibile così per chi ci governa. Così è stato per talmente tanto tempo che mi sembra strano che la tendenza sia cambiata. Credo che sia una lotta impari. Ricordo una frase di Einstein che scherzava dicendo: "La mia mente è rimasta un po' indietro, mi pongo domande che si pongono solo i bambini" o roba del genere. Temo che l'attività speculativa sia un gioco col quale trastullarsi internos. |
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