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01-05-2003, 13.19.36 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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ciao Dimitri,
Citazione:
Esiste due forme d´amore: 1) l´"Amore dell´innamoramento" e 2) l´"Amore altruistico" cioè l´amore per il prossimo. 1) L´amore dell´innamoramento è in realtà una funzione istintiva, che domina nel regno animale, e comprende soltanto una sola persona, cioè quella in cui si è innamorato ed il risultato di questo innamoramento cioè la famiglia ed i figli. Questa "amore" è, con le tue parole una forma di "egoismo mascherato": Non è quindi un vero amore siccome si basa sul desiderio di possedere l´altro. Che non è amore vero si mostra molto chiaro in casi quando l´innamoramento dell´uno dei partner cessa e l´"amore" invece si trasforma in odio, gelosia ed aggressività. 2) L´amore per il prossimo è il vero Amore, ed è basato sull´esperienza della sofferenza durante le vite passate. Queste esperienze vengono accumulate nella supercoscienza dell´individuo, è costituiscono la base per la capacità di riconoscere inconsapevolmente la sofferenza degli altri. In questo modo si sviluppa la facoltà della compassione, cioè l´amore, di vita in vita. Noi uomini abbiamo dunque queste due forme di mentalità nella nostra coscienza, la mentalità dell´animale e la mentalità dell´uomo. Ci troviamo in un processo evolutivo dal regno animale al futuro regno umano vero, dove l´egoismo del regno animale sara in fine superato. www.martinus.it Ciao. Ultima modifica di Rolando : 01-05-2003 alle ore 13.23.03. |
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11-05-2003, 21.21.35 | #7 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Bella domanda Rolando!
Un’unica precisazione: non ho detto che è così semplice. Volevo con la mia affermazione sottolineare che quando si ama in modo altruistico il nostro sentire diventa più luminoso. Nel tuo secondo punto dici che bisogna reincarnarsi più volte e soffrire durante le vite precedenti per poter amare il tuo prossimo con quel amore che nulla chiede ma solo da. Va bene. Concordo. Ciò che il tuo superconscio ti fa riconoscere nel tuo simile, una parte del tuo sentire non ha bisogno di essere più lavorato. Sei così è basta. Il problema sta nel cercare di usare consapevolmente la ragione senza aver fatto l’esperienza diretta. E non è facile. Per niente. Posso riconoscere la sofferenza del mio simile, mi posso immedesimare in lui solo se ho fatto la stessa esperienza. E quando piange, piango pure io e quando ride, rido pure io e nello stesso tempo sono distaccata. Imparare ad amare anche quelle persone in cui non ci riconosciamo direi che è un bel passo avanti. Non è facile amare la persona che ti da uno schiaffo. Certe volte sono riuscita. Pochissime direi, ma mi sto esercitando. Non ho una ricetta. Faccio di testa mia con ciò che leggo qua e là. Ciao a te! |
18-05-2003, 23.40.08 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-05-2003
Messaggi: 64
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Mah!
A dirla tutta non credo che le emozioni siano reali... Cioè: l'amore è l'interesse per un altro individuo e la ricerca di una cooperazione stretta con esso. Poi la felicità è data solo dai nostri ormoni. Certo è una definizione un po' freddina. Un po' troppo freddina. Diciamo sullo zero assoluto. Vi posso fare una domanda? Che cosa è reale? Secondo me è reale ciò che appare ed è logico. |