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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
27-08-2007, 17.17.49 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-11-2006
Messaggi: 349
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Citazione:
caro freedom, cio che è , è movimento continuo, esso è sempre "adesso e qui!" esso è cio che è stato, dunque il passato è il presente. Il presente produrra cio che è, nel futuro, se adesso rompo un legno quello sarà rotto nel futuro, dunque cio che è contiene sia il passato che il futuro. Quando lo coglierai capirai che è senza tempo in realtà! Eppure sempre in evoluzione. |
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27-08-2007, 18.00.08 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Sì, illusion, proprio volgendoci ai concetti che hanno contrassegnato la storia della filosofia ci coglie il sospetto che non abbiano senso: o è questo non avere senso il senso?. Certo se c’è qualcosa che dalla fisica scorre nella metafisica, è il concetto - o dobbiamo chiamarlo solo parola – che si riferisce al tempo?
Fin dall’inizio (dall’orfismo, dai presocratici, da Platone?) si è contrapposto il tempo all’eterno o si è cercato un rapporto con esso. Ma il mistero del tempo dovette colpire l’uomo fin dalle origini, da quel momento iniziale della cultura in cui egli, quasi ergendosi dentro di sé, ebbe l’intuizione dell’assoluto e si gettò in quell’istante, e successivamente, tornando sul suolo e costretto a riprendere il lavoro terrestre, a occuparsi della famiglia, del villaggio, della tribù, non dimenticò ciò che aveva saputo e cominciò a cercare una via che potesse in qualche modo condurlo là: era nato il tempo, tempo fisico e psichico, tempo del sole e della luna, della vita e della morte – tempo della storia come strada verso l’eterno, cioè quell’assoluto che l’aveva illuminato lassù. Certo, direte, questa è mitologia: Ma qualunque interpretazione l’uomo darà in seguito al tempo, esso risentirà di quella metafisica origine e non se ne distaccherà più – sia che lo si qualifichi come tempo fisico o come tempo dell’anima, tempo dell’uomo, degli spiriti o della storia; sia che assumesse un’apparenza ciclica (come nelle culture primitive od arcaiche) sia che assumesse la direzione di una freccia scagliata…. ….Era tempo davanti all’eterno, il relativo nei confronti dell’assoluto che (per restare nei limiti della filosofia) poteva essere l’acqua o il fuoco, l’idea, l’atto puro, lo spirito, la ragione o la scienza, alla fine la vita, vita delle forme di fronte alla vita infinita….sempre tempo come ricerca dell’assoluto visto e perduto. Mitologia? Ma che altro mezzo abbiamo per rievocare ciò che fu al principio se non il mito, cioè il pensiero e la fantasia? Dunque il tempo è veramente l’ombra mobile dell’eterno come suggeriva Platone, e non ha senso se non in questo confronto e nell’anelito di poter tornare là. E se noi guardiamo dentro di noi non potrà sfuggirci la verità di questo concetto del tempo che non esiste altro che nella sua possibilità di spingerci all’assoluto, ed è ciò che in fondo spiega la leggerezza dell’io, l’impossibilità per noi di coglierci veramente – perché l’io è nato e vive in questo confronto e in quest’ansia di un oggetto che ci è parso adorabile e che inseguiamo nelle nostre giornate di duro lavoro - mentre forse la morte è il punto in cui il tempo e l’eterno si ricongiungono e - tanto per illustrarla con un’immagine – l’arco può finalmente distendersi perché la freccia ha raggiunto la meta. Sì, mitologia. O forse solo il permesso di un momento di libertà. |
28-08-2007, 16.35.45 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-01-2007
Messaggi: 53
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Secondo me caro emmeci, è proprio questo non avere senso il senso del tempo. Perchè come diceva platone e poi confermò Einstein, il tempo è solo apparenza. Ed è da questa apparenza che nasce questa convinzione quasi forzata che alle spalle di tutto ciò ci sia un disegno divino. E che Un giorno o l'altro perfino la terra potrebbe scomparire sino a divenire un grande buco nero, e allora sì, checche se ne dica la paura fa 90 e credere che esista un creatore di tutto fa comodo, anche se mi duole il cuore sapere che tutto quello che esiste o forse no potrebbe diventare un immensa voragine persa nello spazio facendoci perdere questa oppurtunità di scoprire cosa si cela dietro questo grande mistero che è la vita.
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30-08-2007, 13.37.32 | #15 |
Ospite
Data registrazione: 12-07-2007
Messaggi: 5
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Riferimento: Ancora sul tempo.
dimentichi un fattore fondamentale, la commistione dello Spazio- lo spazio e la distanza diluiscono di fatto il tempo, e ciò che esperiamo come il passato della stella è di fatto un presente irradato e diluito dallo spazio. quella stella ha un suo presente proprio che noi esperirermo in futuro causa la mediazione dello spazio che si frappone tra il mio presente e il suo.
Il tempo è indissolubile dallo spazio, si piega e dipende direttamente da esso, sono anzi due aspetti della stessa sostanza. Ma di fatto tutto ciò che esiste è solo il presente. anche le irradiazioni del passato sono effetti che si producono nel prtesente, nel caso della stella ad anni luce di distanza. |
30-08-2007, 16.32.19 | #16 |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Secondo me voi non state parlando del tempo, ma dalle varie velocità con cui si propagano le immagini, il tempo è indipendente da tutto perchè è una convenzione usata dall'uomo e non esiste in natura.
ozner |
30-08-2007, 17.28.08 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 12-07-2007
Messaggi: 5
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Riferimento: Ancora sul tempo.
chiamiamo tempo lo scorrere misurato dagli orologi del divenire incessante della realtà. in questo senso sì, è una convenzione dell'uomo, ma è assolutamente reale e insito nella carne delle cose, una qualità intrinseca e assolutamente reale.
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30-08-2007, 20.00.24 | #18 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 1
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Il tempo non è altro che la forma del senso interno, cioè dell'intuizione di noi stessi e del nostro stato interno. Infatti, il tempo non può essere una determinazione di fenomeni esterni: non appartiene né alla figura, né al luogo, ecc.; determina, al contrario, il rapporto delle rappresentazioni nel nostro stato interno. E appunto perché questa intuizione interna non ha nessuna figura, noi cerchiamo di supplire a questo difetto con analogie e rappresentiamo la serie temporale con una linea che si prolunghi all’infinito nella quale il molteplice forma una serie avente una sola dimensione; e dalle proprietà di questa linea argomentiamo tutte quelle del tempo, fuorché questa sola; che le parti della linea sono simultanee, laddove le parti del tempo sempre successive. Da ciò risulta che la rappresentazione del tempo stesso è una intuizione, poiché tutti i suoi rapporti possono essere espressi per mezzo di una intuizione esterna.
Ciao,baciotti |
30-08-2007, 21.46.54 | #19 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: Ancora sul tempo.
Citazione:
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31-08-2007, 09.58.16 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-01-2007
Messaggi: 53
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Riferimento: Ancora sul tempo.
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