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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 14-11-2006, 10.51.01   #1
debo2210
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Data registrazione: 27-01-2006
Messaggi: 27
Unhappy Pensieri soggettivi......

Rifletto sul fatto che da mesi, cerco un lavoro. Il fatto è che io un lavoro cel'avevo. L'ho lasciato perchè credevo di poter inseguire un sogno, che poi però è svanito.
Credo che, anche se questa scelta è stata avventata, sia stata una scelta che in realtà avrei fatto comunque; anche se non mi si fosse presentata l'occasione di realizzare un sogno. Penso che questo piccolo sogno, sia stato solo una scusante. In buona fede, ma pur sempre una scusante.
Il problema è che la routine mi terrorizza. La odio. Mi dà una sensazione orribile: mi sento inutile, vuota, un'automa, un'eterna infelice.
La routine, secondo me, porta solo infelicità e frustrazione. Ma la vita oggi, è routine. Infatti io, non riesco ad essere felice.
Sono una sognatrice, una che mette i valori al disopra di tutto; una che preferisce accompagnare la sorella da qualche parte piuttosto che andare a guadagnare.
I soldi. Come li odio i soldi, che micidiale invenzione; hanno reso l'uomo arido e vuoto, ma purtroppo, anche io ne vorrei a montagne; non perchè mi interessino, ma perchè sono l'unico lasciapassare che ti permette di vivere. Odio questo compromesso.

Il lavoro in cui ho resistito di più, credo sia proprio l'ultimo che ho avuto. Ho resistito circa quattro mesi. Che rabbia! Lo sò che prima o poi dovrò arrendermi (più prima che poi), e che la mia vita dovrà essere per forza una routine prima o poi. Ma perchè!!! Chi lo ha scritto? Dove? Se solo ripenso a quei quattro mesi, a quanto mi sentivo felice nelle prime settimane, e depressa per tutto il resto del tempo. Mi sento combattuta, è terribile avere una parte più razionale di te che ti dice "dai, fallo, così ti prendi sti soldi e domani è un'altro giorno: devi farlo" e invece un'altra parte di me che era terribilmente frustrata e diceva : "Ma che stai a fà? Sei felice? Ma non lo vedi che fai sempre le stasse noiosissime cose e l'unica cosa che ci guadagni sono quei miseri 700 euro che finiscono subito e che non ti lasciano niente?"
Impazzirò. Una delle due parti deve tacere.
Vorrei far tacere la seconda e fare il mio "dovere" senza pensarci. Come se non avessi anima, come se niente fosse, come se fossi automatica. Ma non ci riesco per ora.
Il bello è che quando lavoro, lo faccio bene, anzi, benissimo a quanto mi dicono. Sono una perfezionista, voglio fare tutto bene e nei tempi giusti. E lavoro sodo, non mi fermo mai. Ogni datore a cui ho detto "vado via" era dispiaciuto, mi chiedeva di restare mi diceva che sono "una vera professionista". Il paradosso è?
Sono sicura che se trovassi un lavoro interessante, costruttivo, coinvolgente, che mi lasciasse della soddisfazione a fine giornata, forse potrei anche omologarmi.
Omologarmi, si....perchè? Non ve ne eravate accorti? Siete tutti omologati, schiavi di qualcosa: soldi, lavoro, rutine....nessuno di noi è libero, e forse non lo sartà mai. Anche tu...si tu...che pensavi di essere diverso, proprio come me; e che dicevi "io non sono omologato, io penso con la mia testa" Non è così....anche tu vuoi determinati vestiti e non è un caso, determinati cibi e non è un caso, determinate cose che implicano il possesso di soldi....anche tu ne vuoi...tanti....come tutti. Non c'è nessuno che può dirsi non omologato. Solo gli indigeni dell'amazzonia forse. Loro si che sono fortunati. Forse non avranno quello che abbiamo noi, ma hanno qualcosa che noi non avremo mai: la libertà dell'anima, del cuore e della mente. Lo sò...ora storci il naso...ma ti assicuro che è così, e tu lo sai bene, non è come fingi di credere.



L'unica cosa che posso fare è alzare le spalle e dire "pazienza, speriamo bene"......


Tratto dal mio blog
debo2210 is offline  
Vecchio 15-11-2006, 09.40.48   #2
dany83
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Debbo,anche se io studio e non ho mai lavorato ti devo dire che sono totalmente daccordo con te!!Sai quante volte ho rifiutato dei lavori proprio per il tuo stesso motivo?Io odio la routine,infatti sto cercando con tutte le mie forze di fare un lavoro per conto mio,senza dover stare sotto a un capo e a fare sempre le stesse cose.Questa società ci ha resi automi,macchine che tutti i giorni per tutta la vita fanno sempre la stessa cosa.E io infatti mi sono sempre chiesto se gli "indigeni" stanno davvero peggio di noi...io credo proprio di no!almeno mentalmente...
dany83 is offline  
Vecchio 15-11-2006, 10.39.39   #3
medea
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Data registrazione: 19-03-2003
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Salve ragazzi, (che bello tornare a scrivere sul forum^_^)
vi comprendo in pieno, odio la routine, odio i lavori meccanici e ripetitivi, ho bisogno di creatività.
Non a caso dopo il liceo classico ho preso la facoltà di informatica per poter svolgere un lavoro per conto mio e autogestirlo, anche perchè tutti i lavori che ho trovato erano decisamente faticoso ed eccessivamente sottopagati...

Ma che fatica però... anche solo per trovare un posto decente dove fare lo stage ci si impiega molto tempo...

Dove andremo a finre mi chiedo con sti contratti co-co-co, co-co-pro e via dicendo.


un saluto a tutti
medea is offline  
Vecchio 15-11-2006, 13.18.03   #4
bimba
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Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 25
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La routine non è soltanto negativa: è ciò che rende stabile e prevedibile il mondo sociale. Certo, dovrebbe un minimo sposarsi con un po' di innovazione e creatività: soltanto dall'equilibrio dinamico delle due componenti si ha un sistema funzionante.
Non so se esista un lavoro che non implichi una routine: anche occupazioni stimolanti e creative comprendono aspetti ripetitivi e prima o poi se si vuole portare a casa la pagnotta a fine mese bisogna venire e patti con questa idea.
Sono d'accordo sull'onnipresente omologazione: forse ognuno di noi dovrebbe avere il coraggio di fare un po' di testa sua!
bimba is offline  
Vecchio 15-11-2006, 17.48.08   #5
dany83
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La routine non è soltanto negativa: è ciò che rende stabile e prevedibile il mondo sociale. Certo, dovrebbe un minimo sposarsi con un po' di innovazione e creatività: soltanto dall'equilibrio dinamico delle due componenti si ha un sistema funzionante.
Non so se esista un lavoro che non implichi una routine: anche occupazioni stimolanti e creative comprendono aspetti ripetitivi e prima o poi se si vuole portare a casa la pagnotta a fine mese bisogna venire e patti con questa idea.
Sono d'accordo sull'onnipresente omologazione: forse ognuno di noi dovrebbe avere il coraggio di fare un po' di testa sua!


ma c'è routine e routine...dipende da che ambiente ti trovi...
dany83 is offline  
Vecchio 17-11-2006, 23.23.21   #6
Nuvoletta
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Debbo,anche se io studio e non ho mai lavorato ti devo dire che sono totalmente daccordo con te!!Sai quante volte ho rifiutato dei lavori proprio per il tuo stesso motivo?Io odio la routine,infatti sto cercando con tutte le mie forze di fare un lavoro per conto mio,senza dover stare sotto a un capo e a fare sempre le stesse cose.Questa società ci ha resi automi,macchine che tutti i giorni per tutta la vita fanno sempre la stessa cosa.E io infatti mi sono sempre chiesto se gli "indigeni" stanno davvero peggio di noi...io credo proprio di no!almeno mentalmente...


anche io odio la routine. Quando studiavo e basta (alle superiori) dicevo pure io così: "devo fare un lavoro creativo: una cosa che venga da me e per la quale non debba rendere conto a nessuno." Poi la realtà mi chiamò a se e il lavoro mi inghiottiì cancellando i miei sogni..o solo annebbiandoli..ora l'orario di lavoro si è ridotto e ho ripreso a studiare (lettere) e piano piano forse mi sento più libera
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Vecchio 18-11-2006, 09.33.04   #7
dany83
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anche io odio la routine. Quando studiavo e basta (alle superiori) dicevo pure io così: "devo fare un lavoro creativo: una cosa che venga da me e per la quale non debba rendere conto a nessuno." Poi la realtà mi chiamò a se e il lavoro mi inghiottiì cancellando i miei sogni..o solo annebbiandoli..ora l'orario di lavoro si è ridotto e ho ripreso a studiare (lettere) e piano piano forse mi sento più libera


io spero di riuscire a ottenere il mio obbiettivo e ce la metterò tutta per riuscirci,perchè non ho proprio la mentalità per fare un lavoro sempre uguale x tutta la vita.Ognuno ha il suo carattere,a qualcuno la routine di tutti i giorni piace,ad altri no...però credo che la routine possa condizionare negativamente il carattere di una persona.io ho l'esempio di persone,tra cui amici e parenti che il lavoro gli ha letteralmente trasformati...
dany83 is offline  
Vecchio 19-11-2006, 16.52.28   #8
Nuvoletta
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io spero di riuscire a ottenere il mio obbiettivo e ce la metterò tutta per riuscirci,perchè non ho proprio la mentalità per fare un lavoro sempre uguale x tutta la vita.Ognuno ha il suo carattere,a qualcuno la routine di tutti i giorni piace,ad altri no...però credo che la routine possa condizionare negativamente il carattere di una persona.io ho l'esempio di persone,tra cui amici e parenti che il lavoro gli ha letteralmente trasformati...


è vero, è per questo che sto cercando di riprendermi me stessa.
Tu cosa studi?
Nuvoletta is offline  
Vecchio 19-11-2006, 17.54.49   #9
Spaceboy
...cercatore...
 
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Originalmente inviato da debo2210
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L'unica cosa che posso fare è alzare le spalle e dire "pazienza, speriamo bene"......

...bè l'unica cosa che proprio non dovresti fare è alzare le spalle e pazientare perchè un lavoro vario e interessante non ti bussa alla porta e la vita non ti aspetta...

...a 23 anni puoi ancora fare quello che vuoi, ma certo, se posso darti un consiglio, studia e ancora studia, oggigiorno la preparazione è un requisito fondamentale per trovare un lavoro decente.

...giocati le tue chances fino in fondo e di sicuro, se vali, ce la farai e oggi, dalla tua, hai ancora la gioventù, non sprecarla con stupide retoriche e commiserazioni...

Spaceboy is offline  
Vecchio 19-11-2006, 19.06.03   #10
dany83
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Originalmente inviato da Nuvoletta
è vero, è per questo che sto cercando di riprendermi me stessa.
Tu cosa studi?


mi sono diplomato in ragioneria e adesso studio informatica ma non so se riuscirò a finire,siccome forse se tutto va bene apriamo un'attività in famiglia.
dany83 is offline  

 



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