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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
06-05-2006, 17.39.48 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
Però potrebbe essere una tattica .. ovvero se si va via dall'Iraq probab ilmente scoppia la guerra civile si massacrano bene a modo fra di loro e poi noi dopo arriviamo a finire il lavoro così dopo forse avranno meno voglia di combattere gli alleati ... |
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10-05-2006, 17.50.51 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-10-2005
Messaggi: 77
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non capisco perchè tanto stupore, da che mondo è mondo in guerra ci sono morti da una parte e dall'altra,
può dispiacere, e a me dispiace moltissimo per tutte le vittime di queste stupide guerre, ma non può stupire sbaglio? |
10-05-2006, 20.21.59 | #8 | |
Avanti è la vita
Data registrazione: 06-04-2006
Messaggi: 129
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Citazione:
Non credo che basti solo andare via per risolvere i problemi di quei posti anche perchè si potrebbe incorrere nel rischio opposto ovvero quello di compattarli contro l'occidente o almeno di rendere l'area del MO completamente instabile con tutte le ricadute che questo comporterebbe come ad esempio per il petrolio. La morte di quei soldati non dovrebbe essere una sorpresa anche perchè è naturale che ci siano dei rischi ma cmq non vedo niente di male nel ricordare persone morte nell'adempimento del proprio dovere. ciao P.S.Credo che la morte di quei soldati sia una srpresa anche perchè dimentichiamo spesso cha abbiamo varie migliaia di uomini sparsi per il globo dislocati tutti in aree calde |
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10-05-2006, 21.58.24 | #9 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Leggevo oggi un articolo di JEFF KLEIN il quale riporta questo:
"I crimini di Saddam Hussein e dei suoi scagnozzi durante gli anni ’80 sono tornati alla ribalta nei notiziari quando si è riaperto il processo di Baghdad. E' fuori dubbio che Saddam e gli altri accusati siano colpevoli delle atrocità commesse contro la propria gente e dei crimini di guerra per gli attacchi ai paesi confinanti. In modo particolare sono colpevoli per l’atroce utilizzo di armi chimiche contro i curdi iracheni e i soldati iraniani. Tuttavia, ciò che i mezzi di comunicazione mainstream sembrano dimenticare nelle loro storie è che il dittatore iracheno godette del pieno appoggio del governo Usa mentre commetteva tali crimini. L’Amministrazione Reagan fece di tutto per supportare l’Iraq nella guerra con l’Iran, dopo la detronazione del “suo” Scià. l governo statunitense e i consulenti per gli affari, molti dei quali riciclati nella seconda amministrazione Bush, volarono a Baghdad offrendo aiuto, supporto dei servizi segreti e lo scambio di prodotti dalla doppia valenza civile-militare, inclusa la tecnologia delle armi chimico-biologiche e le materie prime per realizzarle. Come poi scrive Ckomsky, gli Stati Uniti sono come tutte le altre potenze: perseguono gli interessi strategici ed economici dei settori dominanti della popolazione, nascondendoli con infiorettature retoriche che esaltano la loro dedizione ai valori supremi. Si sente dire spesso che ci sono alcuni critici cavillosi, che protestano perché le cose vanno male, senza proporre soluzioni. Con il prosieguo della violenza e della guerra al terrorismo, che ha prodotto terribili spargimenti di sangue in Afganistan e in Iraq, le minacce di lungo periodo sul piano economico e politico che gli Usa si trova di fronte stanno producendo paura e sfiducia. In questo contesto non è forse un mondo strano e spaventoso che sta prendendo forma? Sappiano chel'elemento della paura paranoica è antico. Esiste uno studio molto buono sulla presenza di questi temi nella letteratura americana, sin dalle origini, di Bruce Franklin, un critico letterario (War Stars). [La provocatoria analisi di Franklin sottolinea la relazione dialettica tra l'ideologia e la cultura popolare, con il suo far leva sull'immagine nazionale e sull'ossessione per le super-armi]. Franklin individua un tema ricorrente: l'idea di stare al punto di venire distrutti da mostri cattivi, quando all'ultimo minuto veniamo miracolosamente salvati da un supereroe o una super-arma. Inoltre, piuttosto tipicamente, i mostri cattivi sono quelli che stiamo schiacciando in quel momento: indiani, neri, ecc. E la paranoia combinata con un potere immenso ed una leadership estremamente cinica e violenta è senza dubbio una combinazione pericolosa. Mi spiace di essermi dilungata, ma cercavo di proporre altri punti di vista a questa violenza che sembra senza senso o con un senso che poi si scopre diverso da quello che ha. Ciao a tutti: |
11-05-2006, 17.08.17 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
la mia erapiù una battuta che altro ... ovvero è chiaro che se te ne vai e scoppia una guerra civile allora sono casini, anche perchè non sai chi possa vincere da cui sicuramente se ch vince quella guerra è una fzione troppo antioccidentale poi rientrare significa ancora un altra guerra ... beh ricordrseli indubbiamente va bene .. certamente però ce da dire che non sarebbe il caso di soprendersi tanto dato che sono pasi in guerra per cui i militari sono sempre a rischio ... quello che mi chiedo ora è come mai in Iraq quando sono morti ce stato tanto clamore mentre per l'Afghanistan molto ma molto meno ??? insomma non sono tutti uguali i nostri soldati ??? beh sono presenti si in varie aree ma nn in tutte le più calde, per esempio una zona molto calda come il congo, la somali, haiti non mi pare che ci siano contingenti italiani ... |
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