Ho avuto tantissime esperienze di lavoro in paesi e settori diversi e con colleghi di varie nazionalità. Ho dovuto ogni volta formarmi per propormi sul mercato del lavoro dove la vita mi portava.
Lavorare mi piace tantissimo perché ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Ma mi piace anche lavorare in casa mia, facendo le pulizie nelle diverse parti della casa in giorni diversi, secondo l'umore della giornata o lasciando disordine se quel giorno ho altre cose da fare. Faccio una gara con me stessa per consumare meno acqua e meno detersivi possibile. Mi piace il lavoro di madre, di zia, di sorella e quando sono in Italia, di figlia di una donna anziana.
La soddisfazione più grande che ricevo è proprio fare il lavoro bene per mia soddisfazione personale.
Alcuni "capetti" hanno interpretato male questo ed uno è stato talmente invidioso da farmi mobbing fino a farmi licenziare.
Mi dispiace che l'organizzazione in questione non abbia voluto usare a suo profitto le mie competenze, ma, soprattutto, il mio amore per il lavoro.
Oggi ho un lavoro piccolo che mi serve per pagare i contributi per la pensione. Si sa, le donne dopo i 50 anni, ricche di esperienza e libere da figli e da ormoni, è meglio che si tolgano di mezzo.
Avrei preferito andarmene dopo aver passato la mia esperienza a un giovane da assumere a tempo indeterminato, perché avesse la sicurezza necessaria per creare una famiglia. Ma le cose non funzionano ancora così.