LHASA APSO
tutti gli esemplari della scheda sono dell'allevamento Armony del Monticano
Origini:
Il Lhasa Apso è un cane antichissimo, ottenuto con molta probabilità dall’incrocio tra i progenitori del Tibetan Spaniel e quelli del Tibetan Terrier, fatto, si pensa, ancora prima di 800 anni avanti Cristo.
La posizione del Tibet,
che lo ha reso per millenni difficilissimo da raggiungere,
ha permesso alla razza di conservarsi in purezza, e di evolversi nella forma che noi conosciamo e che è da secoli ormai invariata.
Lhasa, situata ad oltre tremila metri d’altitudine, è una città che è stata, dal VII secolo dopo Cristo, capitale del Tibet.
Per il difficile accesso e l’ostilità dei suoi abitanti verso gli stranieri, fu detta la“ Città Proibita”.
Sorge ai piedi del monastero fortificato di Potala, il palazzo dove risiedeva fino al 1959 il Dalai Lama.
Proprio da questo contesto possono essere spiegate le caratteristiche della razza.
In primo luogo il Lhasa Apso è stato da tempo immemorabile considerato in Tibet un animale.
Addirittura la reincarnazione del Dalai Lama; quindi allevato in assoluta purezza e con estrema cura.
Era ammesso alle cerimonie religiose del Buddismo Tibetano, alle quali partecipava con nobile distacco.
Non era permesso fare commercio di questi cani, che si trovavano solo nelle residenze del Dalai Lama, degli alti ufficiali e dei notabili, nonché nei monasteri; solo eccezionalmente essi venivano donati a persone illustri come segno di particolare benevolenza. La professoressa C. J. Stelzer scrisse
“Come mi raccontò un Lama tibetano, soggetti di poco valore vagano randagi nei villaggi, e si nutrono di ciò che offre loro la gente. Gli esemplari più pregiati, però, sono tenuti come pietre preziose. Il Lhasa Apso non è impiegato per nessun lavoro.
Dotato di udito finissimo, percepisce bene rumori lievi e lontani e dà l’allarme con la sua caratteristica voce chiara ed acutissima. Per questa ragione, in lingua tibetana, è chiamato ‘apso seng kye’, cane sentinella dal latrato del leone”
Circa le straordinarie doti del Lhasa apso come cane da guardia, cosa per la quale è stato da sempre impiegato, bisogna dire che il suo compito non era quello di attaccare l’intruso,
ma solo di svegliare i grossi mastini che dovevano poi intervenire e che, per eccessiva sicurezza nelle proprie possibilità, erano meno vigili. Un antico proverbio tibetano dice “Con un Lhasa in casa ed un mastino in giardino la proprietà è sicura”.
In Europa, anzi, in Inghilterra, l’allevamento iniziò solo nel 1921. Prima erano giunti alcuni esemplari, ma solo maschi, invece, nel 1921 appunto, furono regalati al colonnello inglese Bayley due maschi ed una femmina che, portati in Gran Bretagna, furono i capostipiti della razza in Europa.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti,
dove la razza è diffusa e bene allevata, i primi soggetti furono introdotti nel 1934,
quando il Dalai Lama ne regalò alcuni soggetti ai coniugi Cutting del New Jersey.
Da allora la razza si è diffusa sia nel Vecchio che nel Nuovo Continenete, ed ha raggiunto livelli qualitativi e quantitativi importanti.
In Italia il Lhasa Apso è bene allevato e presente. Nel 1997 sono stati iscritti ai Libri Genealogici 132 soggetti, 52 nel 1998, 134 nel 1999 e 157 nel 2000.