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18-04-2006, 10.18.44 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Non siamo solo noi ad essere d'accordo con la laicità dello stato.
Ho posto questa domanda alla mia classe multietnica. Tutti, ma dico tutti i partecipanti (buddisti, protestanti, cattolici, ortodossi, atei, mussulmani e africani praticanti riti wudu) erano d'accordo che la religione è una cosa personale e che non ha nulla a che vedere con lo stato. Un giorno che non riuscivo a fare lezione perché avevo ricevuto una tristissima notizia l'ho annunciato ai partecipanti al corso. Si sono uniti in una preghiera collettiva per me ognuno secondo il suo rito. Ma come si fa a costruire le guerre se non appigliandosi a diversità di credo? E su quale materia prima i media possono costruire i conflitti? Perché non organizziamo uno sciopero dei consumatori di informazione? |
18-04-2006, 12.03.26 | #5 |
Unidentified
Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
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Uno stato laico è la risposta alle esigenze della nostra società che diventa sempre più multiraziale.
Rispettare anche le minoranze religiose che fanno parte integrante di società dove c'è una maggioranza di credo religioso è fondamentale. Questo è solo possibile in stati di diritto, democratici, progressisti e con una visione di futuro verso l'uguaglianza di tutti i cittadini. Per il raggiungimento di questo scopo (stato laico) bisognerebbe rivedere tanti aspetti ancora troppo incastrati nella nostra cultura (festività, celebrazioni, educativi, politici, informativi, formativi...). Le scelte di uno stato non hanno nessun senso se non rispecchiano il sentire dei propri cittadini che non sono in grado di garantire una coerenza nel giusto rispetto di altre scelte (anche per chi è stato educato nel cattolicesimo e sceglie di "rifiutare" i sacramenti), altre culture ed altre religioni. L'influenza della chiesa cattolica in paesi come Italia e Spagna (questa anche profondamente segnata di un'attitudine fondamentalista il cui apice è stato raggiunto con Torquemada) in tutti gli ambiti del sociale (e la politica...) non è da sottovalutare... In più c'è la delicata situazione internazionale e la diversità di pensiero e di sentire di tutti i popoli della terra... sarà difficile "convincere" ad accettare a chi pretende imporre la propria religione anche attraverso il versamento di sangue... |