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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
22-03-2006, 11.44.06 | #1 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Una Volta Al Potere, Prodi ..............
PUO’ UN NOCCHIERO RIPORTARE LA BARCA IN ACQUE CALME ?
Molti Italiani, sperano fortemente che : - alle prossime politiche Prodi ci sbarazzi di Berlusca; - inizi con lui il processo di risanamento, che permetta ad un nuovo Nocchiero di ri portare la Barca Italia in acque chete. Ritengo che il primo obiettivo abbia buone probabilità di essere raggiunto. Quanto al secondo, sono molto pessimista. Se l’ Italia fosse, come tanti Paesi della U.E., un Paese normale cioé governabile, un nuovo ed affidabile Nocchiero porterebbe la Barca Italia in acque più calme. Ma l’ Italia non é un Paese normale né governabile, anzi é un Paese in balia dei quattro Dittatori: la Confusione, l’ Irresponsabilità, la Rassegnazione, l’Allegra Gestione. Senza l’ analisi necessaria ed urgente che indichi le CAUSE per cui i quattro dittatori hanno preso il potere............; che individui quali sono le forze positive in grado di combattere le forze negative al soldo dei quattro dittatori, ........ nel Villaggio Globale non c’ é scampo per lo Stivale. Suggerisco, per guardare in faccia la realtà, di leggere i testi: - La Barca va...; - Cullarsi nelle fatue illusioni; - La Pubblica Distruzione; - Metodi e risultati sociali; - Divaricazione dall’ Europa - Cocci - Lo Stivale ha perso le staffe. - Il Male Oscuro Antonio Greco angrema@wanadoo.fr I testi suggeriti si trovano su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ |
25-03-2006, 12.35.25 | #5 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
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REINTRODURRE STRUMENTI CIVILI
Monica,
quello che chiami catastrofismo é un modesto tentativo di dire: - non sappiamo più essere competitivi, perché non sappiamo lavorare, in campo sociale, meglio del Botswana (vicino a noi nella classif della competitività); - non sappiamo lavorare perché ci mancano questi strumenti X, Y, Z, ma possiamo copiarli in U.E.; - pêr copiare gli strumenti positivi (abbiamo in abbond. quelli negativi), é urgente avere: a) testimonianze dall' estero; b) fare una discussione seria (vedere le risorse che abbiamo e quelle CHE MANCANO); al di fuori del contesto politico; - sono infatti i politici, colle loro deviazioni che ci hanno messi in un angolo e contineranno a fare male al Paese. Fra l' altro sono loro la cinghia di trasmiss della corruzione.... EUROPEIZZARE L’ITALIA CON QUALCHE VALORE Operazione “BACK TO BASIC” /Bozza-base di discussione Obiettivo : aumentare la competitività del Paese. Perché il sistema Italia si avvicini, come efficenze e qualità di prodotti e servizi, agli altri Paesi della U.E., ci vorrà una reintroduzione di alcuni valori, che sono stati troppo spesso accantonati. Tali valori dovranno essere reintrodotti in moltissimi settori, là dove erano spariti. Un primo tentativo di listarli è riportato di sotto. Il concetto di base ne è : la promozione di tali valori, una volta proposta ( da chi ? un partito o un’associazione di cittadini preoccupati del futuro del Paese ?), dovrà essere discussa a livello nazionale. Con la collaborazioni dei più interessati : le categorie che chiedono competitività. Indi imposta con impegno e strumenti adeguati dalle autorità, dopo opportuna discussione, allo scopo di rendere l’economia italiana competitiva. Uno dei più importanti strumenti sarà l’uso nelle scuole di una nuova e adeguata pedagogia, che punti sui valori sotto elencati. Le resistenze che nasceranno saranno certamente legate al desiderio di conservare nicchie e fette di potere antiquate, che sono spesso fonte di strozzature per altri ( colli di bottiglia, li chiama Ciampi). Con determinazione esse potranno essere vinte. I VALORI [ da introdurre colla collaborazione della P.I. e di un comitato di cittadini attivi]. L’organizzazione ( e la programmazione ad essa collegata ) dovrà essere .introdotta ovunque non esista e divenire un valore primario, come lo é già negli altri Paesi della U.E. ; La chiarezza nella espressione orale e scritta va perseguita ovunque, specie ¨nelle scuole, ¨nelle leggi e regolamenti, ¨nei documenti ufficiali. Promuovere con insistenza la riflessione, che dovrà essere preferita rispetto alle .scelte intuitive. Soprattutto quando una decisione ha conseguenze di larga portata. Promuovere inoltre l’uso della logica e del realismo, i quali sono tanto più necessarii, quanto più un fenomeno complesso é soggetto a molte influenze, quando si hanno conseguenze sui costi e su risultati finali di un’attività. Contemporanea .promozione della conoscenza dei diritti da parte dei cittadini. Necessità di attuarli sempre e dovunque. a) NELLA SOCIETÀ TUTTA. La reintroduzione del senso di responsabilità, che già esiste come valore primario diffuso negli altri Paesi della U.E., dovrà essere promossa in tutta la società, incluse la scuola e la formazione alle professioni. Responsabilità del proprio operato e impegno sono valori intimamente legati. Perché la reintroduzione della responsabilità sia effettiva, ci vorrà oculatezza, buon senso, riflessione su modi e conseguenze del cambiamento. E impegno dei vertici. b) NEL SETTORE PUBBLICO. Introduzione dellaseria selezione della classe dirigente per merito ed esperienza, non più per allacci personali o di clans. Valutazione dell’operato delle persone fatta con realismo ed obiettività. Fine dell’.impunità. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L' attuazione del programma suddetto (che sembra necessario ad un emigrato) non dovrebbe esser fatto "all ' italiana", ma con l' aiuto di emigrati..... CONSEGUENZE Dopo l’applicazione dei suddetti valori, con determinazione, rigore e impegno, di conseguenza tenderanno via via a diminuire/scomparire le incertezze, le zone grige nelle leggi, regolamenti, contratti, manuali, etc., che sono talvolta causa di strozzature. Diverranno rare le sopraffazioni dello stato sui cittadini. Le gestioni di enti pubblici ( ma vedi sotto ), di imprese, condominii, etc. potranno divenire più efficienti. L’affidabilità degli attori sociali ( che é una delle basi di una buona società ) andrà aumentando. Diminuirà col tempo il senso di sicurezza di piccoli e grandi VIPs e l’ impunità per i nullafacenti. Aumenterà la motivazione, le carriere dovranno dipendere dal merito e dall’impegno. Ritornerà il senso del dovere legato al ruolo ricoperto. Ritornerà anche l’impegno, l’obbligo di servire il cittadino. Alle poltrone sarà di nuovo legata la responsabilità del proprio operato, da privilegiare rispetto all’ uso del potere per scopi personali, che é oggi possibile. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- SE [ invece ] NON RINNOVIAMO. Se non fosse deciso un rinnovamento simile, dovremmo riconoscere apertamente che non siamo capaci di applicare la costituzione (1) e le leggi per tutti i cittadini ( la divaricazione fra i sacri testi e la realtà ). --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- (1) In febbraio 04 il presidente del senato Pera riconosce, durante una conferenza a Parigi, che l’Italia non è riuscita ad applicare completamente la costituzione. Il sottoscritto gli ha allora chiesto in che misura è applicato il codice penale ( ho in mente dati preoccupanti forniti da D’Alema, allora premier, sulla questione ). La risposta di Pera non è sembrata soddisfacente. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (disponibile a collaborare, se esiste un' associazione che voglia discuterlo) |
26-03-2006, 12.01.49 | #7 |
L' Emigrato
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POLITICI
Cara Monica,
non negando l' importanza di quanto dici, ritengo pero' anche che il continuare a trascurare, non vedere, l' enorme GAP che si é creato fra i comportamenti sociali (che hanno conseguenze sul GNP) ns e quelli degli altri europei..... ..porterà sicuramente l' economia alla INCAPACITA DI RIPRENDERSI. Quanto al parlare di Prodi colla gente (ma ha rifiutato contributi sensati sul problema sociale), vedremo che effetti darà. Io voto certamente Prodi, ma lo faccio turandomi in naso e chiedendomi: "sarà la società italiana capace un giorno di produrre dei politici capaci e realisti ?". Ritengo questa domanda di importanza primaria. Perché se siamo dove siamo é perché i politici ......... .............. LETTERA DI UN EMIGRATO Miei cari Italiani rimasti, dedico qualche pensierino a voi che siete rimasti nello Stivale, il Paese della confusione. Siete rimasti perché avete avuto fiducia nello Stellone, il quale avrebbe dovuto sistemare tutto. Lui, sistemare tutto, ....... agli Italiani pigri. Il numero di quelli che non credevano nello Stellone, anzi sbuffavano per l’ immobilismo della società, sembra aumentare. Immobilismo di una società che vede i problemi e non li risolve, che non capisce cosa i cittadini vorrebbero. Credevate, nell’ eleggere il vostro deputato, di averne un ritorno in futuro. Che egli vi risolvesse qualche problema sociale, migliorasse qualcosa nel Paese, o che vi trovasse un posticino a vostra moglie o cugina. Credevate male, in fondo. E tanti hanno fatto lo stesso discorso. Ed hanno eletto i rappresentanti in base a un: “lo conosco” oppure a un: “parla bene”. Trascurando il fatto che , perché un deputato risolva i problemi, non é importante che parli bene, ma piuttosto che sia un professionista di esperienza. Per decenni gli Italiani hanno eletto il parlamento senza il criterio “professionalità, esperienza”. Risultato: nel parlamento oggi si vedono tre tipi di politici: a) quelli che sanno parlare (ma non fare); b) quelli che sono immersi nelle lotte di potere, di cordata, di clan, di congrega, di ghenga; c) quelli che sono incaricati di fare gli interessi di qualcuno (di un padrino, di una categoria). Tutti guardinghi, furbastri, manovratori e negoziatori di ogni tipo, agitatori di richieste o di ricatti. Il succo: nessuna delle dette categorie di politici include gente capace, professionista, impegnata per il progresso del Paese, esperta di leggi e decisioni, risolutori di problemi..... Con tale tipo di gente, incapace di risolvere i problemi, per decenni, gli unici contenitori esistenti nel parlamento, il cui contenuto aumenta e trabocca, sono quelli delle “Decisioni non prese” e dei “provvedimenti che non risolvono”. La conseguenza, nella vita sociale italiana: gli inghippi, le non risposte, i problemi irrisolvibili, i contrasti, le lotte, le sopraffazioni, tendono sempre ad aumentare. In una società cosiffatta, cosa puo’ succedere ? - qualcuno, e sono sempre più, é vittima di sopraffazioni; - gli imprenditori si trovano di fronte ad aumenti vertiginosi dei costi; di conseguenza la competitività tende a calare, gli sprechi invece no, quelli aumentano. Finché al parlamento siederanno tristi figuri simili a quelli attuali, finché gli Italiani non saranno capaci di trovare di meglio da eleggere, .................. non esiste nessuna speranza che la società italiana inizi a funzionare. E finché la società italiana continua a non funzionare............. nessuna speranza che l’ economia, di un Paese che pur fu competitivo, possa prendere lo slancio che gli imprenditori (e chi cerca lavoro) vorrebbero..... Negli ultimi trent’ anni, le evoluzioni che la società italiana ha subito sono state solo quelle imposte da’ alto (come nelle dittature). Se l’ Italia fosse una democrazia, e se gli Italiani fossero maturi e capaci di attuarla, ci sarebbero anche evoluzioni richieste dal basso. Ma non ce ne sono. Come si puo’ credere che l’ Italia sia una democrazia ? Queste valutazioni, che certo voi conoscete, si vedono anche dall’ Europa. Anzi vorrei dirvi che: - se non vi europeizzate, se non divenite capaci di gestire una società efficiente (con tanti bastoni e tante carote), se non imparate la buona gestione, ..... allora state rassegnati........ ... la povertà, quella del sottosviluppo, arriva da sola, in punta di piedi... - se invece volete europeizzarvi, ebbene, ...... la volontà non basta. Poiché ormai le capacità di gestione efficiente, corretta, sembrano scomparse......... Allora, bisogna reimparare molte cose, in ambito sociale. Impararle in U.E...... Per reimparare, il metodo sicuro, che mi sento di consigliarvi, é di rivolgervi agli emigrati. Quelli che vivono in Paesi normali, ove la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno, sono ....... ........aria che si respira. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr (disponibile ad una presentazione delle cause del degrado) P.S. Visto che non é consigliabile dar fiducia ai vostri politici, sarebbe vostro interesse associarvi (o usare un’ associazione esistente) per tirarvi fuori dai guai. Una cosa possibile, se volete partire col piede buono, sarebbe chiedere a persona competente in sviluppo (anche il sottoscritto) di presentarvi: - le cause del degrado; - le condizioni sociali necessarie per permettere lo sviluppo economico. |
27-03-2006, 00.30.24 | #10 | |
Ospite abituale
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Re: REINTRODURRE STRUMENTI CIVILI
Citazione:
Caro Antonio, io sono con te se intendi proporre cose nuove che riguardino l’individuo e la sua vita, non ti seguo se intenderai rilanciare vecchi modelli economici ormai superati nei fatti, anche se non nelle menti. Vediamo nello specifico cosa proponi: Organizzazione. La si può raggiungere in modi diversi, uno è con l’imposizione rigida e scrupolosa di regole prestabilite ( ad ogni livello e in ogni contesto), il problema: chi stabilisce le regole? Chi certifica l’attendibilità e la competenza del/degli incaricati per questo compito? Chi ne controlla la giustezza nella loro applicazione? Chi certifica i risultati? Si potrebbe pensare ad una bella dittatura, ben organizzata ed efficiente, il problema è come la mettiamo su, partiamo domani con l’esercito? Forse sarebbe meglio iniziare a far crescere, grazie ad una adeguata istruzione, degli uomini nuovi, liberi e responsabili reciprocamente, quindi onesti e ligi al dovere per formazione, per cultura. La seconda ipotesi mi pare più adeguata, ma sarà sicuramente molto più lunga da attuare e quindi, nel breve, non significativamente legata a chi andrà al potere nella prossima legislatura perché nessuno di loro, mi pare, si pone questo tipo di problema. La chiarezza. Il sistemi complessi che abbiamo creato, economici, sociali, relazionali, sia a livello nazionale che globale, così come sono impostati non sono più semplificabili senza prima passare per una rivoluzione culturale che porti a privilegiare il valore dell’individuo rispetto ai valori di cui sopra. L’utopia di semplificazione dei sistemi, dei massimi sistemi, ripartendovi chiarezza verbale, è un’affascinante ipotesi difficilmente realizzabile e servirebbe, probabilmente, più da specchietto per le allodole ( i cittadini) che da reale modificatore legislativo, normativo o organizzativo. Se manca la base culturale, che si crea solo nel lungo termine, come ho già detto sopra, e ripartendo dall’individuo e non dalle regole sociali, la sola chiarezza non sarà sufficiente a ristabilire la gerarchia dei valori, la rivalutazione di quelli utili, individualità, responsabilità, libertà, dignità, personalità, rispetto a quelli retorici e accademici, guidati a uso e consumo sociale quali le ideologie, i valori pseudo universali e morali, quelli solidaltelevisivi ecc. Quindi prima la chiarificazione dei valori e poi la chiarezza nei sistemi. La riflessione. In ambito sociale, riferito al tipo di organizzazione sociale attuale, la riflessione può assurgere un valore solo se basata su una condizione psicologica degli individui che faccia perno su valori assolutamente diversi da quelli che vanno per la maggiore in questo periodo storico: il denaro, i potere, l’apparire ecc. Tu mi sembri interessato a promuovere, da subito, valori finalizzati ad uso e consumo sociale, economico, ma questi, sono valori collettivi, valori che non hanno niente in comune con la riflessione individuale, umanistica, magari orientata al responsabilità sociale, questo si, ma sempre partente dall’induividuo, e se non si insegna la riflessione personale il “valore” sociale non potrà mai essere cambiato. La riflessione, quindi, dovrà essere indirizzata a valorizzare ll’individuo e il rispetto del valore dell’altro visto come individuo e non come soggetto sociale ed economico. Anche qui tempi lunghi. Da un punto di vista più prettamente economico, noi, e per noi intendo l’occidente tutto, ci troviamo in una condizione di impotenza, rispetto ai nuovi mondi, che la nostra ricchezza, quella che fino a ieri era il nostro vanto, si è trasformata in un tragico motivo di decadenza, decadenza inarrestabile, che ci trascinerà prima verso un rilivellamento economico rispetto alle società emergenti ( saremo probabilmente più noi ed avvicinarci a loro che loro a noi) ma dopo, se non saremo capaci di scrollarci di dosso l’arroganza dei primi del mondo, si trasformerà in tragica decadenza. Noi ci troviamo nella stessa posizione in cui si trovarono gli uomini che vissero durante la decadenza dell’impero romano e come loro non ci stiamo rendendo conto della strada che abbiamo imboccato. L’unica speranza di essere capaci di accusare il colpo con dignità e furbizia e quella di ripartire, da subito, dall’individuo, rafforzare la forza del singolo, il valore del singolo come unico valore, lasciando che il sociale si modifichi, in modo spontaneo seguendo la crescita delle necessità individuali e non delle necessità delle organizzazioni sociali. |
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