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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 20-02-2006, 13.59.56   #11
bside
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Potrei darti ragione se gli astensionisti fossero organizzati in un movimento con precise rivendicazioni politiche. Così non è.
E' l'astensione la vera (colpevole) complicità. Tu auspichi una "catarsi" sabotando, con l'astensione, il sistema politico, ma nella realtà dei fatti lasci come stanno le cose e non ti metti nella prospettiva di cambiarle.Guarda in America patria dell'astensionismo. Nelle passate elezioni presidenziali, se non ricordo male, votò poco più del 50% degli aventi diritto di cui metà per i democratici e metà per i repubblicani. Questo significa che Bush è stato eletto con poco più del 25% degli americani con diritto di voto.
Pensi che a Bush importi qualcosa di quel 50% che si è astenuto, che ne tenga in qualche modo conto? Tanto meglio per lui se quelli che non sono daccordo con la sua politica stanno a casa!
Nulla vieta all'astensionista, se non daccordo col sistema politico di organizzarsi e raccogliere consensi, fare battaglie, sensibilizzare l'opinione pubblica proprio come fa antonio greco, o magari farsi carico di qualche legge d'iniziativa popolare. Questo è un modo di agire che può essere produttivo. La "volontà popolare" degli astensionisti deve cercare comunque di manifestarsi in qualche modo.

ma per tornare in tema, linquietudine di rudello, è l'inquietudine dell'elettore che nella passata legislatura ha votato centrodestra e adesso cerca di rimotivarsi nella stessa scelta..ecco il vero messaggio subliminale
bside is offline  
Vecchio 20-02-2006, 14.17.55   #12
Lucio Musto
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ma per tornare in tema, linquietudine di rudello, è l'inquietudine dell'elettore che nella passata legislatura ha votato centrodestra e adesso cerca di rimotivarsi nella stessa scelta..ecco il vero messaggio subliminale

Cortesemente, gentile "frequentatore abituale", non dica bestialità!

Sopratutto affermandole su di me!

Se avrò tempo (e voglia) le risponderò anche sulle altre cose che ha detto, alcune a mio avviso logiche, altre solo isteriche e finalizzate a propaganda politica.

Ma ho dei grossi dubbi che ne valga la pena.

Distintamente.

Ultima modifica di Lucio Musto : 20-02-2006 alle ore 14.19.26.
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Vecchio 20-02-2006, 14.26.01   #13
maxim
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Non solo i politici professionisti di sinistra litigano tra loro...pure gli elettori....

Comunque rispondo al topic...
Nessuna inquietudine pre-elettorale...mi sembrerebbe alquanto fantozziano.

Però voglio essere sincero...in questo momento voterei il grande Silvio.

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Vecchio 20-02-2006, 14.52.42   #14
Mr. Bean
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io credo che gli italiani anche questa volta, se decideranno di andare a votare, sarà per la coalizione che si reputa "meno peggio" dell'altra, quindi non tanto per i meriti della coalizione che si voterà, quanto per i demeriti della parte avversa. Ciò significa che il bene e/o il male non stanno da una parte soltanto.
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Vecchio 20-02-2006, 15.37.39   #15
Lucio Musto
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Non solo i politici professionisti di sinistra litigano tra loro...pure gli elettori....

Comunque rispondo al topic...
Nessuna inquietudine pre-elettorale...mi sembrerebbe alquanto fantozziano.

Però voglio essere sincero...in questo momento voterei il grande Silvio.



La ringrazio di considerarmi di sinistra...
Di solito i mancini non mi fanno tanto onore!

per sdebitarmi le racconterò un aneddoto vero:
un mio amico cardiologo, pervicacemente apolitico, spesso veniva provocato dai suoi colleghi (l'ospedale era molto politicizzato), ma lui subito rispondeva: "No!... siete troppo di sinistra per poter parlare con me!" per chiudere subito il discorso.
Una mattina mi capitò di essere presente e subito celiai: "Robè, ma almeno con me vorrai parlare, ché sono di Ordine Nuovo!"
Ma lui fu prontissimo:
"No, sei troppo a sinistra pure tu!"

Ecco. Solo per affermare che anche per me la divisione fra destra e sinistra significa poco o nulla!
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Vecchio 20-02-2006, 15.54.33   #16
Mary
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Non votare è di per sè l'espressione di un parere.
L'astensionismo, in una democrazia, dovrebbe sempre essere previsto...e successivamente valutato con la giusta ottica.
Con questa situazione politica l'obbligo alla partecipazione suona come un obbligo alla complicità.


Non condivido. Esprimere un parere nella cabina elettorale è espressione di democrazia, di rispetto verso gli altri elettori.

Mettiamo il caso dei referendum, l'astensionismo impedisce una corretta democrazia. Impedisce di dare un vero valore al mio si o al mio no.

Si può anche andare in cabina e votare scheda bianca, questo è un modo di protestare. Ma astenersi non è mai positivo.

Chi non va a votare per almeno tre volte consecutive senza giustificato motivo, dovrebbe essere immediatamente depennato dalle liste elettorali. Vuol dire che non gli interessa appartenere ad uno stato democratico.

La beffa in democrazia non è solo l'astensionismo elevato ma anche la tizia che dice di votare caio perché "gli è simpatico".

E quel "simpaticone" mi e ci farà vedere i sorci verdi una volta eletto.
Sì, forse è il caso che chi vota perché tizio e bello e l'altro è brutto si astenga dall'apporre quella fatidica crocetta, ma per senso di civiltà dovrebbe ugualmente entrare nella cabina elettorale.

Ciao
Mary
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Vecchio 20-02-2006, 16.28.15   #17
maxim
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Non condivido. Esprimere un parere nella cabina elettorale è espressione di democrazia, di rispetto verso gli altri elettori.
Mettiamo il caso dei referendum, l'astensionismo impedisce una corretta democrazia. Impedisce di dare un vero valore al mio si o al mio no.

..................


Anche il tuo voto non permette di dare il giusto valore al mio astensionismo...
Il mio senso civico nei confronti della politica è cessato nel momento in cui ho cessato di far politica...
La mia coscienza mi impone di non andar a votare per i motivi già espressi in una precedente discussione e che l'amico Bside conosce bene.
Diciamo che nel momento in cui vedrò un dialogo costruttivo da parte dei politici (tutti i politici) allora ci ripenserò...voglio vedere Silvio, Romano, Gianfranco, Fausto e l'Umbert sullo stesso tavolo, a cena assieme, a discutere sui problemi dell'Italia...serenamente, pacatamente, tranquillamente, coscienziosamente, responsabilmente.

Al momento lascio a te il lancio dei dadi...hanno entrambi lo stesso numero.

PS...Per cortesia Sig. Rudello, potrebbe darmi del "tu"...mi imbarazza assai...
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Vecchio 20-02-2006, 16.54.56   #18
Mary
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Messaggio originale inviato da maxim
Anche il tuo voto non permette di dare il giusto valore al mio astensionismo...
Il mio senso civico nei confronti della politica è cessato nel momento in cui ho cessato di far politica...
La mia coscienza mi impone di non andar a votare per i motivi già espressi in una precedente discussione e che l'amico Bside conosce bene.
Diciamo che nel momento in cui vedrò un dialogo costruttivo da parte dei politici (tutti i politici) allora ci ripenserò...voglio vedere Silvio, Romano, Gianfranco, Fausto e l'Umbert sullo stesso tavolo, a cena assieme, a discutere sui problemi dell'Italia...serenamente, pacatamente, tranquillamente, coscienziosamente, responsabilmente.

Al momento lascio a te il lancio dei dadi...hanno entrambi lo stesso numero.

PS...Per cortesia Sig. Rudello, potrebbe darmi del "tu"...mi imbarazza assai...

Il guaio è che disertando i seggi, faranno bisboccia i soliti .....

Antico detto, non so da chi, ma l'ho letto..... dove il bene è assente il male avanza....

Ciao
Mary
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Vecchio 20-02-2006, 17.06.58   #19
Mr. Bean
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Il guaio è che disertando i seggi, faranno bisboccia i soliti .....

Antico detto, non so da chi, ma l'ho letto..... dove il bene è assente il male avanza....

Ciao
Mary

cosa intendi per bene e cosa per male? Reagan considerava l'Urss l'impero del male....
francamente non so se il vero male sia non votare affatto o votare turandosi il naso....
A chi proponeva la scheda bianca rispondo che è assai rischiosa, perché su una scheda bianca, mentre la controparte volta la faccia un attimo, è facile metterci una croce. Sulla scheda nulla invece non si può più fare niente! Quella scheda sicuramente non andrà ad alcuna forza in lizza.
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Vecchio 20-02-2006, 17.35.11   #20
Lucio Musto
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... Esprimere un parere nella cabina elettorale è espressione di democrazia, di rispetto verso gli altri elettori....


Ciao
Mary

Scheda elettorale

Si, io concordo in molte cose con “mary”, riguardo al diritto-dovere al voto e sui significati che si possono dare alla scheda elettorale, anche in assenza di preferenze espresse.

Ma che i significati, ancorché simbolici, siano chiari ed inequivocabilmente interpretabili.
Altrimenti si fa il gioco di chi, facile di parola ed aritmetica gioca coi numeri e possono nascere confusioni.

Un esempio? In questo stesso forum leggo che Bush fu eletto “con poco più del 25% degli aventi diritto al voto”, il che è esatto!... o meglio sarebbe esatto se si precisasse che, non eletto, sarebbe stato mandato a casa “da poco meno del 25% degli elettori”!

Infatti nulla possiamo rigorosamente dire di quel 50% di persone che a votare non ci sono andati.
Invece, detto così, si potrebbe intendere (per chi è disattento, naturalmente!...) che la “maggioranza” degli americani a Bush non lo voleva!... il ché è arbitrario!

Il modo chiaro di esprimersi (chiaro ma evidentemente non conveniente), sarebbe stato invece:
«Bush è stato eletto con poco più del 50% dei voti (o al massimo “dei voti espressi”)».

Ma così sarebbe parso “normale”.

E quelli che non sono andati a votare?... Semplicemente hanno rinunciato ad un proprio diritto. Se proprio vogliamo interpretare il gesto, sono quelli che hanno detto: «A me, nun me ne p’o fregà de meno!». E non possiamo aggiungere altro.

Diverso discorso, ed acutamente ce lo fa notare “mary”, quelli che la briga di andare a votare se la prendono, ma consegnano scheda bianca.
Questi possono dire due cose, entrambi ipotizzabili:
- Sono inserito nel sistema, ma neutro nella scelta. Per me va bene (o male, è lo stesso) chiunque.
- Sono inserito nel sistema, ma non so scegliere. Mi fido del giudizio di chi ne sa più di me.

Esiste ancora una possibilità, non so perché poco propagandata. La scheda nulla.
Una scheda può essere nulla in molti modi, ma di solito la si considera solo un atto di becero vandalismo. Può essere così, ma non necessariamente.
Un esempio? Immaginate che alle prossime elezioni un milione di schede nulle lo fossero perché portano al centro una “W” capovolta, ovvero un “abbasso!”… o meglio che lo fossero perché portano ben chiaro la scritta RUDELLO.

Sarebbero schede nulle, certamente, perché “W” capovolta non è un segno previsto e RUDELLO non è presente in nessuna lista.
Ma gli eletti saprebbero bene di doversi confrontare anche con una forza di almeno un milione di ostili al sistema, e non potrebbero non chiedersi: «Ma ‘sto RUDELLO chi è?... e che vuole?...».

Così le schede elettorali possono, pacificamente, esprimere cose diverse.

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Il voto è un dovere, ma è anche un diritto. Per cui in nessun modo può essere prevista una penale per l’astensionismo.
Noi vecchi ricordiamo bene che dai pulpiti delle chiese e da quelli dei comizi una volta si diceva la storia delle tre mancate votazioni comportanti la cancellazione dalle liste, e la possibilità dei controlli della polizia sull’avvenuto “esercizio del diritto di voto”.
E perciò dietro la ricevuta del certificato elettorale (la tessera non c’era ancora) ci facevamo mettere il timbro del seggio e la firma del presidente della sezione elettorale.

In verità noi impiegati ci facevamo mettere anche la data (sempre quella del lunedì) e l’ora, per marinare giustificati qualche ora all’ufficio.

Le ricevute le abbiamo conservate per anni. Ma ovviamente i controlli di polizia non furono mai fatti e nessuno fu mai depennato dagli elenchi degli elettori…. ci mancherebbe altro, in democrazia!

Rudello 20 febbraio 2006 parole 576

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PS Grazie maxim, ci proverò. Ma se qualche volta non ci riuscirò perdonami e non imbarazzarti: quelli, sono i capelli bianchi, che mi fregano|!
Lucio Musto is offline  

 



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