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07-02-2006, 14.53.25 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
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Chiunque abbia letto il manifesto del partito comunista, non può non sapere che marx non ha mai definito il comunismo se non come una società nella quale "il libero sviluppo di ognuno è la premessa per il libero sviluppo di tutti" ("da ciascuno secondo i propri bisogni, a ciascuno secondo le proprie necessità") e nella quale sarebbe terminato lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.
Mi pare evidente, a meno di non essere in malafede, che il sistema sovietico non si poteva definire comunista mancando proprio degli elementi caratterizzanti come l'autogoverno politico e l'autogestione dei mezzi di produzione da parte dei lavoratori. Detto questo, credo che la degenerazione in totalitarismo (o meglio la non evoluzione dal totalitarismo) che storicamente si è realizzato nei paesi dell'est non possa imputarsi semplicemente a Stalin o ad un semplice travisamento del pensiero di Marx. E' il pensiero di Marx che (per quanto attiene alla lotta politica) contiene in sé i germi dell'autoritarismo come la conquista del potere attraverso metodi violenti (rivoluzione); la statalizzazione (dispotismo economico); dittatura del proletariato (privazione delle libertà civili e politiche). |