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11-12-2005, 17.08.43 | #5 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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ne avevamo già parlato tempo fa.... ed io avevo scritto che quella attuale è una inevitabile conseguenza di ciò che è accaduto prima. La storia insegna che se l'impero romano invade l'Africa, se spagnoli, portoghesi e inglesi fanno altrettanto a distanzaa di secoli, prelevando quanti più schiavi possibili e trasferendoli in America, per venderli in cambio di oro ed altri preziosi da rivendere poi in Europa, non ci si può aspettare che ora, quei popoli residenti in zone ridotte a pattumiera e deserto, se ne stiano là a morire. Idem per i cinesi. Siamo sicuri che gli articoli prodotti da ditte europee ed americane in Cina, abbiano tenuto conto dei diritti dei lavoratori, dei requisiti minimi di sicurezza, ecc.? Perché altrimenti su molti articoli da noi acquistati c'è scritto "MADE IN CHINA"? Forse qualcuno ha ritenuto più conveniente far fabbricare in quel paese, articoli da rivendere in Europa e in America. Considerati i costi di trasporto dove può essere la convenienza del prezzo? Cioè, perché mai la manodopera in Cina costa meno che in Italia? Ci abbiamo pensato?
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11-12-2005, 22.33.59 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Non sottovalutare l'homo pekinensis
Citazione:
Non è che non ci sia libertà religiosa in Cina, devi solo rimanere nelle 5 religioni riconosciute, cioè buddismo, taoismo, islam, cattolicesimo, protestantesimo. La polemica con la chiesa è di natura più politica in quanto, quando c’era ancora Papa Karol Wojtyla, il premier cinese Jiang Zemin, che venne a Roma, non volle neppure mettere piede in Vaticano ed ostacolò la visita del Papa in Cina. Le prevenzioni cinesi verso la visita del papa, oltre che di natura ideologica e politica, celava timori ancestrali. Nel penultimo secolo in Cina, con l'impero Qing ci fu la ribellione Taiping, (vedi nota), che mietè milioni di vittime, capitanata da un sedicente fratello di Gesù, La Cina ha una sua storia. Noi occidentali, (specialmente gli inglesi), con le due guerre dell’oppio, il conflitto franco cinese, la guerra cino giapponese e non so quante altre vessazioni da parte degli occidentali, ci abbiamo provato a sottometterli, ma fortunatamente non ha funzionato. La loro diffidenza nei confronti della nostra cultura e della nostra civiltà, secondo me, non è solo comprensibile ma dovuta. L’uomo bianco fino a qualche secolo fa si sentiva in diritto di sottomettere tutti e come dice Samuel P. Huntington L'occidente conquistò il mondo non grazie alla forza delle proprie idee, dei propri valori o della propria religione (ai quali ben pochi esponenti delle altre civiltà furono convertiti), ma in virtù della superiore capacità di scatenare violenza organizzata. Gli occidentali dimenticano spesso tale circostanza; i non occidentali non la dimenticano mai. Sull’uccisione delle bambine per motivi sordidamente economici non so a cosa ti riferisci, (sicuramente in una nazione di più di un miliardi di abitanti e così piena di fermenti ci saranno cose aberranti come delinquenza e corruzione ma da lì a dire che quella sia la norma dello stato cinese ce ne corre). Per quanto riguarda il responsabile dell’uccisione che ha recentemente – passato a fil di spada - i residenti che protestavano contro l’esproprio, l’altro giorno su televideo c’era che è stato arrestato. Guarda che la Cina è complessissima, ma non è talebana, anzi forse è una delle civiltà più etiche che ci siano oggi sul pianeta. Non sottovalutare l’homo pechinensis, potrebbe essere una piacevole sorpresa. Nota: - la ribellione Taiping – A metà del XIX secolo le fondamenta dell'impero furono scosse dalla rivolta dei Taiping, una rivoluzione popolare di carattere religioso, sociale ed economico guidata da Hong Xiuquan, autoproclamatosi fratello minore di Gesù, con il mandato divino di liberare la Cina dal dominio manciù e di stabilirvi una dinastia regnante cristiana. La ribellione scoppiò nella provincia di Guangxi dal 1849 al 1851, e nel 1853 si estese verso nord. I Taiping stabilirono la propria capitale a Nanchino dopo essere stati fermati nella loro avanzata verso Pechino; nel 1860 erano ormai saldamente insediati nella valle del Chang Jiang e minacciavano di prendere Shanghai. preso da: http://www.liceoberchet.it/ricerche/...iping_3liv.htm Ultima modifica di VanLag : 11-12-2005 alle ore 22.39.21. |
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12-12-2005, 08.36.33 | #7 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Re: Non sottovalutare l'homo pekinensis
Citazione:
Ciao, credo si riferisse alla legge emanata una quindicina di anni fa, per limitare l'aumento demografico. I cinesi da qualche anno non possono avere più di un figlio e maschio (se non ricordo male)..... Ultima modifica di Mr. Bean : 12-12-2005 alle ore 08.41.22. |
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12-12-2005, 09.27.32 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
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Re: Re: Non sottovalutare l'homo pekinensis
Citazione:
...si...un figlio e basta...essendo l'unico ,nella maggioranza dei casi si desidera maschio ancora... |
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12-12-2005, 14.00.19 | #10 |
Moderatore
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x tutti
Forse ho usato aggettivi forti che, istintivamente e giustamente, suscitano una reazione contraria. Emotiva. Tuttavia ribadisco con grande pacatezza la sostanza di quanto da me affermato. Non voglio ripetermi ma la situazione in Cina, pur nella complessità e nella straordinaria ricchezza della loro storia (e civiltà!); pur nella considerazione che l'Occidente, lì come in tanti altri posti (il nostro colonialismo e il nostro sfruttamento sistematico sono ancora scritti nella nostra cattiva coscienza) si è comportato molto male; è molto brutta. E' sotto gli occhi di tutti che operano uno sfruttamento della mano d'opera feroce e sistematico. Le risorse naturali sono così male utilizzate (senza nessun rispetto per la natura) che stanno già nascendo i primi, piccoli/grandi cataclismi naturali. Il discorso che ho fatto sulle bambine (grazie dei vostri interventi chiarificatori) e lì a testimoniare un modus operandi di controllo della natalità assolutamente incivile. La libertà religiosa non è solo rigidamente controllata (cioè, secondo il mio modo di vedere, negata) per quello che concerne i cattolici ma anche la storia di quello che è accaduto in Tibet sta lì a testimoniare una grande insensibilità verso questo tipo di bisogni umani. |